Il Nostro Passato

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Quando arriviamo a scuola saluto Ros, dopodiché io e Lucian ci avviamo in classe. Stamattina, le prime due ore, c'è la prof di letteratura. Non è la stessa che avevo l'anno scorso, non la conosco. L'unica cosa che mi rimane impresso è che dice : < per la prossima settimana dovrete scrivere una poesia per il laboratorio di scrittura >. Io non sono molto bravo con queste cose e poi non capisco come mai non possiamo fare un testo espositivo o un saggio breve come tutte le persone normali. < Potete scegliere tra tre temi : l'amore, la gloria o la natura. Ricordatevi che metterò il voto >. Perfetto, io non so un cazzo di come si scriva una poesia... A cui darà il voto. E vabbè. Comunque,  le ore mi scivolano addosso, sembrano tutte uguali... E poi c'è Lucian che si siede sempre vicino a me. Mi chiedo se voglia davvero essere mio amico, oppure se stia complottando qualcosa. Ma sì, chissenefrega. Dopo tre ore suona l'intervallo, così mi precipito fuori a cercare Ros, solo che ci metto metà dell'intervallo a trovarlo, in più è circondato di nuovo da un sacco di gente. Ma certo, lui è allegro e sorridente, è normale che sia così. Mi chiedo solo come mai prima non fosse così, eppure è sempre stato gentile con tutti. Ad un certo punto, proprio quando sto per andarmene, lo sento chiamare il mio nome. < Finn!  Perché non ti unisci a noi ? > mi domanda correndomi incontro. <  Ah... Eh...Ok >. Così mi faccio spazio tra i miei ex compagni di classe, anche se mi sento un po' a disagio. < Tutto bene, ragazzi ? > domando io cercando di essere un po' gioviale, anche se sembra più che altro che stia soffrendo. < Sì, non c'è male. Tu Finn? > chiede uno messo vicino a Ros. < Tutto bene, grazie >. Ad un certo punto faccio finta che sia per suonare la campana di fine intervallo, saluto tutti e vado via di corsa. Miseria, sono messo male. Non che non mi fossi accorto di non essere un animale sociale, ma tutto ciò resenta l'assurdo. Forse mi dovrei dare una regolata. Appena arrivo in classe vedo Lucian che sta conversando con delle ragazze, anche lui riesce a socializzare meglio di me. Io mi metto le cuffie sulla testa e aspetto che suoni il benedetto intervallo.  Alla fine questa giornata finisce e, come al solito, mi avvio verso la fermata. Stavolta Ros mi raggiunge più presto del solito, tant'è che Lucian non è ancora arrivato. < Finn, ti devo parlare > esordisce mentre di para davanti ai miei occhi. Sento puzza di guai...  < Eh? Dimmi >. < Dunque... Sono un po' preoccupato per te > mi dice puntando un dito sul mio petto. < e perché mai ? >.  < Prima sei scappato via come un fuggitivo, mi sembravi parecchio a disagio >. Ma che cos'ha ? Il sesto senso incorporato ?!  < Ma no, è una tua impressione > cerco di dirgli sorridendo. < Non me la racconti mica giusta. Se c'è qualcosa che non va, puoi dirmelo >. No, non posso dirgli che se fosse per me gli starei attaccato 24 ore su 24 e le altre persone mi creano solo fastidio. Meglio tenere la bocca chiusa. < Ti giuro che non è nulla, davvero! > esclamo cercando di essere vitale. < Sarà... >. Ros mi da la schiena e continua a camminare, senza dire niente. Non so se sia infastidito perché non gli dico mai nulla, oppure se stia semplicemente pensando. < Finn... Non mi piace che ti tieni sempre tutto dentro > mi dice all'improvviso, rompendo il silenzio. Tutto quello che mi tengo dentro sono cose che non posso dirgli... < Ros, ti prego... > mi esce dalla bocca senza pensare. Alla fine lui non dice più nulla, l'unico suono che produce è quello dei suoi passi. Anche sul pullman, non scambiamo una parola. Lo so che il motivo è sempre lo stesso, lui si offende perché pensa che non mi fidi di lui... Arrivo a casa di nuovo stanco morto, come se avessi fatto i lavori forzati. In realtà sono un che si fa i film mentali forzati. Mi preoccupo troppo di cosa potrebbe pensare di me, sono terribilmente insicuro di me stesso, i miei pensieri mi consumano.

Sono passati quattro giorni e Ros continua a non parlarmi. Quando lo saluto o cerco di rivolgergli la parola, il suo tono di voce è freddo e distaccato. Possibile che se la sia presa sul serio ?  In realtà, tutto questo mi sembra un po' esagerato ! Forse dovrei chiedere spiegazioni riguardo un comportamento così ostile, oppure lasciare che sbollisca da solo ? Ma chi prendo in giro, la sua diffidenza mi sta facendo diventare matto, già non riesco a reggere. Oggi proverò a parlargli, sperando che si sia calmato. Intanto le ore di lezione trascorrono lente e faticose, non vedo l'ora di poter parlare con Ros... 




Mhm...E' da quando ho letto Hiyokoi che voglio fare un profilo dei personaggi ^^...Quindi inizierei da Finn 


Età : 16 anni 

Carattere : introverso, ansioso 

Gruppo sanguigno : AB 

Hobby : disegnare, giocare al computer

Abilità speciali : oziare 

Piatto preferito : pasta con il ragù 

Genere musicale preferito : rock, metal 


Nobody's like you ( boys love )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora