18. Mhm, strano, veramente strano...

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"Tenete! Questa è la copia. La data è giusta."

Afferro il foglio che il signor Lawcost mi sta porgendo e cerco la data con lo sguardo. Risale ad anni fa...non ha senso!
Rimango a bocca aperta forse un po' troppo e passo il progetto a Robert.

"...ve l'avevo detto..." Commenta il direttore.

"Credo che dovremmo fare delle analisi di autenticità" Dice in risposta Robert.

"...avete un mandato?" Chiede l'uomo

Mandato...che ridere, ci sta chiedendo un mandato! Certo che NON abbiamo un mandato, del resto mio zio me li tira fuori a gratis...

"Signor Lawcost" esordisce Robert "so che è una persona molto intelligente, quindi capirà la gravità della situazione."

L'uomo ci guarda inizialmente titubante, ma poi rinuncia "...e va bene, ma non ditelo troppo in giro, altrimenti nei guai con finisco io e con me tutta l'azienda."

***

"Sicuro di non volere la mia compagnia durante le analisi?"

Robert mi ha accompagnata a casa, ma la sua giornata lavorativa non è ancora terminata: deve fare le analisi di autenticità.

"Sì. Tu cerca di rintracciare la domestica del signor Silver."

"Va bene...allora ci vediamo domani in ufficio..."

"Ottimo."

Con un gesto della mano lo saluto, mentre riparte e se ne va.
Salgo fino al mio piano e guardo la porta dell'appartamento di Benjamin. Non ho più pensato al furto che c'è stato un casa sua, ma di certo c'è qualcosa di molto strano. Perché nella lista dei suoi clienti è segnato anche il nome della Lawcost se il progetto dei microchip era stato accantonato?

"Hai intenzione di guardare la porta di casa mia ancora per molto?" La voce beffarda del mio vicino giunge divertita alle mie orecchie.

Mi scosto e lo guardo negli occhi.

"Perché tra i tuoi clienti c'è il nome di Lawcost?"

Con un gesto svelto della mano mi tappa la bocca non permettendomi di parlare, poi si affretta a dire: "shsh, non qui!"

Mi scosto dalla sua mano e apro la porta del mio appartamento. Entro e faccio qualche passo. Mi giro non sentendo nessun rumore.

"Hai intenzione di guardare la porta di casa mia ancora per molto?" Utilizzo la sua stessa battuta.

Benjamin entra e fa scattare la serratura.

"Qui va bene?" Chiedo spazientita.

"Mi è arrivata un po' di tempo fa una chiamata dalla Lawcost dicendomi che avrei dovuto preparare duemila microchip per la settimana dopo." Fa una pausa, nel frattempo mi siedo sul divano e gli faccio cenno di raggiungermi e accomodarsi. Benjamin si siede e poi continua "Io ho risposto che duemila microchip in una settimana non sarei riuscito a farli, mi serviva più tempo. Così mi hanno dato due settimane...ugualmente un'impresa per me."

Tutto questo mi lascia perplessa...perché la Lawcost vuole quei microchip?

"E poi?" Lo sprono a continuare.

"E poi all'ultimo mi hanno telefonato dicendomi che non era più necessario il mio lavoro."

"Non ti hanno dato spiegazioni?"

"No. Certo, mi scocciava aver lavorato giorno e notte, ma di certo li avrei venduti a qualcun'altro."

"...ma te li hanno rubati..." Concludo pensierosa.

"Già."

Mhm, strano, veramente strano...

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