Romeo e Giulietta

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Un rumore penetrante, quasi un trapano nel cervello... maledetta sveglia! Lunedì mattina e sono stanco, già stanco morto. Maledizione! Se solo avessi una vita normale, ma no, io non posso! Sono il figlio di Gabriel Agreste! Non posso concedermi il lusso di una domenica di riposo, magari trascorsa con gli amici a chiacchierare tranquilli in uno dei mille parchetti di Parigi, o una serata romantica con qualche ragazza. No, perché la mia dannata vita deve essere regolata, organizzata minuto per minuto e ovviamente ieri cosa si poteva chiedere di meglio se non posare per sei fottute ore per la nuova collezione estiva di mio padre, sei ore passate mezzo nudo a gennaio in una piscina con un fotografo spaghettodipendente e due modelle tedesche che non solo si divertivano a parlarmi alle spalle senza che capissi nulla, ma si cambiavano davanti a me come se fosse la cosa più normale del mondo! E quando serve mai che Papillon si faccia vedere! Ah cosa avrei dato per un'Akuma, almeno mi sarei potuto trasformare e avrei rivisto Ladybug, la mia fidanzata immaginaria! Già perché Ladybug è bella, gentile, altruista, stupenda, sexy, fantastica, ma assolutamente irraggiungibile anche per me che sono il suo collega puuurrrrfetto!

Sento Nathalie che fuori dalla porta inizia ad agitarsi perché sono in lieve ritardo, forse ho sforato di dieci o dodici secondi la tabella di marcia. "Arrivo, arrivo, ho solo bisogno di altri due minuti e scendo a fare colazione" le dico mente vado in bagno a sciacquarmi.

Colazione, briefing della giornata e poi finalmente posso salire in auto e farmi accompagnare a scuola: l'unico luogo dove finalmente per sei ore posso essere libero, posso avere una vita sociale e chiacchierare con persone che non parlano con me solo per lavoro o necessità, persone che mi conoscono perché sono Adrien, non perché' sono il figlio di Gabriel Agreste.

Sulle scale d'ingresso della scuola vedo subito Ninó mano nella mano con Alya e provo un po' di invidia perché sono davvero una bella coppietta, si vede che si vogliono molto bene; la mia mente registra a mala pena l'assenza di Marinette che vengo investito da una vampata di Chanel n°5, preceduto dall'urlo di Chloé che mi si lancia al collo. "Ciao Chloé, potresti staccarti per favore? Mi puoi salutare anche in maniera normale, non mi pare necessaria tutta questa messinscena " le dico cercando di sorridere, ma l'idea è quella di fuggire lontano da quella specie di piovra gialla. Per fortuna la campanella suona e mentre cerco di divincolarmi dalla presa da wrestler di Chloé noto che Marinette arriva correndo, un croissant in bocca e un brik di succo in mano; che strana ragazza, e pensare che abita a meno di cento metri da scuola!

Le prime tre ore della mattina passano abbastanza in fretta tra quattro chiacchiere con Ninó, un piccolo scambio di bigliettini con Alya riguardo le novità del Lady blog, un tentativo di dialogo con Marinette che però si risolve in un insieme di vocalizzi disarticolati prima che la ragazza scappi in bagno e l'ennesima fuga da Chloé nel cambio ora. Adesso ci aspettano due ore di chimica con la Mendeleiev, abbastanza pesanti ma c'è di peggio. Per fortuna oggi è laboratorio, quindi tutto sommato passabile. L'ultima ora letteratura con la Bustier ma la testa è già a pranzo.

La professoressa entra con un sorrisone e ci annuncia che la scuola parteciperà ad un progetto nazionale, un progetto teatrale per il quale lei è davvero entusiasta: noi e altre diciannove scuole francesi dovremo scegliere un'opera teatrale da cui ricavare tre o quattro parti salienti da portare in scena con costumi e scenografie ad oc.

Ci guarda tutti e felice come un bambino con il giocattolo nuovo ci annuncia che porteremo in scena Romeo e Giulietta e di seguito annuncia la scelta degli attori e delle figure per la realizzazione di costumi, scenografie e copione. Non appena finisce di scrivere alla lavagna i nomi degli attori devo trattenermi per non rotolare per terra dalle risate: Chloé sarà la nostra Giulietta, il suo bel Romeo sarà il mio grande amico Ninó! Subito Chloé strilla che non è giusto, "Adrien deve essere il mio Romeo!" Cerca di protestare con la Bustier, che però la zittisce subito "Romeo non è biondo, e poi Adrien avrà un altro ruolo" dice guardano verso di me.

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