Capitolo undici.

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"Cato, Cato, guarda!" indicai un punto nel fitto del bosco, da dove si stava innalzando una scia di fumo.

"Sta di guardia." ordinò Cato ad un ragazzo che ci aveva implorato di non ucciderlo. Così io, Cato e Marvel ci dirigemmo verso la nostra meta.

Arrivammo nel luogo in questione, ma non trovammo nessuno.

"E se fosse una trappola?" dissi dubbiosa.

"Che vuoi dire?" Cato mi guardava serio e passava qualche occhiata a Marvel.

"Se Everdeen avesse approfittato della nostra assenza per rubare le nostre provviste? Lei potrebbe uccidere quel ragazzo che sta di guardia da metri di distanza."

"Clove ha ragione, dobbiamo tornare alla Cornucopia." disse il mio compagno di distretto rivolgendosi a Marvel, che però sembrava in disaccordo.

"No, dobbiamo trovare la bambina, quella dell'undici."

"Marvel non mi sembra una buona idea... Io e Clove torniamo alla Cornucopia."

"Fate pure, io rimango qui." disse per poi allontanarsi da noi.

"La scelta è sua, si farà uccidere." Cato mi guardò ed io risi in risposta.
"Che idiota." furono le ultime parole che pronunciai durante il tragitto.

Ancora non sapevamo quello che ci aspettava al nostro arrivo.

Improvvisamente l'Arena venne invasa da un forte rumore. Un'esplosione.
Mi girai verso Cato, il quale ricambiò il mio sguardo preoccupato. Iniziammo a correre e, in poco tempo, arrivammo al nostro accampamento.

Tutto quello che vidi furono un mucchio di roba, oramai, inutile sparsa per tutta l'area che ci circondava e l'espressione di Cato: furiosa, così tanto che mi spaventò. Mai lo avevo visto in questo stato: stava digrignando i denti dalla rabbia e il suo viso era quasi rosso. Senza nemmeno pensare, si precipitò verso il ragazzo, che era in preda al panico, avvolse le mani intorno al suo collo e lo ruppe.

Fui costretta ad abbassare lo sguardo, anche se molte volte avevo visto Cato uccidere, spesso con metodi peggiori.

Si guardò intorno per un paio di secondi, credo che volesse trovare Katniss, ma ormai era già scappata.

Si avvicinò a me e mi abbracciò.

Fui estremamente sconvolta ed allo stesso tempo felice di quel gesto, così lo strinsi più forte.

Passammo il resto del giorno nella Cornucopia, dove avevamo tenuto le ultimissime scorte di cibo che ci erano rimaste.

Marvel non era ancora tornato.

Venne notte, l'inno di Capitol City invadeva il cielo ed aspettammo che facessero vedere i tributi morti.

Rue, il ragazzo ucciso da Cato e Marvel.

"Come immaginavo." sussurrò il mio compagno con voce roca. Non dissi nulla.

Il giorno seguente ci dedicammo alla caccia, avevamo bisogno di cibo.
Presto ci preparammo e ci addentrammo nel bosco.

Avevamo raccolto più armi, nel caso avessimo incontrato la Ragazza di Fuoco o un altro dei tributi in vita.

Avevo appena ucciso un coniglio, quando una voce rimbombò nell'Arena.

"Attenzioni tributi attenzione. Il regolamento ha... come dire... subito alcuni cambiamenti. D'ora in poi si potranno accettare due tributi vincitori, purché provenienti dallo stesso distretto.
Bene, questo è tutto. Felici Hunger Games e possa la fortuna sempre essere a vostro favore."

Appena realizzai ciò che era appena stato detto, senza neanche pensarci urlai.

"Cato! Cato! Cato! Hai sentito, hai sentito cos'hanno detto?" lo guardai con le lacrime agli occhi.

"Sì, sì ho sentito"

"Insieme o per niente." lo abbracciai.

"Insieme o per niente Clove, insieme o per niente." lo sentii a malapena.

Passarono pochi giorni, io e Cato eravamo riusciti a cavarcela bene, non avevamo incontrato nessuno degli altri tributi e non avevamo fatto altro che cacciare.

Eravamo alla Cornucopia, ci stavamo preparando per fare i turni di guardia per dormire quando la stessa voce che il giorno prima ci aveva avvertito del cambiamento del regolamento, iniziò a parlare.

Ci sarebbe stato un festino, proprio alla Cornucopia, così siamo stati costretti ad allontanarci per la notte, dato che gli strateghi dovevano allestire tutto per la grande occasione.

"Quest'occasione capita al momento giusto. Dobbiamo coglierla al volo. Potrò avere l'opportunità di uccidere Katniss." ero entusiasta.

"Potrai?" Cato mi guardò storto.

"Sì, potrò. Andrò io alla Cornucopia e la ucciderò." dissi con tono deciso.

"Potrebbe essere troppo pericoloso, andrò io."

"No Cato, voglio ucciderla io. Ti prego, se avrò bisogno di te, ti chiamerò." lo guardai.

"D'accordo. Io sarò nel bosco, vicino a te, se qualcosa va storto, urla il mio nome." io annuii e lui mi baciò.

Era un contatto di cui avevo veramente bisogno e che avevo aspettato da tanto tempo.

Finalmente, sarei uscita da quell'Arena con Cato, saremo stati i vincitori dei 74^ Hunger Games e avremo vissuto la nostra vita insieme.

Finalmente avevo iniziato a provare di nuovo un sentimento che da molto tempo mi aveva abbandonata: la speranza.

—Spazio autrice
Ecco il nuovo capitolo, dopo un sacco di assenza, spero che vi piaccia.
Sappiate che credo che questo sia il penultimo capitolo di questa storia.

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.

Domani se riesco metto l'ultimo e iniziò a pensare ad una nuova storia.

Vi saluto.

—Writer.

It's a promise. [CLATO] [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora