SOPRA ACE, LUPO DI DOMINICK
NOTA: Capitolo Revisionato.
22/04/2004 - Pennsylvania
Stavamo cenando tranquillamente intorno al tavolo, chiacchierando del più e del meno – senza interruzioni di nessun genere – per una volta, quando all’ennesimo sbuffo di Marcus sospirai stanco.
«Cosa c’è stavolta amico?» sapeva che la mia domanda era rivolta a lui e, infatti, si voltò verso di me gonfiando le guance.
“Sembra uno scoiattolo con le guance colme di ghiande.” alle parole di Ace cercai di non ridere, così bevvi un generoso sorso del mio vino aspettando che il mio migliore amico parlasse.
«Tua sorella è cocciuta come un mulo.» parole che ormai conoscevo a memoria.
«E ora te ne sei reso conto?» la domanda sarcastica provenne dalla mia destra dove sedeva il secondo fra i miei tre Beta, Vince Morris, occhi verdi e capelli corti e rossi, proprio come il manto del suo lupo.
Marcus non rispose alla provocazione di Vince e sbuffò come un toro inferocito lanciandogli però un’occhiataccia, che fu indifferente all’altro. Che pazienza dovevo avere con questi bambini.
“Guarda chi parla.” il mio lupo era in vena di complimenti sarcastici oggi e la cosa non faceva altro che infastidirmi all’inverosimile.
«Cosa ha fatto stavolta la mia adorabile sorellina?» era più che evidente quanto fossi ironico ma soprattutto scocciato dai continui guai in cui si cacciava quella sciagurata di Nora.
«Invece di scendere per la cena si è diretta nelle stanze della TUA compagna per assicurarsi che stesse bene… e come se non bastasse si è messa in testa di farle la veglia, ma dico siamo matti?» aveva come suo solito un tono di voce pacato, ma si sentiva ugualmente della frustrazione nelle parole che aveva usato… forse anche un po’ di stanchezza per i loro continui alti e bassi.
Sospirai frustrato e al tempo stesso sconcertato dall’ennesimo colpo di testa di mia sorella. Non mi pronunciai in altro modo e ripresi a mangiare la mia squisita cena in santa pace.
Nel portarmi alla bocca un pezzo di carne, mi bloccai con la forchetta a mezz’aria a causa di un profumo che mi giunse prepotente alle narici.
Era lei. Era sveglia.
Non appena la porta della cucina si spalancò, ci bloccammo a fissare le due persone appena entrate, mia sorella e….
“La nostra compagna, che schianto.” cantilenò il mio lupo facendomi sbuffare mentalmente.
Il suo profumo di muschio bianco e mughetto mi penetrò nelle narici riempiendo anche i miei polmoni facendo sì che Ace si agitasse maggiormente.
L’avevo vista poche volte e di sfuggita da quando stava nel mio branco, ma ora che era in mia presenza, mi smuoveva qualcosa dentro che doveva restare sepolto a vita.
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L'Ultima Femmina Alpha - Fuggire non è la soluzione {In Pausa}
WerewolfUn'antica profezia crea il caos portando i capi di tutte le razze ha unirsi e scegliere la soluzione migliore; salvaguardarsi dalla minaccia o soccombere. All'unanimità ogni Alpha femmina sarà uccisa..., ma cosa succede se una sola, per amore della...