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Alzo le persiane a fatica ed ad ogni piccolo sforzo un fascio di luce segna il muro colore menta della mia immensa stanza, deduco da ciò che finalmente una giornata di sole mi aspetta dopo interminabili giorni freddi e piovosi. La sveglia continua a suonare, e nel mentre mi ricorda che devo sbrigarmi se non voglio fare tardi al quarto appuntamento che questa settimana ho dovuto sostenere. Ho sempre avuto come prima priorità durante la mia vita adolescenziale quella di studiare e laurearmi a pieni voti, obiettivo raggiunto anche grazie al contributo dei miei genitori che mi hanno sempre sostenuto moralmente e soprattutto economicamente., ora la mia prossima e spero vicina aspettativa è di trovare l'impiego che sempre ho sognato e desiderato. Se voglio fare colpo ad uno dei più noti uomini d'affari della città sicuramente il primo aspetto da curare è il vestiario, decido infatti di indossare qualcosa di sobrio e quindi non eccessivamente appariscente, sfilo dal mio armadio a muro un bel pantalone dal taglio morbido in rosa antico ed una blusa leggera color panna, piegandomi nella parte bassa del closet noto di aver poggiato lì il paio di sabot a tacco alto con plateau d'oro comprati due giorni prima e decido di indossarli., altre due tre gocce del mio profumo preferito, una coda alta e morbida e sono pronta. Accomodata nel taxi comincio a percepire lo stato d'animo del momento, nervosismo mischiato ad ansia e voglia di farmi valere prevalgono, passati quindici minuti di tragitto nelle strade principali della metropoli il tassista accosta di fronte ad uno dei grattaceli più in vista della città, era proprio quello il posto in cui volevo trovarmi in quel preciso istante, sicuramente le mie alte aspettative non mi delusero. Se l'esterno mi intimidì con la grandezza e la perfetta posizione strategica del magnifico edificio totalmente in vetro, l'interno ed il contatto diretto con il personale qualificato ed il direttore mi avrebbero messo in soggezione., tiro un respiro di sollievo ed appoggio il palmo della mano nell'apposita maniglia della porta ruotante che mi aprì una visione ancora più acuta di ciò che avevo previsto ." Signorina Albamer ? "
" In persona " Oddio deve aver già parlato di me anche ai suoi dipendenti .
" Il signor Novo la sta aspettando nel suo uffcio, prenda l'ascensore , ultimo piano non potrà perdersi"
Ultimo piano ? A quanto pare al signor Novo piace avere il controllo totale del suo " regno", comincio a farmi le prime impressioni di quel che potrebbe essere il mio primo posto di impiego, immagino che la Novo&Milterio's possa avere la stessa struttura delle antiche piramidi, dove gli impiegati migliori e qualificati si siano conquistati un posto subito antecedente al capo, mentre i restanti lavoratori siano in continua lotta gli uni con gli altri per potersi fare valere e magari garantirsi una postazione più alta in graduatoria.
Arrivo in ascensore le cui pareti completamente vetrate ed il pavimento marmoreo lucidissimo non smentiscono lo stile moderno e perfettamente abbinato dell'ambiente in cui ho appena messo piede, prendo coraggio e premo il pollice al numero 50, salendo la trasparenza della cabina mi permette di dare un occhiata veloce ai vari piani, uomini e donne intenti a svolgere le loro attività con sicurezza e modesta eleganza si confrontano tra di loro o operano singolarmente in apposite scrivanie;
la freccia verde simbolo di arrivo si è accesa, prendo coraggio, scendo e la visuale a 180° è quasi surreale, un piano intero dedicato al suo ampio ufficio, il bianco marmoreo dell'ascensore si ripresenta nel suo pavimento, deduco da ciò sia stata una sua scelta, anche le immense mura sono bianche e danno un aspetto esteso al " dominio " dell' uomo con il quale sto per avere un colloquio.
Mi avvicino lentamente alla scrivania di legno quercia pregiata e la figura mascolina comincia a definirsi maggiormente, ancora non tanto vicina per sostenere una conversaione sento per la prima volta in distanza la voce del signor Novo :