Capitolo 27

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Alzo la testa e vedo le nubi grigie che occupano tutto il cielo,com'è ora il mio stato d'animo. Forse verrà a nevicare,siamo quasi a Natale.
Sono libera,mi hanno dimesso dalla clinica. I miei genitori volevano venire a prendermi ma gli ho detto che non ce n'era bisogno perché avrei preso un taxi.
Liam mi sta fissando dalla finestra con sguardo cupo,prima di farmi uscire mi ha detto che dovevo andare da David e dirgli subito la mia decisione,e se non sarei andata lui l'avrebbe saputo. Avrebbe chiamato i suoi uomini per finire il lavoro. Gli ho giurato che l'avrei fatto,ma ora che sono fuori non sono più convinta di questo.
Il taxi arriva e gli dico l'indirizzo di casa di David.
Dopo mezz'ora arriviamo e scendo per avviarmi al portone. In quel momento esce Damian il coinquilino di David.
-"Carola ciao,cosa ci fai qui non eri in clinica?"
-"Ciao,non più mi hanno dimesso"
-"Oh che bello,fatti abbracciare...David sarà felice di saperlo"
-"Infatti sono venuta apposta"
-"Si è di sopra vieni,ma ti avviso non aver paura quando lo vedrai!"
Le gambe tremano,so a cosa si riferisce.
-"Perché?"chiedo facendo finta di non sapere nulla.
-"Ieri l'hanno picchiato sotto casa,forse volevano derubarlo"
-"Oh mio Dio!"dico più sorpresa del solito.
Devo essere convincente,non posso mica dirgli :sai Damian lo so,è colpa mia e l'ho visto da un pc quello che gli stavano facendo!
Apre la porta e un inquietante silenzio invade la casa.
-"Sta dormendo ancora,l'hanno dimesso poco fa dall'ospedale,è stato tutta la notte al pronto soccorso con le flebo"specifica Damian.
Annuisco e vado dritta verso la sua stanza,il suo amico dice che deve andarsene e rimango da sola con lui.
Mi avvicino e lo vedo dormire tranquillamente,le mie guance iniziano a bagnarsi e mi incolpo di tutto questo,ha la faccia ridotta male,un labbro spaccato,un occhio gonfio e dei lividi sparsi per il mento.

Mi avvicino e lo vedo dormire tranquillamente,le mie guance iniziano a bagnarsi e mi incolpo di tutto questo,ha la faccia ridotta male,un labbro spaccato,un occhio gonfio e dei lividi sparsi per il mento

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Mi siedo cauta per non svegliarlo,e passo una mano tra i suoi capelli ricci.
Mugola e inizia ad agitarsi,apre di poco l'occhio sano e sussulta appena mi vede.
-"Carola!"urla sorpreso.
-"Ehi!"
-"Ehi? ehi? sei qui e mi dici ehi? oh mio Dio,abbracciami"mi stringe a se.
Mi accoccolo di più a lui e inspiro il suo dolce profumo un ultima volta. Un calore invade tutto il mio corpo,mi sento a casa.
Mi invita ad andare con lui sotto le coperte e faccio come dice.
-"Che ci fai qui? non è domenica,oppure si? non ricordo...so solo che ho dormito un sacco e che degli uomini mi hanno ridotto uno straccio davanti casa mia"
-"Lo so me l'ha detto Damian ed è successo ieri"
-"Già,mi sento ancora tutto stonato,mi hanno riempito di antidolorifici"
-"Li hai denunciati?"chiedo.
-"No,perché non li ho visti in faccia ma la polizia sta indagando...però sembra strano,non mi hanno derubato"
-"Infatti è strano"
-"È come se...fossero venuti solo per intimidirmi"
-"Vuoi dire che qualcuno ce l'ha con te?"chiedo.
Ed è proprio così David,il mio dottore malato mentale ti ha fatto questo,Liam mi sta ricattato ma non posso dirtelo perché ho paura che ti uccidano.
-"Non lo so,forse è una mia impressione"
-"Si forse...l'importante che stai bene"
Ad ogni pugno che gli davano lo sentivo sulla mia pelle,come se quei colpi li ricevevo io,è stata la cosa più brutta della mia vita ed ora dovrò dirgli che non possiamo stare più insieme,ed è ancora più brutto non potergli dire il perché.
-"Non mi hai detto che ci fai qui!"sorride.
-"Sono libera,mi hanno dimesso...sono guarita"
-"Oh mio Dio ma è bellissimo,hai visto lo sapevo che saresti uscita presto,ma non pensavo così presto!"esclama.
-"Già!"dico triste.
-"Carola cosa c'è? sembra che tu non sia felice di questa cosa"
-"Si si certo"mi alzo.
Ho le mani sudate e sto tremando,non voglio dirgli che dobbiamo lasciarci. Volevo essere libera ma felice,bastardo di Liam.
David aggrotta la fronte confuso.
-"D-devo dirti una cosa"balbetto poco convinta.
-"Dimmi cosa c'è"si mette a sedere,e poggia la schiena alla testata del letto.
-"Ora sono libera quindi...ehm..."
Cosa devo dirgli,non ho pensato a nessuna scusa.
Nel mio cuore si sta formando una crepa che non si rimarginerà più perché so che senza di lui non sono niente,non posso vivere.
-"Carola hai una faccia pallida,mi stai facendo paura!"
-"Dobbiamo lasciarci"sputo fuori.
Ecco l'ho detto,chiudo gli occhi per non vedere il suo sguardo e una lacrima mi riga il viso.
-"Dobbiamo cosa? perché Carola,dimmelo!"
Sta per alzarsi ma il citofono inizia a bussare incessantemente.
-"Vado io"corro fuori dalla stanza.
-"Chi è?"rispondo.
-"Hai cinque minuti,altrimenti saliamo e lo uccidiamo davanti ai tuoi occhi"
Poso una mano davanti alla bocca strozzando il pianto che sta per scoppiare.
-"Glielo stavo dicendo,aspettate"dico con la voce tremante.
-"Quattro minuti Carola,tic tac!"
Cazzo,mi hanno seguita!
Devo andarmene alla svelta.
Ritorno in stanza dove David si è alzato e ha la testa tra le mani.
-"Devo andare"
-"Chi era?"
-"Il postino"
-"Alle sei del pomeriggio?"
-"Ehm..."deglutisco.
-"Carola cosa sta succedendo? vieni qui e mi dici che ci dobbiamo lasciare,sei strana,come se avessi paura di qualcosa"
-"Paura io,noo!"dico istericamente.
Guardo l'orologio. Oddio,un minuto e saliranno!
-"Mi dispiace David,non cercarmi più...ho capito tante cose in questi mesi chiusa lì"
-"Fino a due giorni fa stavi bene,cosa è successo? non puoi lasciami così,senza una spiegazione!"
-"Io...mi sono innamorata di un altro"mento.
-"Un altro? e dove l'hai conosciuto? chi è?"
Non rispondo.
-"Il dottor Liam?"constata.
Neanche a questa rispondo.
Il citofono suona di nuovo.
-"Mi dispiace,devo andare ti prego perdonami"
-"Carola fermati...io non ti credo! dammi una spiegazione vera,tu odi quel dottore"
-"Solo...non dimenticarmi"dico tra le lacrime e scappo via da lui,con le sue urla alle spalle che mi dicono di tornare indietro ma non mi fermo.
Lo faccio per te David,per il tuo bene e sei al sicuro ora.
Appena fuori al portone due uomini mi prendono per le braccia e cautamente mi portano dentro una macchina nera con finestrini scuri.
-"Cosa volete? dove mi state portando?"
Riconosco subito i due uomini che hanno picchiato David.
Non rispondono e chiudono la portiera,dopo salgono davanti e sfrecciamo via.
Dalla finestra vedo David affacciato,ci avrà visti e penserà che sono immischiata in qualcosa di brutto.
-"È alla finestra,ha visto che mi avete prelevato in quella maniera,cosa penserà ora?"urlo.
-"Non è più un tuo problema se l'hai lasciato giusto?"risponde quello alla guida. Muscoloso,occhi e capelli neri.
-"Oppure no?"risponde l'altro,un po' più carino,biondo e occhi verdi ma con la stessa faccia da cane rabbioso.
-"Si si l'ho lasciato,gli ho detto che non potevo stare più con lui...ora lasciatelo in pace e accompagnatemi a casa,i miei si staranno preoccupando"
-"È quello che stiamo facendo"
Mentre sto per scendere dall'auto le portiere vengono bloccate.
-"Ma..."
-"Sentimi bene ragazzina,noi ti sorveglieremo giorno e notte e se farai qualche passo sbagliato,come dire a qualcuno questa cosa oppure vedere e sentire il tuo ex,il tuo adorato dottor Liam,finirà lui ciò che noi abbiamo iniziato"
Li fisso impaurita più che mai,non posso nemmeno uscire più di casa perché ho questi due che mi osservano da lontano.
-"Cosa volete,l'ho lasciato lasciatemi in pace ora...e poi quel pazzo di Liam non è il mio adorato dottore,io lo odio"
Alzano le mani.
-"Che vuol dire?"
-"Sono le regole di Liam"
-"Chiamatelo,voglio parlarci"
Digitano il numero e mi porgono il telefono.
Risponde dopo vari squilli.
-"Sentimi bene figlio di puttana,l'ho lasciato,ora lasciami in pace!"
-"Bene,mi meraviglio di te"ride.
-"Sei un pazzo,cosa pretendi ora che strisci ai tuoi piedi? mai Liam,hai capito mai!"urlo.
-"Verrai a vivere da me"
-"Che cosa? non ci penso proprio"
-"Ok passami uno dei due"
Do il telefono al biondo e mette il vivavoce.
-"Uccidetelo"dice Liam.
-"Nooo"grido.
-"Te l'ho detto,un metodo c'è sempre Carola,sta a te decidere"
-"Ok ok va bene,ma devi darmi del tempo per spiegarlo ai miei genitori altrimenti si insospettiscono"
-"Una settimana"
-"Ma è pochiss...ok"dico rassegnata.
La chiamata termina,le portiere vengono sbloccate e scendo dalla macchina.
Nel momento in cui sto per varcare il cancello fuori di casa un fiocco di neve mi bagna una guancia. Alzo la testa e tanti fiocchi iniziano a scendere.
Dicono che quando vedi iniziare a nevicare devi esprimere un desiderio,ma l'unico che voglio non potrà mai più realizzarsi ed è a mezz'ora da casa mia.
David perdonami,come vorrei che tu fossi qui con me per vedere questa meraviglia.
Abbasso lo sguardo e tra le lacrime esprimo il mio desiderio anche se sarà inutile.
David salvami,salvami da quel pazzo di Liam e viviamo la nostra vita felici come è giusto che sia.

°°°°°°°°°
Un nuovo capitolo tutto per voi.
Carola ritorna a casa finalmente ma non è felice come dovrebbe essere perché Liam l'ha ricattata di nuovo.
Va da David e gli dice che tra loro è finita ma lui non la crede.
Quando ritorna a casa Liam le chiede altro,che vada a vivere da lui. Questo a lei non va proprio giù ma il caro dottore l'ha in pugno,se non fa come dice David ci rimetterà le penne,così accetta,tra una settima dovrà andare a vivere da Liam.
Cosa ne sarà di Carola? Andrà davvero a vivere da Liam?
David si rassegnerà o farà di tutto per capire cosa sta succedendo a Carola?
Lo saprete presto.
Un bacio,commentino e stellina 🌟

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