Kira's pov
Un rumore assordante e fastidioso mi risveglia. Oggi, come ogni fottuta mattina, sento suonare la sveglia e inizio a prepararmi psicologicamente per una nuova giornata che probabilmente andrà di merda. Prima non era così. Quando ho iniziato il liceo era tutto tranquillo, seguivo le lezioni e socializzavo con tutti i miei compagni di classe. Non mi sarei mai aspettata un simile cambiamento. Per colpa di chi? Un ragazzo. Un odioso ragazzo che per qualche motivo che ancora non mi è chiaro mi perseguita: mi insulta, mi prende a pugni, inventa cose false su di me e prova gusto nel deridermi con i suoi amichetti. Non capisco perché. Non lo so. Non lo capisco. Per colpa sua sono diventata stronza, acida e asociale, ormai litigo con tutti, ma a differenza di tutti non mi taglio. L'ho fatto solo una volta, sempre per colpa sua, e ogni volta che guardo quella cicatrice mi ripeto quanto io sia stupida. I miei genitori non sanno di tutto questo e non lo sapranno mai, sarei una delusione assoluta per loro e mi farebbero sentire ancora più in colpa. Tanto non se ne accorgeranno, sono sempre a lavoro. Vorrei solo capire, capire perché mi fa tutto questo...
Faccio colazione, mi lavo e mi vesto. Metto un jeans attillato nero con gli strappi sulle ginocchia, una felpa nera larghissima e le mie adorate Vans. Prendo lo zaino e il telefono con gli auricolari e mi metto a sentire un po' di buona musica. Dopo 10 minuti circa di camminata verso scuola arrivo e lo vedo. Strano, di solito arriva in ritardo. Non deve vedermi, non voglio iniziare la giornata con le sue torture psicologiche. Aumento il passo e cerco di raggirarlo andando dietro l'angolo della scuola ma dopo un po' sento dei passi. Fa che non sia lui.
Ad un tratto sento una mano che con enorme forza mi prende per il braccio e mi sbatte vicino al muro, procurandomi un gran male alla testa. Ed eccolo lì, difronte a me. Il sogno amoroso di tutte le ragazze della scuola e il mio incubo.
"Dove pensi di andare, eh stronzetta?! Scappavi da me?" Mi dice ridacchiando. Ho già le lacrime agli occhi, ma devo essere forte, devo reagire, sono stanca di tutto questo. "Perché non impari a farti i cazzi tuoi Derek? La mammina non te l'ha insegnato?"
Appena pronuncio la parola "mammina" le sue iridi sembrano prendere fuoco, sarà il suo punto debole? Ora però sembra davvero incazzato, sto iniziando ad avere paura. Mi spinge contro il muro facendomi male e mi afferra per la mascella, fa male. Ho paura.
"Non provare mai più a-" Viene interrotto da un ragazzo che urla il suo nome e corre verso di noi, è Nick, forse l'unico amico che mi è rimasto, che è anche suo amico. "Che cazzo stai facendo Derek?! Ti sei fottuto il cervello?!" Gli dice trascinandolo via da me facendolo cadere a terra. Rimango immobile per un secondo a fissarli, poi scappo via con le lacrime agli occhi.
*SPAZIO AUTRICE*
Ciao ragazzi! Io sono Nanni e questa è la mia prima storia che scrivo su wattpad, spero vi piaccia! ^^
Scusate per gli eventuali errori grammaticali e se il capitolo è corto, ma i prossimi saranno meglio. Fatemi sapere cosa ne pensate :)
-Nanni
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Vieni con me nelle tenebre.
Teen FictionKira è una ragazza di 15 anni. Ha i capelli castani e gli occhi marroni, talmente scuri da far sembrare l'iride tutt'uno con la pupilla. È alta 1.65 m e va al terzo anno di liceo scientifico. Il primo giorno del suo terzo anno nella sua classe arriv...