Corpo di ricerca

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Ma salveh! Ecco il primo capitolo. Godetevelo😜
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Ero a casa mia e stavo disegnado, quando sento bussare alla porta. Avevo dodici anni ma non avevo ancora il permesso di aprire e quindi corsi a chiamare mia madre
"Mamma, mamma!!" urlai correndo al piano superiore "Mamma corri, hanno bussato!"

Eravamo una famiglia felice che viveva all'interno del Wall Maria, uno delle tre mura del nostro villaggio. In particolare, viviamo nel distretto di Shinganshina ed eravamo molto tranquilli. Purtroppo cento anni fa, successe qualcosa di terribile, dei giganti distrussero il Wall Maria, provocando numerose morti.

Arrivai nella camera di mia madre che stava leggendo tranquilla sul suo letto, affiancata da mio padre che sorseggiava il suo solito the nero.
"Mamma, hanno bussato." Dico con il fiatone poggiando le mani sulle ginocchia e piegandomi in due per la fatica.
Mia madre si gira verso di me e mi sorride, dopodiché si alza e si avvicina a me, seguita da mio padre.
Tutti ci dirigiamo verso il piano inferiore, mentre il bussare diventa più insistente.
"Arrivo, arrivo!" Disse mia madre. Così il bussare cessò.
Quando mia madre aprì la porta, un ragazzo che sembrava avere 15 anni, con una giacca marroncina si fiondò all'interno della casa ed appena vide mio padre lo invitò a parlare. Mia madre preparò delle tazze di the con dei biscotti per l'ospite e li mise a tavola. Mi avvicinai anche io al tavolo afferrando un biscotto e sgranocchiandolo mentre mi misi a sedere.

Il ragazzo iniziò a parlare mentre si toglieva il cappuccio dalla testa, sistemandosi i capelli neri e corti. Aveva delle perle grigie al posto degli occhi.
"Mi scusi per il disturbo signor Jeajer. Ma c'è un bisogno urgente per una missione al di fuori delle mura. Nel corpo di ricerca mancano soldati. Tsk, quei dannati giganti" disse passandosi una mano tra i capelli.
A quelle parole mia madre si girò di scatto guardando prima mio padre e poi il ragazzo, con occhi spaventati.

In quel momento entrò mio fratello, mia madre gli fece un gesto con la testa guardando prima lui e poi me. Mio fratello, Eren, ragazzo alto, bruno con occhi verdi come i miei, si avvicinò e mi prese la mano. Mi portò via e mi trascinò per le scale mentre io, con la coda dell'occhio continuo a guardare la scena che si svolgeva nella cucina. L'ultima cosa che riuscii a vedere fu mia madre che piangeva e il ragazzo che dava una specie di divisa a mio padre.

Eren mi portò nella sua camera, facendomi sedere sul suo letto. Lui prese la sedia della sua scrivania e si mise a sedere di fronte a me e mi disse prendendomi entrambe le mani e mettendole nelle sue.
"Ascolta Delia, papà sta partendo per una missione molto importante. Perciò ora obbedirai sempre a me e a mamma." Disse con una faccia da scemo.
"Eren, ho dodici anni, so dove sta andando papà!" Dissi togliendo bruscamente le mie mani dalle sue. "Non trattarmi come una bambina"
Dissi mettendo il broncio.
"Ooh, la piccola Deliuccia é arrabbiata con il fratello maggiore eh??" Disse pizzicandomi la guancia.
Gli tiro uno schiaffo fortissimo e dico arrabbiata: "Eren, hai solo un anno in più a me e poi sei molto più stupido, quindi in realtà sono io la sorella maggiore"
Eren si alza e mi spinge al muro. Avvicina la sua faccia alla mia con espressione seria.
"Chi è il fratello più intelligente?"dice ghignando.
"Io, ovvio." Rispondo indifferente.
"Risposta errata." Dice ridacchiando ed iniziando a farmi il solletico. Cavolo doveva approfittare proprio del mio punto debole?
"Allora chi è il più intelligente?"
"Tu... Tu Eren..sei tu...ma smettila ora!!" Dico tra una risata e l'altra.
"Molto bene Delia, scelta saggia." Disse voltandosi e andandosi a sedere sul letto.
Io ancora sto ridacchiando e mi accascio a terra.

Entra mi madre e ci dice con le lacrime agli occhi:
"Ragazzi, vostro...vostro padre...deve partire ora...andatelo a salutare...forza!" Sbatte la porta asciugandosi le lacrime con manica del suo vestito.
A quelle parole, mi si posa un peso ( scusate il gioco di parole) sul cuore ed i momenti divertenti di qualche minuto prima, furono completamente cancellati dal mio cervello.
Quella frase mi rimbombava nella testa:
"Deve partire ora..."

Senza accorgermene sulle mie guance iniziano a scorrere tante lacrime, ma non lacrime di capriccio, lacrime di dolore profondo, che non avevo mai versato. Questa sensazione mi era nuova. Alzai lo sguardo verso mio fratello che aveva la testa tra le mani e, anche lui piangeva. Mi guardò e corse verso di me ad abbracciarmi.
"Eren, ma perché sto provando tanta tristezza. Mi sento strana" dissi calmando le lacrime.
"Delia, nostro padre sta partendo per una missione in cui rischierà la vita...la vita, Delia!! LA VITA!" Disse stringendomi ancora più forte e piangendo ancora più disperatamente.
"La vita, Eren?" Sussurrai ormai con la vista offuscata dalle troppe lacrime.
Eren si staccò ed annuii.
Mi alzai e andai verso il letto per poi stendermi. Mi girai verso il comodino afferrando una foto della mia famiglia con me ancora in fasce. Eren mi raggiunse e disse:
"Quanto ero piccolo" gli scappò un sorrisino.
"Andiamo Eren, dobbiamo salutare papà.   Ricordi?" Gli porsi la mano e lui si alzò.
Uscimmo e trovammo nostro padre sulla soglia della porta che usciva.
"PAPÀ ASPETTA!!"dissi correndo verso di lui.
Lo abbracciai, ma il ragazzo ci staccò e lo portò via. Io scoppiai in lacrime e corsi nella mia camera urlando:
"IO LO ODIO QUELLO!"
Mi chiusi in camera e cominciai a scrivere sul mio diario:
Caro diario,
Oggi non ho tanta voglia di scrivere ma devo, perché è appena successa qualcosa di terribile. Ero in tutta tranquillità e hanno bussato alla porta. Era uno sconosciuto che ci ha portato via papà per "una missione importante". Non ce lo ha fatto nemmeno salutare. Questo è quanto.
Ciao

Chiusi il diario e uscii dalla camera dopo aver indossato la sciarpa rossa che Eren mi regalò da piccola. Chiamai mio fratello e uscimmo di casa per andare a distrarci dall'accaduto. Incontrammo Mikasa e la chiamammo.
"Hey Mika! Vieni qui!" Disse mio fratello. É sempre stato così, qualunque cosa succeda, lui ritorna sereno, ma io no, io soffro o gioisco per molto tempo. Mikasa corre verso di noi ed io affondo la testa nella sciarpa per nascondere le lacrime che scendono contro la mia volontà.
"Ciao Eren!!" Urlò abbracciandolo "Cosa ha tua sorella?" Sussurrò, ma io la sentii lo stesso. Iniziai a singhiozzare, provai a fermare le lacrime, ma non riuscivo a fermarmi.
Eren mi prende per le spalle e mi gira verso di lui. Mi alza il mento con due dita e mi sorride. Lui sapeva che stavo piangendo, sin dall'inizio. Mi asciugò gli occhi con le dita e mi diede un bacio sulla guancia.
"Cosa succede?!" Disse Mikasa preoccupata.
"N-niente, ho l'allergia agli occhi e stanno lacrimando"
Mikasa mi sorride, sollevata.

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                        ∆Spazio meh∆     
E questo é il primo capitolo. Che é davvero mooolto lungo.

Buonciao pandacorni belli!!

~Dely😺💝

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 08, 2018 ⏰

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