°•°•° dieci •°•°•

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"Jun come mai hai voluto sapere l'indirizzo di Minghao?"

Chiese Joshua.

"Joshua ti ho già detto che non dovevi fare domande."

Rispose Junhui, continuando a camminare nel meraviglioso parco della loro città.

"E va bene."

Il desiderio di capire perché il corvino lo avesse fatto era così forte, ma non fece più alcuna domanda.

In quel parco si dovevano incontrare loro due con Soonyoung, Seokmin, e Jeonghan e Wonwoo.

"Eccoci ragazzi!"

Disse sorridendo Soonyoung.

Gli amici si salutarono e dopo di ciò come le altre volte si diressero nel loro posto preferito del parco, era un albero molto grande, con le radici che uscivano dal terreno, su cui loro sì sedevano e iniziarono a parlare di tante cose.
I loro argomenti erano vari, finché la situazione per Junhui si complicò.

"Ei Jun con la mia macchina ti sei trovato bene?"

Junhui osservò subito Joshua, non voleva che lui potesse sospettare di qualcosa.

"Ehm..si."
"Cosa? Young gli hai fatto guidare la tua macchina?"

Chiese Joshua.

"Sì, Jun me l'ha chiesto proprio l'altra volta."

Junhui voleva solo sprofondare.

"Come mai?"
"Ma tutte queste domande? Ne avevo bisogno per spostarmi bene, quel giorno avevo avuto dei problemi."

Disse scocciato, girando le spalle e si allontanò dal gruppo.

"Ma cosa gli è preso?"

Chiese Soonyoung.

Non ci fu nessuna risposta, ma Wonwoo si alzò e andò verso l'amico che si era allontanato di molto.
Lui fu titubante nel farlo, sapeva come fosse fatto il corvino, sapeva che quando si isolava non voleva essere cercato da nessuno, ma lui ci andò lo stesso.

Junhui si era fermato e stava guardando davanti a sé.

"Ei cosa è successo?"
"Nulla."
"Non credo. Perché te ne sei andato così? Non ha detto nulla di male."

Si avvicinò il moro.

"Wonwoo nulla, va tutto bene, ma per adesso voglio stare solo."
"Jun sai che quello che si isola sono solo io, quindi avanti dimmi cosa ti prende."

Gli afferò la spalla.

"No."

Junhui si destrò dalla prese.

"Va bene."

Wonwoo fissò la figura del ragazzo di spalle e poi se ne andò.

Il corvino non voleva che nessuno, almeno per adesso, sapesse di questa storia, non tanto perché si vergognasse, ma perché voleva mantenere questo segreto per lui e sopratutto perché credeva che fosse passeggero, come quelle cotte adolescenziali che assomigliano all'amore più grande che si possa desiderare.
Ma forse il vero motivo era quello di non far arrivare voce a Minghao, aveva paura se uno dei suoi amici, pur non consapevolmente, potesse dir qualcosa di troppo e far sospettare il diretto interessato.

Dopo un po' ritornò dagli amici e prese lo zaino che aveva lasciato accanto al loro albero.

"Ragazzi..mi dispiace ma sono stanco, per questo vado a casa. Ci vediamo domani."

E così se ne andò.

🌸Spring Flowers▪• ° ||Junhao||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora