•1•

2.8K 69 2
                                    

"Maman" chiudo il frigo e guardo Edin stropicciarsi gli occhi, scalzo, ai piedi delle scale mentre con l'altra mano tiene stretto per un orecchio il suo pupazzo preferito, un elefantino ormai logoro che non mi lascia nemmeno lavare. "Dimmi amore" corre velocemente verso di me e mi allunga le braccia, così lo prendo e gli riempio il viso di baci "Ho fame" sorrido e gli lascio un ultimo bacio sulla guancia per lasciarlo seduto sul piano della cucina "Biscotti o cereali?" - "Biscotti!" Prendo il sacchetto dalla mensola e lo appoggio sulla penisola per poi versare il latte caldo nella sua tazza di Batman "Cacao, Maman" annuisco piano e metto una cucchiaiata di cacao nel suo latte e mescolo un po' "Altro?" Scuote la testa così lo prendo in braccio per farlo sedere sullo sgabello, mentre io mi preparo una tazza di tè e poi mi siedo accanto a lui "Oggi cosa vuoi fare?" - "Al parco maman" mi guarda con i suoi bellissimi occhi marroni e le mani unite davanti al viso per pregarmi di esaudire la sua richiesta, ed annuisco portandomi la tazza alla bocca "Poi però dobbiamo andare a mangiare dai nonni" annuisce mentre inzuppa l'ennesimo biscotto nel suo latte.


eminapjanic

Ciao, sono a Lussemburgo, possiamo vederci per parlare?

Ciao, va bene

Oggi alle 15 in Piazza Guglielmo II?

Ok

"Ti va se oggi pomeriggio andiamo a fare un giretto a piedi?" Lo vedo guardare fuori dal finestrino, mentre "disegna" con il dito sul vetro "Ok" - "Incontreremo una persona" mi fermo ad un semaforo e mi giro per guardarlo, e me lo ritrovo con gli occhi spalancati e luccicanti di speranza "Papà?" Lo sussurra piano e al termine della parola mi lascia un sorriso esitante, che però viene spazzato via appena mi vede scuotere la testa e poi ripartire "Non mi vuole, vero?" Fermo la macchina in un parcheggio poco distante da casa dei miei e scendo velocemente, per poi aprire la portiera dalla parte di Edin, che mi guarda con gli occhi gonfi di lacrime, che tra poco bagneranno le sue guance morbide "Non è vero Edin, no" lo faccio scendere dalla macchina e lo prendo in braccio stringendomelo al petto.

"Come va?" Sospiro mentre guardo Edin giocare a calcio con mio papà "Va" - "Danielle!" Alzo gli occhi al cielo e poi punto gli occhi su quelli limpidi e azzurri di mia madre "Mi ha scritto sua sorella" - "Cosa ti ha detto? E poi come ti ha contattata? Tu quando sei rimasta incinta di quella sottospecie di ragazzo non sei riuscita a parlare con nessuno!" Mi porto i capelli dietro le orecchie e sospiro frustrata da tutta questa situazione "Mi sono trovata un suo messaggio su Instagram, chiedendomi se potevamo incontrarci dato che è qui a Lussemburgo" - "Spero tu le abbia detto di no! Quando lui è andato via, tu eri incinta, e lui non lo sa perché se ne sono andati senza dirti niente! E tu hai passato più di nove mesi a piangerti addosso per colpa loro!" Mi guardo le dita delle mani "Danielle! Mio Dio!" Mi alzo dal divanetto e la guardo "La incontrerò, porterò anche Edin e le dirò di dire a quel coglione di suo fratello che oltre a me, qui, ha lasciato anche suo figlio. Che di sera mi chiede di lui, ed ogni sera, io mamma, io, mi devo inventare bugie su bugie, perché non voglio spezzargli il cuore dicendogli che suo padre se n'è andato senza nemmeno dirmi addio. Tu mamma non capisci, non sai cosa voglia dire vederlo triste quando vede sempre e solo me fuori da scuola, quando lo porto io al parco, quando diventa triste perché vede tutti gli altri giocare a calcio con il proprio padre. Quindi, si mamma, la incontrerò e basta" - "Noi ti abbiamo aiutato quando loro, o meglio lui non c'era" inarco il sopracciglio e la fisso "E non vi ringrazierò mai abbastanza! Ma non puoi dirmi cosa fare della mia vita e di quella di mio figlio!" Scuoto la testa e torno dentro casa lasciandola seduta in giardino mentre recupero la mia giacca e quella di Edin insieme alla mia borsa, mi affaccio e guardo Edin che continua a giocare con mio padre che però sta fissando mia madre accigliato "Edin, dai vieni, dobbiamo andare"

"Maman, chi dobbiamo vedere?" Guardo Edin ai miei piedi, mentre continuiamo a camminare mano nella mano verso la statua di Guglielmo II. "Una persona che non vedo da molto tempo" mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, cosa dovrei dirgli? Stai per vedere una mia vecchia amica? Tua zia? Sto seriamente pensando di tornare indietro. Aveva ragione mamma, non dovevo accettare. Mi fermo a metà strada, bloccata. "Maman?" Incontro lo sguardo di Edin, stranito. Sospiro e mi abbasso alla sua altezza "Ti voglio bene Edin" alza un sopracciglio e continua a fissarmi "Anche io" gli lascio un bacio sulla guancia e poi uno sulla fronte. Mi rialzo e guardo davanti a me stringendo la mano di Edin "Dani", mi volto e la vedo, bionda, bellissima e con gli occhi uguali a Edin, mentre tiene per mano anche lei un bambino, un po' più piccolo di Edin. "Sono cambiate le cose, vero?" Scuoto la testa rassegnata e sorrido amareggiata "Cosa vuoi Emina?" - "Parlare" mi passo una mano tra i capelli e la guardo "E di cosa? Di come ve ne siete andati tutti? Senza dirmi niente? Bloccandomi ovunque? Senza avere la possibilità neanche di dire a quel.. a quel.. - guardo Edin che tenta di staccarsi da me per avvicinarsi al bambino di Emina - che ero incinta! Ora dimmi Emina, di cosa vuoi parlare in particolare?" Scuoto la testa frustrata "Dani" - "Dani niente, Emina. Cosa vuoi?" Si avvicina a me e mi stringe in un abbraccio a cui non rispondo "Perdonami. Io.. È mio fratello, lui.. Quando ha accettato la proposta di andare via da qui.." - "Emina, ti prego!" Mi stacco dal suo abbraccio e la guardo "Lui se n'è andato, ok. Ma perché tu, mi hai lasciata qui? Eri mia amica!"

Guardami negli occhi, e pensa solo a noi • Miralem Pjanic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora