Viaggio-ombra inaspettato

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Era già passata un'ora e mezza da quando Nico sarebbe sarebbe dovuto essersi addormentato. Invece nulla da fare. Niente sembrava calmare la sua insonnia. E pensare che aveva già provato a fare un salto e chiedere aiuto ai suoi coetanei della casata di hypno, ma nonostante la loro discendeza neanche loro erano riusciti ad aiutarlo con i suoi problemi di sonno. Si alzò dal letto cercando di far meno rumore possibile rendendosi poi conto di essere da solo in "casa". Nico si era trasferito non da tanto e doveva ancora abituarsi al fatto di avere una così grande cabina tutta per sè.
"Certo, come se non passassi già abbastanza tempo da solo" borbottò
frà sé e sé.
Rendendosi conto di non aver nulla da fare a quell'ora della notte decise di testare la differenza dei suoi poteri dal giorno alla notte. Cominciò così a evocare scheletri per tutta la stanza facendo un gran baccano. Preoccupato di svegliare "i vicini" decise che evidentemente quello non era il momento più giusto per provare l'evocazione dei non-morti. Un'idea si illuminò nella sua testa quando pensò di provare il suo potere preferito: Il viaggio ombra. Nico risalì sul letto sedendosi a gambe incrociate e pensando a dove potersi trasportare senza farsi sentire da tutto il resto del campo mezzosangue. Si concentrò sul bagno, chiuse chiuse gli occhi e dopi pochi secondi si ritrovò nella vasca da bagno con le gambe all'aria e la testa che pulsava per lo sforzo. Riprese una posizione che gli permettesse di vedere il letto dalla fredda vasca da bagno.
"Ok, forse devo solo focalizzare meglio il posto dell'atterraggio"
Si concentrò talmente tanto sul letto che al minimo movimento proveniente da una finestra di una cabina il suo cervelli fuorviò e andò a focalizzarsi su quello. Chiuse gli occhi sperando di essersi trasportato al massimo sul comodino ma non più in là della sua cabina 13, ma non fù così. Non appena aprì gli occhi si ritrovava disteso in un letto caldo, o almeno questo era quello che all'apparenza gli era sembrato. Quel viaggio ombra lo aveva veramente stremato e non sapeva neanche se avesse le energie necessarie per alzarsi e tornarsene alla sua cabina. Fece un misero tentativo provando ad alzarsi, che fallì, avendo come unico risultato lo schianto del giovane semidio italiano sempre sullo stesso  letto sul quale si era ritrovato all'atterraggio del suo viaggio ombra. Adesso che se ne rendeva conto Nico trovava quel letto veramente scomodo, gli sembrò di essere steso su una distesa di sassi. Cercò di mettere a fuoco quello che sarebbe stato il suo letto per la notte se non avesse avuto abbastanza energie per tornare a casa ma ebbe una sorpresa. Anzi, una piacevole sorpresa. Quello su cui era disteso non era un letto e non ci si avvicinava neanche. Era disteso sopra Will Solace. Nico aveva sempre avuto un debole per la sua carnagione perennemente abbronzata, i suoi riccioli biondi e il suo fascino. Il giovane italiano impallidì e mostrando gratitudine agli dei arrossì per il suo piacevole imprevisto. Fece un nuovo tentativo di alzarsi, gli piacque stare disteso su un così meraviglioso ragazzo ma immaginandosi il suo risveglio, e meravigliandosi del fatto che il ragazzo non fosse già sveglio, non volle provare a trovarsi a spiegare tutto l'accaduto a Chirone. Il tentativo fallì di nuovo, il corpo di Nico non ebbe definitivamente più energie in corpo se non quelle per rimanere a fissare quella bellezza che risplendeva con una fioca luce in tutta la stanza. Si arrese felicemente al fatto che ormai era costretto a condividere il letto per la notte abbracciando Solace. Si sarebbe preoccupato l'indomani mattina delle conseguenze di quella meravigliosa idea venutaglia poco prima. Pochi attimi prima che Nico chiudesse gli occhi si sentirono delle parole provenire dalla bocca di Will
"Con l'ultima testata mi hai fatto male Nico, perlomeno augurami buonanotte" disse mantendo gli occhi chiusi con la testa verso il soffitto.
A queste ultime parole il figlio di ade  sbiancò diventanto più simile a un pomodoro che a una persona.
"Co-Come facevi a sapere che fossi io?" Balbettò l'italiano.
"Pensi che sia la prima volta che ti ritrovo nel mio letto?" controbattee il figlio di apollo.
"Ma-ma non ti dà fastidio che io sia qui?" chiese Nico.
"Come potresti mai essere così carino e allo stesso tempo darmi anche fastidio?" risposte William.
Nico si sentì divenire paonazzo.
Pochi imbarazzantissimi attimi dopo Will rispose all'abbraccio inizialmente fatto in maniera involontaria dal giovane dalla pelle olivastra. A questo punto i due non si trattennero più e sigillarono la fine della serata (e la prima di una delle tante nottate in cui avrebbero condiviso il letto come una coppia) con un lungo e passionale bacio che entrambi ricordarono per lungo tempo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 07, 2018 ⏰

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