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-Non sei della nostra scuola, vero?-chiese Samuele alla ragazza.

Dopo aver pattinato eravamo andati tutti e quattro insieme a bere qualcosa al bar accanto alla pista.

Che sfiga.

-No, vado in una scuola privata.-rispose Azzurra per poi bere un sorso della sua cioccolata calda.

-Come vi siete conosciuti?-chiesi cercando di fingere indifferenza per quella relazione.

-Mio padre e suo padre sono colleghi di lavoro.-disse subito Stefano.

Probabilmente anche lui si era accorto che non mi piaceva la situazione.

-Sì, una volta sono venuti a cena da noi e lui mi ha subito chiesto il numero.-rise lei.

Ah certo, tipo colpo di fulmine, peccato che Stefano chieda il numero a tutte!

-Sembri una brava ragazza, come riesci a sopportarlo?-mi feci scappare.

Subito Stefano mi fulminò con lo sguardo, ma feci finta di non accorgermene.

-Anche lui è un bravo ragazzo..ed è pure molto dolce.-disse lei timida e non mi trattenni dal ridere.

-Si vede che state insieme da poco, Stefano dolce!? Impossibile!-risposi io con le lacrime agli occhi e Azzurra arrossì imbarazzata vedendo la faccia di Stefano.

Potevo anche immaginare il fumo uscirgli dalle orecchie.

-Beh! Noi dobbiamo propio andare! Ci si vede in giro!-disse Samuele alzandosi e prendendomi per mano per portarmi via in fretta.

E pensare che avrei potuto dire molto peggio!

Il Mio Impossibile PrincipeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora