Flecks

23.

Cerco di concentrarmi sulle parole del giornalista, un impavido tizio di mezza età che sta tentando di far fare un salto alla sua carriera, documentando la tempesta di neve che sembra essersi abbattuta su buona parte dello stato del Vermont. Il cameraman riesce a malapena a tenere ferma la telecamera, mentre il giornalista continua a parlare combattendo contro il vento gelido. Non appena annuncia che il centro di meteorologia sostiene che, al settanta percento, la situazione non migliorerà nelle prossime ventiquattro ore, sospiro ed abbasso gli occhi sul mio piatto ancora mezzo pieno di lasagna: mi si è chiuso lo stomaco, e non è per questa notizia.

Dopo la conversazione avuta con Blake poco fa, in cucina, il mio corpo sembra essere completamente impazzito, esattamente come la sera di Halloween, ma quella volta ero ubriaca mentre oggi non ho nessun motivo per comportarmi "da pazza". Blake ha proposto di spostarci in sala, sostenendo che magari guardando il notiziario mi sarei tranquillizzata un po', non sapeva che era la sua presenza ad agitarmi tanto. Mi ha costretta a sedermi sul divano, ha recuperato una delle vecchie coperte della nonna dal cesto dei giochi di Andrew, me l'ha messa intorno alle spalle senza che potessi dirgli alcunché e poi ha acceso il camino lasciandomi di stucco. Sono rimasta muta ed immobile, mentre osservavo i suoi movimenti e sentivo il mio stomaco chiudersi ermeticamente. Me ne vergogno da morire, ma devo ammetterlo: guardarlo accendere il camino è stata la cosa più sexy che abbia mai visto nei miei diciassette anni di vita.

E' normale che mi agiti tanto vederlo afferrare pezzi di legno diversi? Notare come i muscoli delle sue spalle e delle sue braccia si muovevano al di sotto della felpa che indossa, mentre li sistemava in ordine? Mentre dava loro fuoco con l'accendino posto sul ripiano del camino? Mentre soffiava leggermente per alimentare le fiamme? Dio Santo, è normale che stessi sudando, talmente ero emozionata?

Quando Blake è tornato a sedersi accanto a me ha acceso la televisione sul notiziario locale, mentre io mi agitavo sul posto nel sentire il suo profumo. Mi ha lanciato una breve occhiata, poi si è concentrato sul mio piatto ancora pieno. « Non avevi detto di avere fame? L'ultima volta ti sei mangiata in due minuti tutti i pancakes di Rossi's.» ha notato confuso.

Ho avuto il coraggio di guardarlo in faccia per circa un secondo, prima che mi rendessi conto delle parole ormai bloccate nella mia gola, quindi ho alzato le spalle ed ho preso una forchettata di lasagna, per poi sforzarmi di mandarla giù. Da allora gli occhi di Blake mi sono rimasti puntati addosso, mentre io ho fatto finta di concentrarmi sul notiziario. Che situazione del cavolo...

Gioco con i pezzetti di lasagna cercando di calmarmi e di consolarmi: sono bloccata in casa mia con una tempesta di neve, gli ormoni impazziti ed un Blake più premuroso che mai, non può andare peggio.

E invece va peggio.

Comincia tutto con una breve oscillazione dell'immagine sullo schermo, seguita, subito dopo, da un calo di tensione che fa abbassare la luce proveniente dalla cucina, che mi fa raggelare sul posto e venire i brividi, prima che la corrente torni e sparisca il segnale della televisione. Lo schermo ora è grigio e tremolante come se fosse rotto, devo confessare che il suono che emette è piuttosto inquietante. Mi volto verso Blake, guardandolo con gli occhi sgranati ed il vivo desidero che dica qualcosa di rassicurante visto che ormai è chiaro: siamo tagliati fuori dal mondo.

« Questa non ci voleva.» borbotta con la fronte corrugata. Quando si volta verso di me e vede la mia espressione, però, sembra rilassarsi tutto d'un colpo, arrivando addirittura a sorridermi. « Non è la fine del mondo.» sospira, prima di alzarsi dal divano, posare il suo piatto sul tavolino di fronte a noi e spegnere definitivamente la televisione. Subito dopo comincia ad osservare qualcosa vicino al vecchio giradischi della nonna, mentre io faccio dei respiri profondi cercando di calmarmi: sono ancora concentrata sui muscoli delle sue spalle.