Spaces ➼ Rinn Colfhard

Capitolo 2: Teppisti in avvicinamento

Ore 11:15

Finito l'intervallo, durato solo 5 minuti, ci sediamo tutti quanti ai nostri posti in attesa del prof di chimica, ed eccolo che in men che non si dica varca la porta.
"Buongiorno ragazzi, vedo che avete un nuovo arrivato in classe, uhm, nome?" - domanda il professor Ashton.
"Finn" risponde prontamente il piccolo Wolfhard.

Ore 11:30

Poco dopo un piccolo momento di presentazione di Finn, dei ragazzi bussano alla porta e chiedono: "Prof, scusi il disturbo, ci può prestare per qualche minuto Wolfhard?"
"Ma certamente, fate pure!", risponde il prof Ashton.
Dopo pochi minuti sento Finn strillare e piangere e tutti noi usciamo immediatamente fuori a vedere costa stesse succedendo.
N O N  C I  C R E D O!
Quei figli di puttana stavano trattenendo Finn per il collo, impedendogli di scappare.
"Hahahahahaha e adesso cosa credi di fare, eh piccolo frocietto?" - iniziano ad aprir bocca quei figli di troia dei bulli.
"Lasciami, lasciami andare bastardo! - esclama Finn, ancora trattenuto per il collo.
Subito dopo intervengo e con calci e pugni li stendo a terra.
Cazzo, quei quattro anni di kick-box mi sono serviti a qualcosa!
Dopo aver dato loro una lezione, tutta la platea (un altro termine che io uso per definire classe) applaude, urla e fischia.
"Rick, mi hai salvato la vita, non so come ringraziarti" - mi abbraccia fortemente e io ricambio, quasi non volevo lasciarle più quelle morbide braccia, per nessuna ragione al mondo.
E subito dopo colpo di scena, come quando il principe Azzuro salva la sua principessa, improvvisamente mi prende il viso delicatamente e mi bacia a stampo.
Dopo il bacio, io quasi piansi dalla gioia, e lo abbracciai ancora più forte, quasi quasi lo stavo strozzando.
Non ci credo, un ragazzo dopo anni e anni mi ha baciato ed è stato il mio primo vero bacio, in quel momento non sapevo cosa fare, se urlare, piangere, gioire...
"Dai, forza stronzi, in presidenza!" - esclama il prof Ashton, mandando quei bulletti di merda in presidenza.
Ma dopo tutta questa gioia, qualcosa andò storto...

*To be continued*