Giorno Due

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Uno strano rumore sembra rovinarmi il sonno, alzo lo sguardo e noto la mia sveglia suonare; perché proprio ora? Quando ero riuscito a prendere sonno, tutta la notte non ero riuscito proprio a dormire strani pensieri mi evadevano la testa, e gli incubi non volevano passare.
Beh mi tocca alzarmi se non voglio arrivare tardi il mio primo giorno, il quale mi sono promesso che andrà tutto bene, in cui sarò me stesso.

il ragazzo lasciò un ultimo sbadiglio per poi alzarsi dal letto e andare in bagno.

Avevo preso tutti i vestiti preparati la sera precedente, avevo i capelli puliti e il mio corpo profumava; mi sentivo perfetto.

esso prese in mano lo spazzolino e iniziò a guardarsi allo specchio mentre spazzolava i denti e continuava a ripetersi la solita frase "andrà tutto bene, andrà tutto bene..." dopodichè prese in mano il suo amato binder, se lo mise e si guardò allo specchio mentre si lasciò sfuggire un piccolo sorriso di gioia, era pur sempre un piccolo passo.
Dopo fatto ciò, indossò i suoi jeans chiari con qualche strappo sulle gambe, la sua felpa larga i suoi amati calzini e infine quelle candide scarpe bianche; e poi sospirò.

Perfetto, sono pronto; sono solo le 9.30 abito a cinque minuti da scuola e la campanella suona alle dieci.
Oggi ce sole a quanto pare, non ho bisogno di una giacca, oggi voglio essero libero; infatti nel mio zaino ce solo un astuccio un diario e un piccolo taccuino.
Sono le 9.40, prendo lo zaino, scendo di casa e mi diverto a star in equilibro sui muretti vicino al marciapiede.

Sono Nicholas, ho 14 anni inizio quest'anno le scuole superiori con l'intento di non sbagliare più. Un solo obbiettivo mi sono promesso; essere me stesso. Beh penso che aggiungerò anche quello di andare bene a scuola...

Nel frattempo, mentre pensavo, mentre stavo tutto il tempo nel mio mondo ero arrivato a scuola. I miei occhi erano stra colmi di emozioni, sono le 9.50 ho perso un po di tempo, fra dieci minuti in sede centrale per l'appello; il mio peggior nemico. Restai quel poco tempo fuori dalla scuola dov'era pieno di studenti, mi sentivo osservato e avevo anche udito 'guarda come è carino quel ragazzo' con la coda dell'occhio noto che stava mirando me, a quelle parole il mio cuore non solo scoppiava ma stavo sorridendo come un ebete.
Ore 10, sto entrando nella sede centrale insieme agli altri ragazzi, ore 10.05 tutti seduti ce un silenzio; io sono nella classe 1G l'ultima sezione di questo ciclo scolastico.
A-B-C-D-E-F... ora era il turno della nostra classe, a quanto pare il preside dalla E diceva solo i cognomi, mi sono sentito salvo, probabilmente si era stancato di dire entrambi.
Un po la mia ansia era sparita, ora l'appello della mia classe, una classe di 19 persone, abbastanza poche formate da 9 maschi, tra cui contando me, e 10 femmine a quanto pare ci sono più femmine.
Durante l'appello sentivo le ragazze già iniziare a dire la loro sui ragazzi di questa classe, a quanto pare mi hanno messo in mezzo essendo che eravamo divisi e il gruppetto della nostra classe era tutto unito. Ho l'ansia, penso che quei "complimenti" che mi hanno fatto ora, quando sapranno la verità possono diventare insulti.
Ma no, io sono un ragazzo, io sono un ragazzo.

e così ripeteva fra se e sè e il preside iniziò a far l'appello.

spazio autore:
allora, spero che la storia vi possa iniziare a piacere, poi questo è solo l'inizio le cose belle e piene di avventura devono ancora iniziare eheh🌝👉🏻
continuo a qualche visualizzazione e commento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 30, 2018 ⏰

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