La scuola e i vecchi amici

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Mi manca il mio miglior amico, lui per alcuni è definito un pò 'speciale', beh lui è gay ma per me è una persona normalissima, è di Caserta e non viene quasi mai qui, ci vogliamo tanto bene, si chiama Giò, ed è il mio pilastro portante, senza lui cadrei in mille pezzi, 16 Settembre 2013, il mio primo giorno di scuola,finalmente al liceo, mi hanno messo in 1C economico sociale, entro in classe, wow! Molti visi nuovi, qualche ragazza\o già visti, ci conosciamo; Max, biondo, alto, occhi chiari, e giocatore di basket. Ross, castano, alto, occhi scuri e anche lui giocatore di basket. Dominique, statura media, occhi castani, e moro. Ed infine, una mia vecchia conoscenza, Gabriel, alto, moro, occhi scuri ed è un podista. Il resto della classe sono tutte ragazze, c'è una ragazza in particolare si chiama Tonia, è molto simpatica, ma non voglio diventare amica di nessuno, per ora, non voglio passare dinuovo quello che mi ha fatto passare Allison. Ormai non credo più alle 'favole', non credo più ne alle vere amicizie, ne al vero amore.Sono tutte stronzate.Mi sento sola, fin troppo sola. Inizio a fare amicizia con tutti, faccio vedere quello che sono diventata, non quello che sono veramente, e a loro sta bene, meglio così, io non cambio per nessuno. Viene una proff. non ho capito neanche come si chiama e che cosa insegna, so solo che devo iniziare una nuova vita, e nonostante gli ostacoli andare avanti, sempre senza fermarmi mai. Le ore trascorrono in fretta, ed ora è il momento di tornare a casa, io e Tonia facciamo la stessa strada e cominciamo a conoscerci meglio, con lei c'è un'atra ragazza, Jole, anche lei dolcissima, e simpaticissima, ha grandi occhi neri, e capelli castani.

17 settebre 2013

oggi, è il giorno del mio compleanno, 14 anni, vissuti alla grande, mi è capitato tutto quello che può accadere ad un'adolescente, sono stata tradita dalla mia migliore amica, sono stata vittima di bullismo alle scuole medie, la mia famiglia mi tratta come se io non esistessi, sono stati proprio i 14 migliori che io potessi mai avere. È normale che mi viede da dire ''che schifo di vita''.Oggi è un'altro giorno di scuola, e mi sono posta un obbiettivo, devo riuscire a superare questi 5 anni senza essere bocciata e poi mi voglio arruolare nell'esercito, solo così posso fare, perchè se non ho un obbiettivo non studio, e poi voglio rendere fieri i miei genitori, per una volta voglio essere io la figlia buona nella mia famiglia.

28 Ottobre 2013 Io e Tonia siamo diventata amiche, ma la nostra non è un'amicizia come quella tra me e Allison, tra di noi c'è un'amicizia come tante altre, semplice, non ci frequenti amo più di tanto, con noi c'è anche Jole, si è sempre detto che il 3 è il numero perfetto, tranne in amore logicamente. Sono appena scesa di casa con Debhora.

"hei, Tesy, guarda chi c'è?!

e in quel momento muoio dentro, Debhora sà che a me piaceva Dan, ma non sà ciò che mi ha fatto. Mi giro di botto.

"chi?"

"Carl". Si eccolo è lui, da quanto tempo che non lo vedevo, lui mi guarda, cerca di capire se sono io, e io gli vado incontro e lo abbraccio fortissimo, come non avevo mai fatto, mi serve l'abbraccio di un amico, un vero amico, e Carl è quello giusto, è sempre stato uno dei miei amici più sinceri..

lui mi guarda e mi dice: " hei, domani è il mio compleanno, ti va di venire a casa a farmi gli auguri"

io: " ma sai come sono timida, non posso, dai.."

"e dai, tanto già conosci mamma, di che ti vergoni!"

" e vabbene, però per due minuti e poi me ne vado... ok? incontrimoci qui domani e poi vengo a saluto anche tua madre"

e così oggi devo incontrarmi con Carl, l amico di sempre, anzi il fratello di sempre. Arrivo al punto dove ci dobbiamo incontrare. Ecco, è lui, sta venendo verso di me, mi guarda, mi sorride e mi abbraccia e io ricambio amorevolmente, lo adoro, e gli dico una di quelle frasi che si dicono in queste occasioni "hai 21 anni, se l'avessi fatti di galera, saresti uscito per buona condotta". Stiamo andando a casa sua.. inizio ad arrossire ancor prima di arrivare al palazzo, so fatta così arrossisco per nulla. Salgo, saluto la mamma e il resto della famiglia, poi ad un tratto Carl chiama uno dei suoi fratelli, Klemente, lui entra nella sala da pranzo e dice " chi è Tesy?" io, timida, e imbarazzata, che sono diventata di un rosso pomodoro, fredda rispondo:"io, perchè?" e lui come se niente fosse risponde " ah, ok", e mi viene da pensare: "scusa ma che vuoi? ci conosciamo? cosa mi sta a significare quel <ah, ok>, ti aspettavi qualcosa di meglio? beh mi dispiace hai trovato sotto l albero di natale un regalo indesiderato". Carl, mi guarda, e capisce subito che mi sento come un pesce fuor d'acqua e ci mettiamo sul balcone e con noi viene anche suo fratello. Iniziamo a parlare, non è poi tanto antipatico, su alcuni argomenti la pensiamo allo stesso modo. Ha 18 anni, invece l'altro fratello si chiama Andrew ed ha 15 anni. Sono tutti e tre simpaticissimi, per non parlare della mamma, lei è simpatica, dolce, amorevole, è unica. Ora sono le otto e mentre dico a Carlo che devo andare a casa, lui si offre di accompagnarmi giù, e gentilmente ci accompagna anche il fratello Klemente. Ora siamo giù, parliamo un'altro pò, ma... ma che fa questo? mi tiene strettissimo i polsi, gli sferro una ginocchiata, con la mia mira perfezionata, lo centro, l ho colpito dove non batte il sole, ma non volevo è stato un gesto istintivo, da quando Dan fece quelle cose, permetto a pochi di toccarmi. Torno a casa, dispiaciuta, non volevo fargli del male, e non so perchè continuo a scrivere su un foglio che mi dispiace, non so perchè, ma ne ho bisogno, devo scrivere che mi dispiace solo così posso sentirmi meglio.Sto nel letto, non  ho cenato, sono troppo dispiaciuta, vengo a sapere da un'amica che Klemente si è fatto veramente male e continuo a ripetermi che sono una cretina e che non dovevo, ma ora è troppo tardi per tornare indietro, vabbè ho deciso domani andrò da lui a scusarmi, sperando che non mi mandi al diavolo.

Come una feniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora