Amore fraterno

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Mi avvicinai alla cella di Lorena, era appoggiata al muro e quando mi vide si spaventò.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime che cercai di spedirle indietro.
Continuava a fissarmi con aria interrogativa e quando Chronos bruciò le sbarre, lei schizzò fuori come un agnellino impaurito dalla tana del lupo.
" Gemma, sei davvero tu? O sono in Paradiso? " Lorena era confusa, forse quei tanti giorni di prigionia le avevano fatto venire le illusioni o aveva pensato al suicidio:forse voleva tagliarsi le vene come quando aveva avuto il primo litigio col suo fidanzato.
" Lore, sono io. Non stai sognando. " Dissi.
Lorena fissò me e Alex che ci tenevamo per mano e sgranò gli occhi. " Non l' avrei mai detto ma ho avuto tanta paura di quel mostro. E mi sei mancata. " Disse e corse verso di me abbracciandomi.
Lasciai la mano di Alex e ricambiai l' abbraccio.
Lorena si staccò e osservò Alex. " Gemma, sei fidanzata? "
" Perché? Non sembra? " Domandai.
Che fine aveva fatto il piccolo mostro ribelle e scatenato che era in lei? Per quello dovevo aspettare che si riprendesse del tutto.
Liberammo anche i genitori di Alex e dopo tanti anni, dopo aver passato un' infanzia orribile, Alex poté riabbracciarli.

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