Present

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Mhm...Stavo pensando... Tra un paio di giorni è il mio compleanno e non ho ancora sentito nessuno fiatare. Non cose tipo : " Eh, tra pochi giorni compirai 17 anni",  " cosa vorresti come regalo ?"ecc. Figuratevi che quando stamattina ho chiesto a mia madre di indovinare quale evento ci sarà tra 2 giorni mi ha risposto la parrucchiera. Cioè della serie, cose poco importanti. E vabbè...
Comunque, come tutti i giorni, mi avvio in classe con una voglia di vivere pari al nulla. Oggi, tra l'altro, riceverò il mio voto di matematica, speriamo che non sia sotto il 3...Per quanto ne so, Ros ha fatto in tempo a beccarsi un bel 4. Sì, le nostre conoscenze in ambito matematico sono penose. Comunque, mi siedo al solito banco posto al centro. Perché, come dico sempre, quelli davanti sono per i secchioni, quelli dietro  per i fancazzisti.  Poi arriva Lucian che si siede vicino a me. Posso notare uno sguardo sospettoso e indagatore nei miei confronti, mi sento un po' osservato. < Ehm... Ti serve qualcosa? >.  Quello mi squadra dalla testa ai piedi e si dedica un attimo ad un momento contemplativo. Cosa cavolo aspetta a rispondermi ?! < Senti Finn, mi daresti un consiglio? >. Ok, ce l'ha fatta. < Dipende su cosa >. Poi io a dare consigli non sono mai stato bravo, anzi ho sempre dovuto riceverli. < Dunque, tra qualche giorno sarà il primo anniversario con la mia ragazza. Se fossi in me, tu cosa le regaleresti ? >. < Mmh... E che vuoi che ne sappia? >. < Dai, prova a meditarci un attimo. Io avrei pensato a dei trucchi, ma non ne sono molto sicuro... > mi spiega facendo il mimo con le mani e cominciando ad azzardare delle marche a caso. Bo... Gli unici regali che faccio sono a Ros e ai miei famigliari, per il resto non ne so molto. Provo comunque ad inventarmi qualcosa. < Dunque, i trucchi mi sanno tanto di " copriti quella faccia che sei brutta" >. < Mmh...Allora dei fiori ? > propone lui con il volto del pensatore. < Nah, che se ne fa? Appassiscono subito >. < Non ci avevo pensato...Allora, tu cosa proponi? >. < Ba, se fossi in te le regalerei... Una collana > dico io sparando a caso. Ma, non appena pronuncio quella parola, sgrana gli occhi manco fosse stato appena fulminato sulle vie di Damasco. < Ma certo! Che scemo...! > esclama quello tutto entusiasta. Cioè, per non arrivare a pensare ad un regalo del genere bisogna essere scemi forti. < Lieto di aver aiutato. Ma che tipo è la tua ragazza? >. Sì, ogni tanto anch'io mi interesso dei fatti altrui. < Mmh...È difficile da spiegare... Sicuramente la più gentile e altruista che conosco, raffinata ed elegante. Per intenderci, emana un po' quello charme che sta scomparendo con sti giovani d'oggi >. < Perché te sei vecchio? Comunque sembra la ragazza perfetta, da quanto ho capito >. Lucian mi guarda per un attimo, poi inclina la testa in segno d'imbarazzo, quasi avessi detto una cazzata. < Perché tu non conosci un certo lato di lei... > mi sussurra puntando lo sguardo dritto verso il centro della lavagna. Proprio quando sto per chiedere ulteriori spiegazioni, arriva la prof di mate e non se ne fa più nulla. Non che voglia farmi i fatti di Lucian, ma con quella frase mi ha lasciato una profonda curiosità...  < Bene ragazzi, cominciamo la lezione! Prima, però, devo darvi i voti della verifica di matematica > esordisce la prof con un ghigno malefico sul volto. Della serie, grazie ma posso anche fare a meno di saperlo. Alla fine tutti i compiti vengono consegnati man mano ai miei compagni, mentre del mio non c'è traccia. Penso di essere salvo per un momento, anche se subito dopo scopro che il foglio era rimasto pizzicato nella sua borsa. Non appena lo consegna, non lo guardo neanche e chiedo a Lucian di dirmi se devo buttarmi fuori dalla finestra o posso guardare. < Ahahah, non spoilero nulla. Guardatelo >. Mmh Lucian....Vaffanbagno. Così gli do un occhio... Non ci credo, sono diventato un genio all'improvviso oppure questo 7 è stato truccato?! È vero che l'ultimo argomento l'avevo capito meglio, però... < Miracolo, miracolo...!> urlo di getto, con tanto di lacrime di gioia. Esprimo tutta la mia contentezza con un certo fervore, quando mi accorgo che mi stanno fissando tutti. < Ops, scusate >. Cioè dopo questo 7, la mia vita è completa. Ho deciso, da oggi dirò addio a tutti i 2, i 4, i gravemente insufficiente ecc.
Non appena suona l'intervallo, corro da Ros a raccontargli la storia del miracolato (io). È, come sempre, circondato di persone manco fosse Gesù con i suoi discepoli, ma stavolta cerco di non farmi problemi inutili e mi faccio largo tra la folla. < Ciao Finn! > esclama quest'ultimo con un sorriso. < Ciao Ros. Senti... C'è una cosa di rilevanza oserei dire storica, che devi sapere > esordisco alzando lo sguardo al cielo. < Dimmi tutto >.

Nobody's like you ( boys love )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora