She's dangerous ||Miraculous FanFiction||

#11-Una strana notte

La giovane si buttò sul letto appena entrata in camera.
"Ehy, coccinella, sei sul mio letto, ma se vuoi dormiamo insieme" così Chat Noir invitò la sua compagna a spostarsi sul proprio materasso.
I due si cambiarono e mascherarono. Marinette si stese sotto le coperte raggomitolandosi su se stessa, probabilemente per il freddo e si addormentò su un fianco, lentamente, cullata dal suono della pioggia. Gli sembrò semplicemente perfetta, mentre il tempo si guastava sempre di più: tuoni, lampi, fulmini, pioggia e vento aumentarono minuto dopo minuto.
Adrien finalmente si addormentò.

Mezz'ora dopo Ladybug si svegliò, al rombo di un tuono. Si alzò e corse alla grande finestra, spalancando le tende chiuse. Sorrise fissando il cielo in attesa di un fulmine che avrebbe spaccato la stessa volta scura, per la notte, e grigia, per le dense nuvole che si stavano scaricando, creando una multitudine di goccioline d'acqua piovana. Si sentiva libera ad ogni singolo respiro. Un altro rombo svegliò Chat Noir che si preoccupò appena non la vide nel letto, si alzò di scatto facendo spaventare la corvina.
"Ma dormi in mutande?" Sussurrò piano quando si fu girata.
"Sì, certo" rispose il biondo, "torna a dormire, altrimenti non ti sveglierai nemmeno per mezzogiorno"
"Non ti preoccupare, non sarebbe la prima volta che faccio le ore piccole e presumo nemmeno tu" rimase a fissare la strada ancora per un po' prima di rimettersi a letto e cadere nelle braccia di Morfeo.
Adrien si girò a guardarla appuntandosi mentalmente ogni piccolo particolare che arricchiva la conoscenza del corpo di lei. Si alzò per aggiustarle meglio la coperta che stava scivolando giù dal suo corpo. Aveva una parte della canotta, che le fungeva come parte superiore del pigiama, alzata. Ma vide una cosa strana, era quasi come se il corpo della sua Lady stesse brillando di luce propria, sulla sua schiena vi erano ricami luminosi...

"Alzati la maglia" disse Chat "Sei il solito pervertito" mugugnò nel sonno Ladybug. "No, alzati la maglia" ripetè serio. "Non voglio farlo e ora dormi"
Il ragazzo scostò le coperte. "Fallo. Ladybug non sto scherzando."
"Ti ho detto di no" ormai era completamente sveglia, "Poi perchè lo dovrei fare?"
"La tua schiena, si illumina"
"Come no..."rispose sarcastica
"Chiedi al tuo Kwamii, Tikky"
I suoi azzurri occhi vitrei lo scrutavano attentamente dubbiosi della scena ma subito fece quello che il ragazzo-gatto le aveva consigliato.

"Sì" ammise l'essere, "era quello di cui volevo parlarvi, sveglia il mangia camambert."
Venne svegliato anche Plagg.
"Ladybug, Chat Noir, come ho già detto in passato, quelle brutte sensazioni, la tristezza, la stanchezza, non era solo un cattivo momento. Si tratta dei vostri poteri. Di papillon. Dei miraculous. È come un next step, una evoluzione. Lui diventa più forte, voi diventate più forti... Non mi è mai successo così presto... Credo che lui sia davvero molto determinato a rubare i vostri miraculous o forse si sta scatenando qualche altro male" disse Tikky.
"Mi sta bruciando!" Venne interrotta l'esserino dalla corvina, "Ahia! Brucia! Brucia! Sento che sta diventando più largo, tanto, tutta la schiena! Le braccia" strinse gli occhi dal dolore "l-l-le mani" i ricami luminosi si erano espansi fino ai palmi. "Tikky, aiutami, ti prego! T-tutte le braccia, bruciano!" Respirava sempre in modo più affannato. "Purtroppo non posso fare niente, M... Ladybug" rispose dispiaciuta la Kwamii.
"N-non riesco a fare qualsiasi cosa, ti prego" chiese flebile e con gli occhi lucidi. "N-non riesco più a tenere i vestiti, i-il dolore è insopportabile" disse balbettante prima di togliersi la canotta. Si appoggiò sul letto cercando di diminuire il dolore ma non funzionava. Si rimise a sedere trattenendo i gemiti di dolore.
"Perchè le fa così male?" Domandò Adrien. "Funziona così, non si può fare niente" rispose la coccinella.
"F-Fa male!" singhiozzò ancora Marinette.
"Sta tranquilla" sussurrò Adrien prima di calmarla con un abbraccio. "Dimmi se ti fanno male le mani" La strinse di più mentre lei cominciò a piangere.
Quando la ragazza si riprese cominciò a porre alcune domande: Quando se ne sarebbero andati via i disegni luminosi; quando sarebbe accaduto al biondo; quando avrebbe sentito gli effetti dei nuovi poteri.