'I Loved Him, Sam'

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'Non abbiamo altro modo per ricordarlo, Dean. Non possiamo fare nulla, per lui.'
'Sì, e vuoi ricordarlo così? Era il mio, il nostro, migliore amico. Era nostro fratello...e l'abbiamo lasciato andare. Io mi sento in colpa, Sam, continuamente.'
'Dean, ascoltami, non è colpa tua'
'Lo è, Sam, lo è.'
'Che vorresti dire?'

Dean alzò lo sguardo e fissò il fratello dritto negli occhi.
Non l'aveva più fatto con nessuno, era dalla morte di Cas che non guardava le persone negli occhi.
Non guardava nepppure i suoi, quando si svegliava di notte ricoperto di sudore, con gli occhi completamente rossi dalle lacrime.
Preferiva portarsi alla bocca la bottiglia di birra fino a quando, troppo ubriaco, riusciva ad addormentarsi.

E andava sempre peggio. Dai primi giorni, in cui le bottiglie vuote erano solo un paio, ad ora, in cui ogni dannata mattina Sam passava nella camera del fratello, lo trovava in un lago di sudore, lacrime e puzza di birra, a raccogliere la dozzina di bottiglie rotte a terra, mentre il biondo ancora dormiva, con qualche spasmo ogni tanto.
Sam usciva dalla stanza, con il sacchetto pieno di vetri. Ed erano passate due settimane, senza l'angelo. Era davvero così importante per suo fratello?

'Cas...t...' soffiò, tirando indietro le lacrime.
Quindici giorni in cui non pronunciava il suo nome.
'Lui...è morto, Sam, per salvarmi il culo. Per salvare me.'
Il maggiore si puntò un dito tremolante sul petto, proprio dove Castiel, poche settimane prima, era stato accoltellato.
'Io.'esclamò poi con voce rotta'l'ho fatto uccidere, Sam, io!'
'Dean, tu...'
'Lasciami parlare, Sam! Te ne rendi conto?! Sono stato debole, sono stato stupido. Ho pensato "ma certo , Castiel è un angelo del Signore! Cosa gli potrà mai succedere??"'
Al suo nome, due lacrime caddero dagli occhi pazzi di Dean.
Era uscito di testa, ogni parte del cervello era fissata nel discorso di Castiel, ogni parte di lui lo rivoleva indietro.
'E io cosa ho fatto? Nulla! Non ho fatto niente per impedire la sua morte, sono rimasto lì, immobile, a guardarlo negli occhi, mentre gli laceravano lo stomaco!! Io ho assistito alla morte della persona a cui tenevo di più su questa Terra, Sam, io ho visto la scintilla divina spegnersi in quei suoi occhi blu! E ora ancora mi chiedi perché non ti guardo negli occhi, Sam? Forse ho solo paura che tolgano la luce pure alla seconda persona più importante della mia vita, Sammy, TU!'
Il ragazzo era rosso dalle lacrime, gli occhi stanchi e le braccia lacerate da piccole cicatrici. Teneva ancora in mano la bottiglia della birra, che distrusse subito dopo aver fatto l'ultimo sorso, mentre il fratello sconvolto lo stava a guardare.
'Esatto, Sam, quello è lo sguardo che avevo quel giorno.'
Si guardò le braccia ferite, anche dove poco tempo prima si trovava il Marchio di Caino, per poi salire verso la spalla, dove Castiel l'aveva aggrappato per salvarlo dalla perdizione.
Passarono pochi secondi, poi Dean rialzò lo sguardo e guardò il fratello.
'Ricordo...quando te n'eri andato. Cas e io abbiamo collaborato in un caso, per trovare Raffaele. Gli proposi di andare in un Night Club, conoscemmo una certa"Castità" e diedi i soldi a Castiel. Lui però, raccontò alla ragazza del perché suo padre se n'era andato. Rovinò tutto' Dean sorrise lievemente.
'Poi siamo scappati dalla sicurezza...'
Sam lo guardava preoccupato.
'Io invece ricordo quando, mentre stavamo lavorando, si è messo a guardare un porno sulla tv. La babysitter e il pizzaiolo'
'Già, poi ha baciato Meg. Figlia di puttana.'
'Già ....'

Sam portò un' altra bottiglia al fratello che stava ad asciugarsi le lacrime.

'Ricordo...quando Zaccaria mi portò nel futuro, e Cas era un drogato...'
'Non me l'avevi mai raccontato'
'Si...perché tu eri il contenitore di Lucifero....'
Sam guardò a terra. Iniziò a girarsi le mani una sull'altra.
'Cosa successe con Castiel?'
'Nulla di che, disse solo al me di quel futuro che gli piaceva il me del passato. E la mia faccia del me di quel futuro si era davvero sbiadita. Mi misi quasi a ridere. Il me del passato intendo.'
Sam guardò il fratello.
'Giuro che non ho capito niente.'
Dean alzò la testa ad occhi chiusi, mentre con un sorriso malinconico si asciugò le altre lacrime.
'Forse è meglio' ridacchiò poi.

Parlarono fino a notte fonda.
Fino al tasto davvero dolente di Dean.

'Ricordo il Purgatorio.'
Sam sbadigliò, poi rialzò lo sguardo quando il fratello si mise a parlare.
Sussultò, per poi piegare le sopracciglia in un' espressione più preoccupata del solito.
'Dean, credo che sia meglio non parlarne...'
'Ricordi Benny? Mi chiese come mai l'avevo riportato sulla terra.'
'Non capisco. Cosa c'entra Benny?'
Dean guardò il suo fratellino.
'Lo feci perché lui, in Purgatorio, mi aiutò a trovare Cas. E in più, lui lo protesse da un Leviatano. Benny riuscì a proteggerlo, mentre io ero distratto da lui. Stavo solo guardando Castiel, nulla era più importante, in quel momento. Almeno per me.'
Sam poggiò una mano sulla spalla del maggiore, proprio dove Castiel gli aveva fatto la cicatrice.
Una lacrima cadde ancora.
'Io lo amavo, Sam. Nulla era più importante di lui. I...Io non lo so, vorrei solo riaverlo qui per dirglielo in faccia. Voglio solo risentire la sua voce.'

'I love him, Sam.' •Destiel oneshot•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora