Capitolo 60

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Victoria POV

Ci guardiamo per un minuto che sembrano interminabili, mi vorrei dare tanti di quei pizzicotti per vedere se è tutto vero o è solo una meravigliosa illusione.

Ma tutto questo finisce quando inizia a corrermi in contro e io faccio lo stesso, urliamo i propri nomi a squarcia gola come se fosse l'ultima volta.

Ci abbracciamo forte forte.

La gioia che sento in questo momento è così grande, che mi sembra di scoppiare da un momento all'altro.

"Christopher tesoro non sai quanto mi dispiace... perdonami se puoi" dico tra le lacrime.

"Vichy non preoccuparti..." la sua voce è rotta dal pianto.

"L'importante è che mi hai trovato, tutto il resto non conta" aggiunge.

Sciogliamo il nostro abbraccio, potrei avere un infarto in questo momento.

"Chi è quella ragazza, che ci guarda?" chiede .

"Oh quella è la mia compagna Haley, vieni te la presento" sorrido.

Camminiamo verso di lei, mentre sorride imbarazzata.

"Haley questo è mio fratello Christopher e Christopher lei è Haley" si stringono la mano.

"E' un vero piacere conoscerti Christopher, benvenuto in famiglia" sorride dolce.

"Vichy visto che mi hai trovato... sai tutto non è vero?" chiede titubante.

"I-io so tutto è vero, ma adesso non sei più da solo... sistemeremo tutto" sorrido cercando in tutti i modi di nascondere il velo di tristezza, che ci circonda.

"Va bene, ma purtroppo adesso devo andare" sussurra.

"Oh certo scusaci, ma magari se domenica non hai impegni ti vengo a prendere e puoi venire a pranzo da noi... vero Haley?" la guardo.

"Certo non c'è nemmeno bisogno di dirlo".

"Perfetto allora ciao a tutte e due" ci saluta entrambe con un abbraccio.

Usciamo dall'accademia mano della mano e ci dirigiamo verso la macchina.

"Amore ti senti bene?" domanda.

"Adesso si sono più tranquilla, prima ho rischiato un attacco cardiaco" rido.

"Mi sembra che stia bene dopo tutto, non credi?".

"Forse si o forse no, non gli abbiamo nemmeno detto che abbiamo un figlio... si è ritrovato un nipote da un momento all'altro" sussurro.

"Beh sono più che sicura, che adorerà Javier... non fasciamoci la testa prima di rompercela" ricorda.

"Hai ragione".

Dopo aver lasciato Haley a casa, le ho detto che andavo trovare Donovan per parlare di affari... ma deve aiutarmi a fare una cosa.

Parcheggio davanti alla sua palestra e scendo.

Quando entro lo trovo alla reception, guarda il computer e non si accorge nemmeno di me.

"Ciao Donovan" saluto facendogli prendere uno spavento.

"Hai intenzione di farmi morire prima del tempo?" borbotta mettendosi una mano sul cuore.

"Certo che no tu sei importante per la nostra famiglia, tu sei uno dei nostri pilastri" sorrido, facendolo ridere.

"Bando alle ciance, cosa ci fai qui canaglia?".

"Avrei bisogno di parlarti, possiamo andare nel tuo ufficio?" chiedo.

"Certo vieni, cosi ti offro un caffè" andiamo nel suo ufficio e mi fa accomodare.

Inizio a raccontargli di mio fratello e dell'accademia militare, senza omettere forse i miei genitori biologici.

"Non sai come sono felice... vedrai che l'accademia militare lo farà crescere, per quanto riguarda i tuoi genitori forse biologici se qualcuno gli ammazzasse in carcere... farebbe un favore al mondo" borbotta.

"Per quanto riguarda questo, prima mi ha chiamato l'avvocato per dirmi che il giudice ha provato l'analisi del dna... tra qualche giorno saprò il risultato" sussurro.

"Molto bene ma non sei qui solo per questo, vero?"

"Hai ragione, ho bisogno che tu mi accompagni in carcere" dico tutto in un fiato.

"Che cosa? Ti è dato di volta il cervello?" alza la voce e io prendo uno spavento.

"Non sono d'accordo, ma proprio per niente..." aggiunge iniziando a camminare per l'ufficio.

"Ti prego voglio chiudere il cerchio e guardali in faccia, vedere tutto il male che hanno fatto" alzo anch'io la voce.

"Va bene andiamo, ma non sperare di trovare redenzione nei loro occhi".

Siamo arrivati alla prigione, mi domando se stia facendo la cosa giusta... ma adesso non è il momento dei ripensamenti, non c'è spazio per loro adesso.

"Sei sicura?" chiede ancora.

"Certo prima lo faccio e prima finisco" mi convinco.

Guardie ci accolgono, consegnamo i documenti e i cellulari.

"Prego signori seguite il mio collega" seguiamo uno dei poliziotti e ci portano in una stanza dove ci sono dei tavolini sparsi con delle persone sedute, ci sediamo su uno di essi e aspettiamo.

Dopo un po' i prigionieri entrano e quell'essere ignobile, che dovrebbe essere mio padre.

"Guarda guarda chi c'è... la lesbica delle mie palle, hai sbagliato strada?" ride lo stronzo.

"E questo invece? Te lo mette in culo" aggiunge, Donovan stava per alzarsi ma sono riuscita a bloccarlo.

"Ti rode essere qua? escremento umano, fai schifo al mondo... ma come si fa ad abusare di un bambino, figlio di puttana ritardato" non so come faccio a non urlare.

"Sai è stato molto divertente, non sai com'era le prime volte" ride ancora.

"Bene adesso apri le orecchie figlio di puttana deviato, non credere che sia finita qua per te e per quella puttana.
Pregherai dio, per fare in modo di non uscire da qua dentro, perché se uscirai... farò in modo di farti sparire, anzi farò in modo che ti riservino lo stesso trattamento che hai riservato a Christopher" mi alzo e lo stesso fa anche Donovan.

"E ricordati... inizia a guardarti le spalle, non hai idea di cosa fanno le persone per quattro soldi" usciamo da quella stanza, senza girarci indietro.

Percorriamo i corridoi quando una delle ci ferma.

"Scusate lei è Victoria Davis?" chiede.

"Si sono io, c'è qualche problema?"

"Ho visto che parlavate con il prigioniero 1225A, cancellerò i vostri nomi dal registro... così non avrete problemi" sorride.

"Aspetti perché fa questo?" chiede Donovan.

"Sono il fratello di Eric Jackson, grazie per averlo salvato... a quest'ora sarebbe stato vittima delle gang, questo è il minimo che possa fare" ci stringe entrambi le mani e si allontana felice.

"Chi è Eric Jackson?".

"Era un ragazzino, che venne in caserma a denunciare un omicidio, aveva 14 anni e ricamo riusciti a proteggerlo fino a farlo testimoniare, davanti al Grand Jury" racconto.

"Allora dopo tutto sei una brava persona" ridiamo insieme.

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora