22. Conversazioni Serali

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Una volta sistemati i bauli nel dormitorio, Hermione, Leanne, Ginny e Lavanda indossarono la divisa della scuola con lo stemma di Grifondoro e andarono a cena.

— Sentite: se quest'anno non ottengo almeno una sufficienza in Erbologia e Difesa contro le Arti Oscure, devo dire addio alle selezioni di Quidditch! — annunciò Lea, sedendosi al tavolo, imbandito delle mille pietanze che si potevano gustare ad Hogwarts.

— E perché mai dovresti infliggerti questa pena? — chiese la riccia, servendosi del purè di patate.

— Sappiamo quanto ci tieni — aggiunse Ron con un sorriso incoraggiante.

— Lo so, ma visto che l'anno scorso non ho dato proprio il meglio di me, mia madre ha detto che devo prima impegnarmi nello studio e poi fare qualsiasi altra cosa mi piaccia — ribatté sbuffando sonoramente.

— Puoi sempre non dirglielo. Chi lo saprebbe a parte noi? — le disse Ginny, con sguardo furbo.

— Ha spedito una lettera alla Professoressa McGranitt ieri sera: vuole tenersi informata su ogni mio movimento. —

— Questa sì che è sfiga... — commentò allora Ron.

— Grazie tante — rispose Lea bevendo un po' di succo di zucca.

Decisero di lasciar perdere quel discorso, e per risollevarle il morale, organizzarono una specie di pigiama party nella sala comune.

— Mi piace l'idea. Dovremmo dirlo anche a Fred e George! A proposito: qualcuno li ha visti? — chiese Lavanda, guardandosi intorno.

Hermione alzó lo sguardo, rendendosi conto solo allora dell'assenza dei gemelli.
L'ultima volta che li aveva visti erano appena scesi dall'Hogwarts Express e non capiva come mai non fossero lì a cena con loro.

— Forse non avevano fame — suggerì Ron, affondando il cucchiaio in una ciotola di gelatina alle more.

— Se non ti dai una calmata, finirai per strozzarti! — gli disse Leanne rubandogli il cucchiaio.

— Ehi, ridammelo subito! — minacciò l'altro.

— Prova a prenderlo se ci riesci... —
Con uno scatto, Leanne si alzò dal tavolo e cominciò a correre, seguita a ruota da Ron.

Hermione scosse la testa, senza riuscire però a reprimere un sorriso.

— Stai pensando quello che penso io? — sussurrò la rossa.

— Probabile — disse semplicemente la riccia riprendendo a mangiare.

***

— Cosa avevi in mente? — chiese George buttandosi sul letto.

— E se alla fine della scuola, aprissimo un negozio a Diagon Alley? — cominciò Fred, sedendosi accanto al fratello.

— Un negozio? Di cosa? —

Fred alzò gli occhi al cielo e gli diede un colpetto sul fianco.

— A volte sai essere davvero stupido, Georgie. Un negozio di scherzi, ovviamente! —

Il rosso si mise a sedere di scatto.
— I Tiri Vispi Weasley sul mercato magico inglese e poi mondiale... sei un genio, Freddie! —

— Avevi dubbi? Ci ho pensato molto ed è proprio quello che fa per noi. —

— Bene. Passando ad altro: tu e Susan? —

— Adesso che siamo qui, meglio. Non ne potevo più di lei e del suo ex/amico di vecchia data! —

— La gelosia ti stava uccidendo lentamente, eh? —

— Non ne hai idea... —

***

Hermione, Ginny e Lavanda salutarono Harry e andarono a cambiarsi per la notte.

— Secondo voi Ron ha raggiunto Lea? — chiese Lav con una risata.

— Mio fratello non è un tipo molto... sportivo. Sarà da qualche parte sull'orlo del collasso! — rispose Ginny, infilando i pantaloni del pigiama.

All'improvviso, qualcuno entrò nella stanza con aria trafelata.

— Lea! Che fine avevi fatto? —

L'amica non rispose, ma continuò a respirare lentamente con gli occhi chiusi.

— Hai l'aria sconvolta... che è successo? — chiese Hermione, avvicinandosi preoccupata.

Leanne ci mise un po' a riprendersi e quando riaprì gli occhi, le sue labbra si allargarono in un sorriso sognante.

— Ron mi ha baciata! —

Angolo Autrice

Scusate come sempre per il ritardo! Spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso e che nonostante tutto, continuerete a leggere questa storia. Se così non fosse, vi ringrazio comunque per aver letto fino a questo punto.
Al prossimo capitolo! ❤️❤️❤️

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