10.tutto per colpa dell'amore

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Mi alzai per colpa di un aguamenti lanciato dalla nostra bellissima Dominique Weasley.
"È tardi sveglia Rose arriveremo in ritardo a lezione" disse Dominique.
"In ritardo?" Chiesi alzandomi di scatto e andando in bagno per lavarmi i denti e farmi una doccia veloce.
Dopo cinque minuti ero pronta.
Uscii dal bagno già vestita e pettinata.
Vidi Dominique seduta sul suo letto.
"Allora Domi andiamo si o no?" Chiesi prendendo qualche pergamena di riserva dal cassetto del comodino.
Fu allora che mi scappò l'occhio sulla sveglia elettronica. Segnava le tre e mezza del mattino.
"Dominique Weasley esigo una spiegazione sul perché tu mi abbia fatta alzare così presto urlandomi di muovere perché era tardi...spero per te che sia valida o te la vedrai con la mia bacchetta..." dissi sedendomi sul mio letto, accavallando le gambe e rizzando la schiena.
"Mi devi molte spiegazioni signorina e non fare la superiore con me chiaro?!" Disse Dominique alzandosi in piedi e guardandomi.
"Allora o spieghi tu o ti faccio le domande io..." disse sistemandosi una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.
"Parlo io..." dissi sospirando.
Le raccontai il motivo per cui ieri mattina ero scoppiata a piangere.
Il suo sguardo si addolcì e mi abbracciò.
"Hai superato di tutto supererai anche questo..." mi disse mia cugina Dominique.
"Si ok...ma ora che facciamo?" Chiesi io.
"Conoscendoti se ti dicessi niente torneresti a dormire quindi boh andiamo in sala comune?" Chiese lei.
"Okay" risposi io.
Scendemmo in sala comune che saranno state le cinque.
Ci sedemmo sul divanetto rosso e cominciammo a parlare del più e del meno.
Dopo nemmeno cinque minuti vedemmo apparire un esemplare selvatico di James Sirius Potter insieme ad un esemplare di Fred Weasley.
Subito dietro di loro il mio fratellino assonnato.
Io e Domi ci girammo.
"Buongiorno dormiglioni" dicemmo insieme io e la bionda ridendo.
"Dormiglioni? Sono le cinque e cinque..." disse James abbastanza basito.
"Appunto siete dei dormiglioni noi siamo sveglie dalle tre e mezza" disse Domi.
"DALLE TRE E MEZZA?!? Rosie sicura di star bene???" Dissero i tre in coro poggiandomi una mano sulla fronte e l'altra sulla loro.
"Non ci sono segni di febbre..." disse Fred.
"Se si è svegliata presto dev'essere grave..." disse James.
"Dobbiamo portarla in infermeria..." disse il mio adorabile e simpatico fratellino Hugo.
"Ha ha ha...simpatici...sto bene non ho bisogno dell'infermeria" dissi io.
"È proprio quello che direbbe uno che ne ha bisogno..." disse James.
"Ragazzi, sto bene non sono impazzita e che Dominique mi ha svegliata..." dissi io fulminando la bionda, la quale fece apparire sul suo viso un sorrisetto angelico.
"Ahhhh" dissero in coro.
"Infatti ci sembrava un po' strano" disse il mio fratellino sedendosi vicino a me sul divano e scompigliandomi i capelli.
Ho già detto che secondo me mio fratello vuole morire?!
James si sedette tra me e Domi circondando con le braccia le spalle di ognuna, mentre Fred si sedette nell'unico posto libero, cioè vicino a Dominique.
"Bene ragazze e adesso che si fa?" Chiese James.
"Ma non lo so che ne dici di svegliare tutto il dormitorio?! Ah no quello lo stai già facendo..." dissi dandogli uno scappellotto "testa di rapa" aggiunsi.
"Hmmm....che ne dite di un bello scherzo ai serpeverde?" Proposi io.
"Io ci sto..." disse Fred.
"Anch'io" disse James.
"Contate su di me" disse il mio fratellino.
"Ma non sarebbe contro le regole...oh andiamo da quando voi seguite le regole?" Disse Dominique, penso più a se stessa che a noi.
"Mai" rispondemmo in coro noi quattro.
"Idee...?"chiese James.
"Io c'è ne ho una..." dissi e cominciai a raccontare a loro il mio diabolico piano.
"Shhh...fate silenzio o sveglieremo tutto il dormitorio serpeverde..."
Fu così che alle cinque e mezza di mattina ci ritrovammo nella sala comune dei serpeverde.
Mai lasciare ad un Grifondoro la parola d'ordine della sala comune della tua casata, anche se è tuo parente e soprattutto se tu sei Serpeverde.
Ci dividemmo e ognuno di noi andò a compiere il piano in ogni dormitorio.
Saranno state le cinque e quarantacinque quando uscimmo di corsa e andammo nella nostra sala comune.
Entrati ci sedemmo come prima sul divanetto.
"Ti immagini che faccia faranno..." disse Hugo cercando di trattenere una risata.
Alle sei e mezza di svegliò tutto il dormitorio e alle sei e quaranta noi eravamo in sala grande per la colazione.
"WEASLEY..." mi giunse alle orecchie urlo barbarico che non avrei mai potuto non riconoscere. Malfoy.
Guardai in faccia gli altri artefici dello scherzo era impossibile trattenere una risata.
Entrarono i Serpeverde.
La sala grande calò in un silenzio tombale.
Dopo due minuti le risate di tutti gli alunni riempivano la sala.
Tutti gli alunni tranne quelli della casata di Serperverde.
Che stranamente sta mattina si erano svegliati con i capelli colorati ognuno di un colore diverso.
Quelli di Malfoy erano di un colore tra il fucsia e il rosso.
Malfoy si avvicinò silenziosamente e minacciosamente.
"Malfoy il fucsia ti sta d'incanto..." dissi guardando gli artefici e tutto il tavolo Grifondoro per non destare sospetti.
"WEASLEY..." disse ringhiando.
"Si furetto fucsia..." dissi io sfottendolo semplicemente.
Adoravo far saltare i nervi sempre saldi dell'ossigenato, che adesso si ritroverà i capelli fucsia per una settimana, anche perché ero l'unica a saperlo fare.
"COME HAI OSATO WEASLEY..." disse Malfoy.
"E cosa avrei osato fare Malfoy? Lo scherzo è bellissimo e stimo chiunque l'abbia fatto. Vorrei prendermi il merito ma purtroppo non sono stata io." Dissi.
L'oscar lo merito io non quell'attore famoso babbano....come è che si chiama...Di Caprio...visto che Malfoy mi credette.
Si sedette al proprio tavolo con tutta la sua casata.
Io guardai i miei cugini con uno sguardo vittorioso.
"Grande Rosie..." mi sussurrarono i miei cugini e mio fratello.
Ridemmo e parlammo fin quando non ci accorgemmo che era ora di andare a lezione.
Raccogliemmo le nostre cose e ci avviammo alla prima lezione del giorno.
Incantesimi.
"Benvenuto ragazzi oggi impareremo l'incantesimo quietus. Chi sa dirmi la funzione di questo incantesimo?"
La mia mano schizzo in alto.
Ero pur sempre una degna figlia di mia madre.
"Prego signorina Weasley..." disse Vitious.
"L'incantesimo Quietus ha la funzione di abbassare il suono della voce" dissi io.
"Ottima risposta signorina Weasley. 10 punto a Grifondoro" disse Vitious.
Devo dire che le ore di incantesimi finito i abbastanza velocemente.
Così mi ritrovai a correre con una Dominique Weasley alle calcagna perché tra quindici minuti dovevamo essere in aula di pozioni.
Rallentai.
Dominique mi superò e scese le scale correndo.
Io non volevo cadere.
Stavo per scendere il primo gradino quando qualcuno mi attacco spalle al muro.
"Rossa spiegami perché l'hai fatto..." disse Malfoy.
"Malfoy te l'ho già detto io non ti ho fatto nulla. Ora se permetti vorrei andare a fare pozioni non voglio arrivare in ritardo..." dissi io.
"Rossa non mentire..." disse Malfoy.
Ma allora non ci arriva proprio.
"Ma allora Malfoy non ci arrivi proprio neh?! Io non ti ho fatto nulla e non ti sto mentendo" dissi io sicura di me.
Avevo mentito così tante volte che oramai era uno stile di vita.
"Non ti credo Rossa..." disse Malfoy.
"Fammi andare a lezione furetto" dissi io.
"No...non ti lascio andare finché non mi dici il perché..." disse lui.
"E va bene..."sussurrai io.
Lasciai cadere la borsa che avevo a tracolla e lo baciai.
Era l'unica cosa che potevo fare per scappare da lì senza fargli male.
Non che non mi sarebbe piaciuto ma preferivo non farlo.
Le sue mani scivolarono dal muro ai miei fianchi.
Mi staccai.
Gli pestai un piede con forza e lo spinsi lontano da me.
Afferrai la borsa e scappai.
Scappai da lui, da quel corridoio.
Ormai ero in ritardo per andare a lezione e poi diciamocelo mi era passata anche la voglia.
Mi avviai in sala comune prendendo vari passaggi segreti che mi avevano svelato James e Fred.
Arrivai davanti al quadro della signora grassa.
Pronunciai la parola d'ordine.
Entrai e mi sedetti sul divanetto.
Cominciai a piangere, non so neanch'io per cosa, anzi lo sapevo ma non volevo ammetterlo, stavo piangendo per l'ennesima volta per colpa sua, stavo piangendo per Scorpius.
Avevo la vista offuscata a causa delle lacrime, i singhiozzi che non volevo far udire.
Non era sicuro piangere in sala comune mi avrebbe visto qualcuno.
Mi alzai dal divanetto, ripresi la mia borsa e mi diressi verso il mio dormitorio.
Entrai in camera, buttai la borsa sul letto.
Decisi di farmi una doccia per lavare via il segno delle lacrime sul mio viso.
Entrai in bagno, mi tolsi la divisa e l'intimo.
Mi sciolsi la coda di cavallo che mi ero fatta prima di andare a lezione.
Accesi il getto della doccia e mi ci buttai sotto.
Mi attaccai con la schiena alla parete della doccia.
Mi accasciai sotto il getto piangendo.
Perché l'amore fa così male.
Perché?!
Cominciai a singhiozzare senza nemmeno accorgermene.
Uscii dalla doccia.
Mi vestii e mi guardai allo specchio.
La doccia non era servita a niente sul mio viso il segno delle lacrime c'era ancora.
Presa da un impeto di collera tirai un pugno allo specchio che andò in frantumi.
Mi guardai la mano con cui avevo sferrato quel dannatissimo pugno.
Sanguinava.
Impugnai la bacchetta mi asciugai i capelli e ricostruii lo specchio.
La mano sanguinava ancora e lasciava gocce rosse sul marmo bianco del pavimento.
Con la magia mi raccolsi i capelli in una coda.
Mi accasciai a terra piangendo.
Della mano sanguinante non mi importava più di quel tanto.
Sentii dei passi leggeri e una porta aprirsi e chiudersi.
Mi nascosi in un angolo appartato e mi portai le ginocchia al petto. Non volevo che nessuno mi vedesse piangere.
Domi entrò in bagno e non so come mi vide.
Scossa dai singhiozzi, lacrime ardenti che mi colavano dagli occhi e una mano insanguinata.
Mi venne vicino.
"Rosie che è successo?" Chiese lei dolce ma allo stesso tempo preoccupata.
"Che hai fatto alla mano?" Disse prendendola tra le sue.
Non riuscii a trattenere un gemito di dolore.
Domi mi guardò con uno sguardo dolce.
Forse aveva capito tutto.
"Stai qui torno subito" disse.
Dopo nemmeno due minuti lasciò la stanza.
Mi lasciò alle mie lacrime.
Mi lasciò da sola.

Pov's Dominique
Non avevo mai visto Rose ridotta così.
Aveva una mano sanguinate e continuava a piangere.
Era spesso scossa da singhiozzi che cercava di reprimere ma non ci riusciva.
"Stai qui torno subito" dissi.
Uscii dalla stanza e chiamai Jamie e Hugo.
"Aspettatemi qua vado a chiamare Al" dissi uscendo di corsa dalla sala comune.
"Domi ma che..." disse Hugo.
Ma ormai io non lo sentivo più.
Ero arrivata ai sotterranei.
Pronunciai la parola d'ordine ed entrai.
Vidi mio cugino seduto vicino ad una ragazza che stavano parlando.
"Al avrei bisogno di te puoi venire un attimo?" Chiesi mettendomi davanti a lui e poggiando le mani sui fianchi.
"Va bene..." sbuffò lui.
"Hingrid è stato un piacere..." disse lui congedandosi.
"Che c'è di così importante da farmi smettere di parlare con la prossima ragazza che mi sarei portato a letto?" Chiese mio cugino.
"Rose..." dissi semplicemente riprendendo fiato.
"C'è succede a Rose, Domi" disse lui subito tutto preoccupato.
"Vieni" dissi prendendolo per un braccio e trascinandolo fino all'entrata della mia sala comune.
Pronunciai la parola d'ordine, entrammo e chiamai Jamie e Hugo che subito scattarono sull'attenti e mi seguirono davanti alla camera del mio dormitorio.
"Domi adesso ci spieghi che cosa sta succedendo..." Chiese Hugo.
io aprii semplicemente la porta e intimai loro di fare silenzio.
Sentimmo i singhiozzi di Rose.
Mi piange il cuore anche solo a sentirla piangere.
Il primo che scattò fu Hugo, seguito poi da Albus e infine da Jamie.
Io rimasi sulla porta non sopportavo di vederla così.

Pov's Rose
Dopo quasi venti minuti sentii dei passi e poi la porta della camera aprirsi.
Domi doveva essere tornata.
Poi nemmeno cinque secondi mi ritrovai davanti il viso del mio fratellino.
"Rose...che succede?" Mi disse sollevandosi il viso con due dita.
Non volevo dirlo a nessuno il perché piangevo.
Se lo dicevo ad alta voce diventava troppo reale.
Albus mi guardò e si mise dall'altro lato.
Quello dove non c'era mio fratello.
Jamie invece si mise davanti.
Tocco una spalla a Hugo e con lo sguardo punto la mia mano.
Hugo sbiancò.
"Rosie ma che hai fatto?" Disse prendendo la mia mano tra le sue.
Solo allora guardarono per terra.
Una micro pizza di sangue mi circondava ma non me ne importava niente.
Il sangue continuava a colare dalla mano come le lacrime colavano dai miei occhi.
James prese dal mobiletto sotto il lavandino il kit del pronto soccorso.
Mi disinfettò la mano.
Bruciava lo ammetto.
Ma non lo sentivo quasi.
Mi avvolse le nocche delle mani con delle bende bianche.
Prese la bacchetta e fece sparire tutto il sangue che c'era per terra.
Io in tutto questo continuavo a piangere.
Piangere per lui.
Piangere per l'unica persona a cui non mi dovevo affezionare o innamorare.
Piangere per la persona eh mi ha rapito il cuore.
Piangere per Scorpius.
Al mi prese a mo sposa e mi adagiò sul mio letto.
Hugo mi baciò la fronte.
"Scusa Rosie non ce la faccio a vederti così..." disse uscendo fuori dalla stanza con Domi.
Jamie mi diede anche lui un bacio in fronte.
"Vado a vedere come sta...era molto scosso...non ti abbiamo mai visto così Rosie...tu non sei quella che piange spesso...e soprattutto se piange non piange come stai facendo adesso..." disse Jamie ed anche lui uscì.
Albus invece mi diede un bacio su una guancia e si sdraiò accanto a me.
"Rosie...Dopo mi racconterai tutto ma adesso prova a dormire un po' o almeno a calmarti." Disse stringendomi di più a lui.
Mia asciugai le lacrime e dopo nemmeno due minuti Morfeo mi prese tra le sue braccia.


~My space~
Ciao a tutti.
Chiedo scusa se vi ho fatto aspettare tantissimo per il capitolo ma ad un certo punto non sapevo più cosa scrivere.
E niente spero che vi piaccia.
Lasciate un stellina ⭐️ e commentate in tanti.
Vado a fare i compiti.
Bye bye
~Mar127🖤💚🐍~

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