IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"

12.nello sgabuzzino

Antos:"Debby, ti sei sporcata la maglietta"
Ride Antos quando ci sediamo al tavolo.
Ma che ha da guardare?!
Lei controlla preoccupata la sua scollatura ma su di essa non vi trova nessuna macchia.
Antos:"a no... ho visto male"
Pla:"e certo, pur di guardarle le tette inventeresti di tutto."
Mugugno in modo tale da farmi sentire solo da lui.
Antos:"le guardo quanto voglio."
Lo fulmino con lo sguardo ed impreco silenziosamente. Ma come si permette questo scemo?!
Subito dopo decido di inviare un messaggio a Deborah visto che è lontana da me e non posso parlarle senza che nessuno ci senta.

Pla:"Alzati la maglietta. Hai tutte le tette da fuori!"

Le scrivo e subito lei mi risponde.
My Queen:"fatti i cazzi tuoi."
Pla:"stronza"
My Queen:"deficiente"
Ripone il cellulare sul tavolo e si sporge in avanti sul tavolo, ponendo una migliore visuale del panorama a tutti quanti.

Pla:"smettila! Tira su tutto ho mollo un pugno ad Antos"
Scrivo ancora, ma lei visualizza e non risponde.
Pla:"Deborah non farmi incazzare!"
Ancora una volta, apre il messaggio davanti ai miei occhi e non digita nulla; Antos la guarda ancora ed io sto per dare di matto. Stringo i pugni sul tavolo mentre Deborah mi guarda un po perplessa ma poi scuote il capo e rivolge lo sguardo altrove.
Nella mia mente cominciano a scorrere delle immagini raccapriccianti di Debb e...Antos che..."merda, ma perché devo pensare sempre a queste cose?!"
Pla:"okk, adesso basta."
Dico alzandomi dalla sedia per andare verso Deborah.
Pla:"spostati!"
Mi rivolgo scontroso verso Antos che intralcia la mia strada con la sua sedia.
Antos:"per favore?"
Ghigna.
Pla:"Antos levati dal cazzo."
Così afferro la sua spalliera e con forza lo spingo verso il tavolo. Finalmente riesco a passare fra lui e il muro per poi raggiungere Deborah che intanto sta fissando attentamente ogni mio movimento.
Pla:"vieni con me."
Debby:"no"
Mi dice calma.
Pla:"alzati e vieni con me."
Le afferro il polso e la tiro sù con forza.
Debby:"ma che hai?!"
La fulmino con lo sguardo e lei ispira.
Pla:"andiamo."
La trascino via, verso il bagno e alla fine finiamo per rinchiuderci a chiave dentro uno sgabuzzino.

Debby:"ma sei deficiente?! Cosa cazzo fai!?"
Pla:"tu cosa fai?!"
Debby:"non urlare!"
Pla:"non puoi fare così, hai capito?! E non dirmi che non sei mia, non me ne frega niente, non me ne fotte un cazzo se dici che non sei più mia. Tu lo sei perché io non ti lascio andare, non ti lascio scappare di nuovo. Non puoi, non lo capisci?!"
Dico in bilico fra la rabbia e il pianto.
La guardo fisso negli occhi ed anche se non si vede quasi niente perché siamo al buio, riesco ad intercettare una scintilla nei suoi occhi che mi fa rabbrividire.

Pla:"vuoi farmi impazzire per caso?"
Debby:"no."
Sussurra non sapendo cosa dire.
Pla:"e allora perché mi baci e poi il giorno dopo non vuoi che mi avvicini a te?! Perché ti fai guardare da quello stronzo di Antos? I miei occhi non sono abbastanza per te?"
Debby:"perché mi va."
Pla:"rispondi alla seconda domanda."
Resta zitta per un attimo ma poi ispira ed inizia a parlare.
Debby:"non rispondo a delle domande così stupide."
Pla:"allora smettila, perché questi giochini a me non piacciono."               
Debby:"e tu smettila di dire che devo coprirmi."       
Pla:"cazzo, ma non vedi che le hai tutte da fuori?! Quando ti avvicini, dicono "toccaci, toccaci"e sono sicuro che non sono il solo a sentirle"    
Debby:"vedi che le mie tette non parlano"
Ridacchia avvicinando le nostre labbra.
Ma perché a volte è così lunatica?!
Pla:"non ridere! Così mi fai solo incazzare!"
Debby:"mi piace quando ti arrabbi..."
Ghigna con voce perversa.
Pla:"s..m"
All'improvviso le viene la brillante idea di infilarmi di prepotenza la lingua in bocca e tirarmi leggermente i capelli, senza nemmeno lasciarmi finire... Perché riesce a farmi tutto ciò che vuole?!a volte non la sopporto quando fa così.
Mentre delle lunghe scie di brividi mi percorrono incessantemente il corpo, porto una mano sulla sua scollatura per tirarla su, ma lei la blocca e la porta ancor di più verso il basso.
Pla:"Debb, d-dov'è il reggiseno?"      
Sussulto.
Debby:"l'ho dimenticato...Grazie di avermelo fatto notare"
Pla:"cazzo"
Mi bacia ancora e ne frattempo mi fa stringere fra le mani un suo seno. Merda... è così perfetto.
Appena sfioro la sua pelle sotto la maglietta e raggiungo un suo capezzolo per frizionarlo fra le dita, lei geme contro la mia bocca facendomi impazzire...
Pov. Deborah
Sento il mio corpo andare a fuoco, lo sento fremere mentre brama dalla voglia di lui, dalla sua bocca su di me...
Gli accarezzo il viso e tento di portarlo verso il mio seno per farglielo baciare, ma ad un tratto lo sento deglutire mentre le sue mani mi lasciano andare.
Debby:"Cosa c'è?"
Chiedo confusa.
Pla:"sei sicura di volere che ti tocchi ancora?"
Mi guarda negli occhi quasi spaventato e si morde quelle labbra ai miei occhi così perfette. Ma cosa gli passa per la mente? Come potrei non volere che mi tocchi ancora? Le sue mani sono le uniche che desidero sul mio corpo, non potrei mai volere altro, non esistono altre mani di cui io non abbia paura...
Debby:"Si che voglio. Pla, sei l'unico...solo tu puoi farlo senza farmi del male"
Pla:"solo io?"     
Debby:"si piccolo. E voglio che tu mi faccia ciò che ti pare..."
Lo sento inspirare lentamente e pochi secondi dopo, sposta lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra e si morde ancora le sue. Lo ammetto, non ho ancora trovato un'espressione più dolce e vera della sua...
Pla:"voglio baciarti sempre...non so perché"
Debby:"baciami allora. Cosa stai aspettando?"
Deglitisce ancora mi guarda.
Debby:"non vuoi che io scappi ancora? Allora baciami e dammi un motivo per rimanere qui o giuro che non mi vedrai più"
Pla:"no, tu non scapperai più da me..."
Sì avvicina ancora alle mie labbra e mi lascia un bacio pieno di passione.
Non riesco a capire perché faccia così, ne perché mi dica queste cose. Quando apre bocca mi fa sempre restare a corto di fiato...
Con calma, mi fa camminare all'indietro e sollevandomi, mi appoggia su un ripiano qui vicino.
La sua bocca parte all'avventura verso il mio seno e quando riesce ad intercettare un mio capezzolo ancora coperto dalla maglietta, lo mordicchia un po, lo tira stringendolo fra i denti per poi scoprirlo del tutto.
Debbby:"Pla..."
Ansimo.
Si avvicina ancora, senza però sfiorarmi; sento il suo respiro bollente bruciare su quella piccola area  che attende ansiosa la sua bocca.
Debby:"pla"
Lo imploro ancora.  
Con le dita sfiora piano l'altro seno. Lo percorre tutto, fino a girare attorno alla sua areola. Sto per impazzire, non c'è la faccio più. Cautamente soffia sulla parte erogena, facendomi bagnare ancor di più di prima e quando vedo la sua lingua finalmente avvicinarsi, afferro i suoi capelli e li stringo forte.
Alla fine lo accarezza piano con la lingua, lo succhia e poi lo accarezza ancora fino a serrarlo fra i denti e stuzzicarlo con essa.
Stringe l'altro mio capezzolo fra le dita, provocandomi un piacere quasi doloroso ma che mi fa impazzire. Cosa mi sta facendo?! Cosa sta succedendo al mio corpo??!
La sua bocca ele sue dita non vogliono saperne di concludere il tutto, perciò continua a torturarmi fino a farmi tremare sul serio.
Gemo sommessamente portando una mano alla bocca e pronuncio il suo nomignolo a bassa voce.
Debby:"oh piccolo"
Lo sento sorridere.
Gli tiro ancora i capelli e porto il suo sguardo nel mio.

Debby:"o mio dio, cos'era?"
Chiedo sconvolta.
Pla:"cosa?"
Debby:"come diamine hai fatto?"
Pla:"a fare cosa?"
Pov. Placido
Mugolo mentre vengo scosso dai suoi stessi brividi.
Debby:"Pla, sono venuta" 
Pla:"interessante...ne sono contento"
Le bacio il collo e consapevole di ciò che sto per fare, raggiungo ancora le sue labbra e le bacio dolcemente.
L'esigenza di sentire la sua bocca a contatto con la mia, prende il sopravvento sulla mia forte voglia di lei, mi stordisce e non mi fa desiderare altro che un suo bacio.

Spazio scrittrice:
Ed ecco a voi il dodicesimo capitolo. Spero che vi sia piaciuto e mi scuso per il ritardo, ma purtroppo non ho più molto tempo per scrivere vista la quantità immensa di roba da studiare... detto questo: cosa accadrà adesso? I due ritorneranno come prima?

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