CAPITOLO 1

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Sono le sette del mattino e mancano poche ore per prendere quell'orribile aereo, non voglio lasciare le mie migliori amiche, la mia casa e la mia famiglia. Tutti i ricordi mi raffiorano la mente e mi viene da piangere. Mi sento abbracciare da dietro e appena mi giro vedo mia mandre.

-Suzy, tesoro ci mancherai tantissimo- disse mia madre. Non riuscì a parlare al  solo pensiero che tra poche ore sarei stata lontana da loro. Sono molto legata ai miei genitori soprattutto a mia madre, la ritengo una migliore amica a cui posso confidare tutto. Ad interropere i miei pensieri fu mio padre.

-Tesoro non ti preoccupare per noi, ce la caveremo, ricordati durante la tua permanenza all'estero che saremo fieri di te, qualsiasi cosa tu faccia perchè ho molta fiducia in te, grazie per averci supportato in questi anni aiutandoci sempre nel momento del bisogno, adesso pensa a te e alla tua vita e e sappi che ci saremo sempre per te.- disse mio padre con un finto sorriso per non piangere.

-Grazie papà- dissi io e corsi ad abbracciare la mia famiglia.

Dopo un po mi misi a sistemare la mia valigia, non avevo idea di cosa lasciare, ogni oggetto mi riempiva di ricordi. Presi alcuni libri dalla libreria, quando ad un tratto cadde un album di foto, non mi ricordare minimamente di avere un altro album, lo prendo da terra e lo inizio a sfogliare. Inizialmente vi erano foto mie, tutto d'un tratto vidi quella maledetta foto e scoppiai a piangere. Era una foto mia insieme a Mark, dopo tutti questi anni senza farsi sentire mi manca ancora moltissimo, non posso pensare che se ne sia andato senza lasciare traccia, lo amavo troppo e pensavo che anche lui mi amasse ma a quanto pare no visto che non mi ha detto nemmeno addio, strappo la foto e la butto nel cestino, sono passati 5 anni e pensavo che non provavo più niente per lui ma ogni volta che sento pronunciare il suo nome perdo un battito. Ad un tratto squillò il cellulare, lo presi e vidi che era mia sorella, mi ricordai che mi sarebbe venuta a prende all' aereoporto, al solo pensieri che avrei rivisto mia sorella mi spuntò un grandissimo sorriso. Mia sorella è partita tre anni fa per New York per proseguire gli studi e adesso io l'avrei raggiunti. Mi ritornò in mente Mark e per un momento sperai che fosse anche lui li ma non credo di avere speranze visto che ho saputo che si trova in Europa.

...

Appena atterrai ero emozionata di rivedere mia sorella, come la vidi corsi subito da lei e l'abbracciai.

1 SETTIMANA DOPO:

-Dormiglionaaaaa!!! Svegliaaaa!!! Oggi è il tuo primo giorno di college, non vorrai fare tardi vero???- disse mia sorella gridando.

-Mmmh, ma che ore sono?- dissi io ancora mezza addormentata.

-Sono le 09:00- disse togliendomi la coperta.

Appena sentì l'ora mi buttai fuori dal letto e corsi subito in bagno a fare una doccia veloce. Appena uscì dalla doccia andai verso l'armadio e scelsi un paio di jeans aderenti chiari, una maglietta a righe bianca e nera e un paio di convers nere, feci delle onde nei capelli e mi truccai con un po di eyliner, mascara e un po di blush. Presi lo zaino, andai in cucina e feci colazione con mia sorella, dopo corsi in macchina di mia sorella che mi accompagnò per farmi vedere la strada. Arrivammo dopo 10 minuti, scesi dalla macchina e la salutai. Era uncollege gigantesco, era già pieno di ragazzi nel cortile, al suono della campana tutti quelli nuovi si dovevano incontrare in una grande aula, andai in segreteria per chiedere informazioni, mi spiegò dove si trovava l'aula e mi disse anche che il prof era assente e che sicuramente sarebbe venuto uno studente al suo posto.

Dopo cinque minuti trovai l'aula e vidi che erano tutti li, entrai piano senza fare rumore ma la porta inizio a scricchiolare e tutti si girarono compreso lo studente che doveva farci fare il giro della scuola.

Appena si girò ebbi un colpo al cuore... 

STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora