XI. Quidditch

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Ora che erano finite le vacanze di Natale le cose tra lui e Draco erano più o meno tornate come prima. La permanenza a Malfoy Manor senza il padre gli aveva fatto nuovamente realizzare quanto la situazione fosse seria e quanto lui avesse bisogno di ogni aiuto possibile: non poteva permettersi di privarsi di un supporto prezioso come quello di Blaise. Come se ciò non fosse stato sufficiente, Piton gli stava col fiato sul collo. Draco era perfettamente consapevole che il suo Voto Infrangibile lo avrebbe portato a non dargli mai tregua. 

Fu tra i fumi che esalavano dai calderoni durante Pozioni che Draco bisbigliò nell'orecchio di Blaise il proprio piano. Tutti erano intenti a decifrare il proprio manuale, nel vano tentativo di non far saltare in aria ogni cosa creando qualcosa di vagamente dignitoso, mentre Lumacorno si gustava un pacco di Api Frizzole leggendo il Profeta. Nessuno faceva troppo caso a loro.

«Dunque. Ieri sera sono andato in Biblioteca... ultimamente ci vado spesso, magari posso trovarci qualcosa che possa essermi utile con quell'accidenti di armadio. Comunque sia, mentre ero tra gli scaffali mi sono ritrovato tra i piedi quegli idioti di Potter e Miss-Sangue-Sporco-Granger...»
Aspettò una qualche reazione divertita di Blaise, che non arrivò. Leggermente indispettito proseguì col racconto.

«Non mi hanno visto ed io stavo per tornare a farmi i fatti miei, quando invece per una volta quell'insopportabile So-Tutto-Io ha detto qualcosa di veramente utile... e allora non ho potuto fare a meno di origliare.»
Blaise gli concesse un'occhiata incuriosita per esortarlo a continuare.
«A quanto pare, nonostante tutta la posta venga perquisita, il contenuto delle bottiglie spedite viene controllato da quel rimbambito di Gazza. "Qualcosa che è solo stato messo nella bottiglia sbagliata non viene notato"» scimmiottò Draco con un tono saccente incredibilmente simile a quello della Granger.
«Ho deciso di utilizzare questa informazione a mio favore, spedendo una bottiglia di qualcosa a Silente, qualcosa di casualmente molto avvelenato... E Madama Rosmerta mi sarà utile, come al solito. Chi sospetterebbe mai di una bottiglia inviata da lei?»

Draco ghignò, anche se non era affatto tranquillo. Si rendeva conto pure lui di quanto quella pensata suonasse debole e disperata, ma al momento non aveva altro per le mani se non uno stramaledetto armadio che non riusciva a riparare e il Signore Oscuro che lo incalzava sempre di più, minacciando di ucciderlo.

Blaise ci pensò su attentamente, scegliendo le parole con cura.
«Beh sì, puoi fare un tentativo. Tuttavia... lo sai che molto probabilmente fallirà pure questo piano, vero?»
Non voleva essere crudele, ma nemmeno si faceva troppi scrupoli nel dire quello che pensava. Se voleva essere utile a Draco non aveva senso mentirgli o addolcire la verità, anche se ciò avrebbe potuto portare ad un altro litigio. Non era più il momento per scherzare.

«Lo so bene, ma non posso rimanere con le mani in mano. Dopo mio padre potrebbe decidere di catturare mia madre oppure di uccidere me. Non posso permettere che accada.»

Detto questo tornò a concentrarsi sul proprio calderone, troncando così qualsiasi discussione. A Blaise non restò altro da fare se non osservarlo, notando tutta la preoccupazione nei lineamenti affilati dell'amico. Era più pallido del solito, probabilmente non si pettinava da giorni, e mentre lo guardava starsene lì, col volto teso e scavato, sentì qualcosa agitarglisi nel petto.
Se non l'avesse ritenuto assolutamente impossibile l'avrebbe quasi chiamata compassione.


Il rientro degli altri studenti, che in un primo momento lo aveva quasi rallegrato, adesso gli stava decisamente stretto. Avere Hogwarts solo per sé era stata una sensazione magnifica e, se già di solito non apprezzava particolarmente la gente, adesso odiava tutti o quasi. Era evidentemente di malumore e rispondeva a monosillabi, tollerando soltanto la compagnia di Draco, ancora più incupito di lui. Ogni tanto si concedeva qualche scappatella, per lo più per non far insospettire nessuno ed evitarsi così ulteriori scocciature; la Greengrass ultimamente aveva spostato le proprie attenzioni su uno del settimo e persino la Parkinson si era data un freno, capendo che adesso Draco aveva la testa completamente altrove.

Blaise Zabini e il Principe Purosangue | BLINNY ♥︎ [wattys 2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora