Hermione proprio non riusciva a prendere sonno, si rigirava nel letto ripensando a Ron, agli occhi colmi di rabbia quando Harry aveva provato a "difendere" Malfoy
-quello non è il Ron che conosco
Disse con il cuscino premuto sul viso. Non riusciva a credere che una persona buona e ingenua come lui tenesse una simile oscurità nel suo cuore. Si girava e rigirava nel letto senza trovare pace così decise di fare quattro passi, così forse poi sarebbe riuscita a dormire e liberare la mente da quei brutti pensieri.
-Lumos
La bacchetta di Hermione si illuminò sulla punta, non si preoccupò di vestirsi, avrebbe fatto solo quattro passi; aveva una camicia da notte bianca che le arrivava appena sopra il ginocchio a manica lunga e sulla vita aveva dei bellissimi ricami e un nastro legato dietro a fiocco.
Hermione sapeva bene che era proibito vagare per il castello di notte ma lei insieme ad Harry e Ron avevano infranto più volte quella legge e poi ormai non c'era più nulla da temere.
-Hermione? Che ci fai nei corridoi a quest'ora!
Fu una fata dei boschi ritratta in un quadro a parlare, era così carina e colorata. Si guardò intorno notando che gli altri quadri che cercavano riparo dalla bacchetta accecante così la abbassò.
-vi chiedo scusa, ma non riuscivo a dormire, stavo facendo due passi.
La fata si passò due dita sulle tempie e Hermione si chiese divertita a cosa stessa pensando.
-ma certo! Quello che ti serve è la stanza delle necessità! Lei avrà di sicuro ciò che ti serve per farti stare meglio!
Hermione sorrise, sapeva che non era così semplice ma lei era solo una fatina, non poteva saperlo.
- vado subito a cercarla allora!
La fatina la salutò mentre lei si sbrigava a voltare l'angolo prima che qualche quadro iniziasse a lamentarsi. Camminò per i corridoi per svariati minuti finché non senti uno strano rumore, si voltò alla sua sinistra e sul muro iniziarono a comparire strani ghirigori ma lei sapeva benissimo cosa fosse.
-quindi avevo davvero bisogno di questa stanza eh!
Il grande portone di pietra si apri chiudendosi non appena Hermione la attraversò. Subito venne inondata da un odore squisito di mela e cannella, i suoi biscotti preferiti erano proprio su un tavolino più avanti stracolmo di tisane e cioccolata calda di tutti i tipi. Davanti a lei un enorme camino con due leoni che si fronteggiavano la fissavano mentre percorreva la stanza. Era la stanza più bella che avesse mai visto, bellissimi tessuti bianchi erano appesi da un angolo all'altro e cadevano giù morbidi, dietro una di queste c'era un letto enorme con rifiniture in ferro battuto molto elegante e sembrava morbidissimo, era in paradiso.
Quella sera Draco si allenò sul campo di quidditch per parecchie ore e adesso stanco e dopo una bella doccia voleva solo stendersi e riposare un Po, voltò l'angolo e la porta come sempre apparve davanti a lui. Appena entrò colpì la porta tre volte per lato pronunciando uno strano incantesimo, entrando si tolse la maglia accaldato accorgendosi subito che qualcosa non andava. Essere un mangiamorte voleva dire stare sempre attento a tutto cio che lo circondava e li dentro c'era qualcuno ne era sicuro. Puntò la bacchetta sul grande lampadario pieno di cristalli spegnendo la luce, la Camera si coloró di arancio mettendo tutto in penombra e dietro uno dei lenzuoli che scendevano vide un ombra muovesi. Con la bacchetta ancora alla mano si mosse veloce catturando l'intruso e intrappolandolo sotto di se sul letto.
-Non vi basta tormentarmi durante il giorno? Adesso mi dici come sei entrato nella mia stanza subi....to
Quell'ultima parola usci a stento dalla sua bocca quando scoprì chi fosse.
- Tu?! Ma che...
Hermione sospirò ferma con la bacchetta in mano conficcata nel fianco di Draco.
-togli la tua bacchetta dalla mia gola.
La mano le temava un Po ma era decisa. Draco guardò il suo fianco.
- prima tu!
La giovane maga alzò la mano riponendo la bacchetta e quando si rese finalmente conto che Draco era mezzo nudo sopra di lei arrossì di colpo girando la testa dall'altra parte anche se non era poi così convinta di volersi voltare. Draco si accorse che era a disagio e anche lui con un pò di farfalle nello stomaco si tolse da sopra di lei.
-come sei entrata qui?
Chiesa lui mettendosi la camicia che lasciò di proposito mezza aperta, non sapeva bene neanche lui il perché ma vedere Hermione impacciata lo divertiva. Tra una frase mezza balbettata e l'altra finalmente Hermione riuscì a rispondergli.
- che ti aspetti? È la stanza delle necessità non sei tu ad invocarla...è lei che viene da te quando hai bisogno! Dovresti saperlo.
Draco alzò il sopracciglio divertito
- quindi mi stai dicendo che avevi bisogno della mia stanza?
La bocca della maga si spalancò incredula.
-che...cosa? Pufff io...ma figurati!
Era in pieno imbarazzo e le veniva quasi da piangere.
- Non sapevo neanche che questa fosse la tua stanza comunque! Quindi tolgo il disturbo!
Si mise davanti il portone di pietra ma questo non si apriva.
- mi dispiace per te ma non si aprirà prima dell'alba, è un incantesimo che ho fatto all'entrata per evitare dei...fan troppo oppressivi
Disse ridendo ma Hermione non poteva accettarlo, doveva uscire a tutti i costi. Iniziò a elencare una marea di incantesimi ma nessuno apriva quella maledetta porta.
- non ci credo! È impossibile, io conosco ogni incantesimo del libro degli incantesimi! Deve aprirsi per forza!
Lui si avvicinò al tavolino prendendo un biscotto alle mele.
- bhè ma questa non è magia da ragazzini bravi e innocenti come te piccola Granger.
Stava per rispondergli per le rime ma si bloccò quando si rese conto che per la prima volta si era rivolta a lei con il suo cognome e non come Sporca Mezzosangue e questo per poco non le fece cadere di mano la bacchetta.
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Lumos
FanfictionVoldemort è morto e tutti cercano di rimettere insieme i pezzi ma siamo sicuri che ogni pericolo sia scongiurato?