1. That's who you really are

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Lily Evans era una ragazza sicura. La sua vita era piena di certezze: amava studiare, arrivare in orario alle lezioni, rispondere correttamente alle domande dei professori, essere Caposcuola. Amava essere una nata babbana, perché era come vivere in due mondi contemporaneamente e poter prendere il meglio di entrambi; e amava le Gelatine Tuttigusti+1, soprattutto quelle dal sapore schifoso. Ma c'era anche una discreta quantità di cose che odiava, come oziare, perdere o prendere un brutto voto o una punizione. Ma anche essere chiamata Sanguemarcio o perdere un amico. E odiava i bulli e gli arroganti. Ma se c'era una cosa su cui era sempre stata certa era che odiava James Potter! 

Per questo ora si ritrovava a fissare lo specchio, che le restituiva l'immagine di un volto pallido e dall'espressione confusa. Dopo sei anni di litigi, battibecchi, e odio, si ritrovava lì, nel bagno delle ragazze, a farsi bella per il suo primo appuntamento con James Potter. Assurdo! Stentava a riconoscersi: chi era questa sciocca che aveva acconciato i capelli, e cambiato vestiti cinque volte? Chi era questa incosciente che aveva fatto spazio nel suo cuore per una persona che la sua testa continuava ad etichettare come sbagliata? James era cambiato negli ultimi mesi, certo: più maturo, meno arrogante. Ma non era forse vero che solo due giorni prima aveva appeso a testa in giù Severus, di nuovo? Non avevano litigato per questo, di nuovo? Eppure ora lei era lì, davanti allo specchio, con le budella in fermento, pronta per uscire con lui. Scosse il capo, dandosi della stupida.

«Lily! Siamo in ritardo. Frank mi sta aspettando, sbrigati!» urlò la voce di Alice fuori la porta.

«Arrivo.» rispose Lily, lanciò un'ultima occhiata di rimprovero al suo riflesso e uscì.

Lily e Alice arrivarono a Hogsmeade in tutta fretta, il paesino era incantevole d'inverno: uno strato di soffice neve ricopriva ogni cosa, nell'aria c'era profumo di dolci natalizi e i canti di Natale rallegravano l'atmosfera. Non appena giunte lì, le due amiche si separarono per raggiungere i rispettivi accompagnatori. Lily e James si erano dati appuntamento ai Tre Manici di Scopa, così la ragazza si incamminò. Era nervosa, torturava le sue mani e le viscere le si torcevano come serpenti. Un paio di volte pensò anche di girare i tacchi e fuggire via. Avrebbe dovuto farlo. Ma non poteva, non più, era troppo tardi: James si trovava solo a pochi passi da lei, in piedi davanti all'entrata del pub, i capelli disordinati come sempre. Non l'aveva ancora vista e questo le diede modo di osservarlo per un istante, e ciò che vide la calmò un poco, anche lui sembrava nervoso: strusciava avanti e indietro il piede, tanto da spazzare via tutta la neve, e sembrava non sapesse cosa fare delle sue braccia, che agitava in diverse posizioni. Si voltò e la vide. Il viso del ragazzo si illuminò e sembrò ritrovare il piglio sicuro di sempre.

"Ecco il James Potter che conosco e detesto" pensò Lily avvicinandosi.

"Ecco la donna della mia vita." Pensò James, continuando a sorridere. Poi intimò a se stesso "Non rovinare tutto!"

«Ce l'hai fatta!» disse con aria sorniona «Stavo per congelare.»

«Peccato! Avrei dovuto tardare un altro po'.» rispose pungente lei, poi aggiunse con espressione dura «Ringrazia che io sia venuta! Mi chiedo ancora chi mi abbia stregata per farmi dir di sì...» e così dicendo entrò spedita nel pub, lasciando indietro James. Lui la osservò per un istante divertito e incapace di credere alla fortuna di essere lì con lei.

Il ragazzo entrò a sua volta e trovo Lily già seduta ad un tavolo, prese posto davanti a lei.

«Ho preso una Burrobirra anche per te. Ti piace, no?» chiese la rossa distrattamente.

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