Capitolo 2

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Impiegò più tempo del dovuto nel sistemare le sue cose, ancora piuttosto scosso dall'incontro ravvicinato con quel suo compagno di viaggio così..particolare.
Aveva pensato e ripensato ad ogni attimo di quello scambio di battute, si era trovato inconsciamente a ripercorrere a ritroso nella sua memoria tutte le volte che avevano avuto a che fare fino a giungere al loro primo incontro , eppure Mario non riusciva a spiegarsi un comportamento del genere.
Lui e Claudio non erano mai stati amici. Non che Claudio potesse vantarsi di avere "amici " all'interno del loro gruppo ,eccezion fatta per Ivan e Paolo, ma nonostante si sforzasse non riusciva a trovare neanche una conversazione che potesse definire tale nel loro rapporto.
Si erano sempre limitati al "ciao- ciao" passando per i lascivi "ci vediamo domani" fino a giungere al più articolato e confidenziale " tanti auguri" ma solo nelle occasioni strettamente necessarie.
Ecco perchè quel suo improvviso slancio, che avrebbe osato definire malizioso, gli sembrava del tutto fuori luogo e lo spaventava anche ,se proprio doveva essere onesto.
Che avesse assunto droghe ?O peggio ancora che avesse assunto droghe prima di mettersi alla guida su una strada di montagna?
No, per quanto Claudio fosse misteriosamente pazzo, Mario non gli avrebbe attribuito tendenze suicide o peggio ancora omicide.
"Mario noi stiamo andando sulle piste , tu vieni?" chiese gentilmente Ivan, restando educatamente sulla porta della sua stanza.
"Mmm, oddio non è che ne abbia molta voglia" si fece sfuggire il moro.
"Dai Mario, non fare il solito pigro!Ne abbiamo parlato, vero? Cerchiamo di stare tutti insieme!" insistette il suo amico,mettendo su un tenero broncio
"Ok,  vengo...ma credo che resterò al rifugio" disse prontamente mettendo le mani avanti.
Si preparò in fretta, mettendo su la tuta da neve blu che aveva comprato per l'occasione e si affrettò a scendere le scale per raggiungere il resto del gruppo.

Indugiò più volte, sentendosi in difficoltà : come avrebbe dovuto comportarsi con Claudio?Avrebbe dovuto far finta di nulla? O forse sarebbe stato bene chiarire una volta per tutte : beh di certo non amava passare per il curioso o il maleducato della situazione. Questa fu la spiegazione che si diede.
Decise comunque di scendere e di andare a braccio, basandosi soprattutto sul comportamento dell'altro.
"Ed ecco anche l'ultimo" asserì Paolo , nella sua tuta rossa ,non appena lo scorse sulle scale " ora possiamo andare" concluse svogliato, voltandogli le spalle prima di essere seguito da Marco e dal resto della compagnia.
C'era però qualcosa che stonava, e Mario non ci mise molto a capire cosa: mancava qualcuno. Mancava Claudio.
"Non aspettiamo Claudio" chiese con tono lascivo ad Ivan,  rimasto accanto alla porta d'ingresso per poterla chiudere.
"E' già sulle piste da un pò" 

La cosa non lo stupì più di tanto: era tipico del castano organizzare qualcosa e poi fare i propri comodi. Se Mario avesse dovuto descriverlo con un detto noto, avrebbe sicuramente scelto "armiamoci e partite". Si non aveva alcun dubbio a riguardo.D'altronde era anche vero che il ragazzo non apparteneva del tutto al loro gruppo,tanto che secondo lui, si trovava lì con loro quasi esclusivamente perchè  aveva anch'egli voglia di trascorrere un periodo sulla neve ed aveva colto la palla al balzo per trascorrerlo in compagnia.
Arrivarono in pochi minuti all'entrata delle piste , il che confermò ciò che aveva detto loro Claudio in precedenza : quella casa oltre ad essere dannatamente bella ,era situata in una posizione ottimale..forse anche di più! 
"Ah il potere dei soldi...." pensò Mario , forse un pò troppo ad alta voce perchè Marco dopo poco gli rispose

"E non hai ancora visto nulla.."
Si avvicinarono all'entrata ed al moro iniziò a venire l'ansia alla vista della fila kilometrica che c'era per poter entrare .
"No ragazzi, io mi uccido piuttosto che aspettare 3 ore..per giunta solo per rischiare di rompermi l'osso del collo!" sentenziò in preda al panico , guardando la fila di persone davanti a loro
"Muovi il culo Serpa!" sentenziò ridendo Paolo, senza neanche voltarsi ,ed invitando tutto il gruppo a seguirlo più avanti.
Scavalcarono , noncuranti delle vistose occhiatacce, almeno 300 persone fino a giungere accanto ai tornelli dove se ne stavano in piedi dei ragazzi ,che avevano il compito di controllare gli skipass.
"Ciao Dave!" disse Paolo, rivolgendosi ad un biondino che stava svolgendo il proprio lavoro "Siamo tutti con Claudio" 
E come se avesse pronunciato le parole magice, il ragazzo che rispondeva al nome di Dave, bloccò la fila in attesa e lasciò passare tutti i ragazzi con un sorriso compiaciuto.
"Ecco il potere dei soldi.." asserì convinto e quasi schifato Mario a tutti ed a nessuno in particolare, riprendendo il discorso lasciato in sospeso da Marco poco prima

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