Ruben si inchiodò davanti all'enorme portone metallico da dove poco prima era transitato Giò nel tentativo di seminarlo. Sbattè il pugno con veemenza contro di essa, dell'uomo non vi era traccia
<dove si è cacciato!>
Giò sembrava essere sparito, e Ruben non riusciva a capacitarsi su come fosse riuscito a fuggire da quello che pareva essere un vicolo cieco.
Il dottore si guardò intorno nervosamente, Giò non poteva essersi volatilizzato, e così era in effetti.
Ruben sollevò lentamente lo sguardo verso l'alto, aveva percepito la presenza di qualcosa, era l'appunato che con una insperata agilità si era appollaiato sulla leggera struttura che reggeva il controsoffitto, e da li attendeva il momento opportuno per sorprendere Ruben, con un gesto che forse aveva visto in qualche film d'azione di Steven Seagel.
Il momento era quello, Giò si lanciò con forza addosso al dottore, rimasto visibilmente sorpreso da quell'azione.
L'uomo crollò a terra sbattendo la testa e perdendo i sensi all'istante; Giò si risollevò da terra e si guardò intorno con un certo grado di soddisfazione e autostima,
<altro che Jackie Chan!> esclamò in un impeto di modestia
Prese la pistola dalle mani del dottore esanime e la puntò contro la serratura del portone, esplose il colpo che la fece saltare aprendosi a quello che pareva essere un vortice infinito di scalini scolpiti nella pietra; li guardò con una certa reticenza, si fece forza ed esclamò:
<andiamo!>
il natante, si indirizzò celermente verso la piccola baia di Calamateria, li i 4 avrebbero avuto la risposta a tutti i loro dubbi nel giro di pochi minuti, se tutto sarebbe andato nel verso giusto.
Ma beh si sa, come Rick e Giò avevano potuto constatare in quella due giorni da infarto, le cose non andavano mai per il verso giusto, e come diceva la celeberrima legge di murphy se qualcosa doveva andare male, beh sarebbe andata male.
L'equipaggio del sommergibile pareva non interessarsene in quei momenti così eccitanti, qualcosa di incredibile stava succedendo sull'isolotto di Capri, qualcosa che con la realtà aveva ben poco di cui spartire, c'era della magia, del mistero, qualcosa che sfuggiva alle regole del reale, negli avvenimenti di quei giorni così travolgenti.
Il sottomarino virò rapidamente verso le coordinate 40°33',43 N 14°14',70 , aprendosi un varco tra un banco di saraghi e superando due enormi scogli sottomarini intrisi da qualsivoglia genere di alga e mollusco marino variopinto; uno spettacolo indescrivibile per il buon Rick che non era certo abituato a vedere le meraviglie del mare da quella prospettiva, l'uomo in quell'istante capì cosa provasse Virgilia, quando nei suoi scritti descriveva l'ecosistema marino di Capri con quel grande trasporto emotivo, quello a cui stava assistendo era, infatti, uno spettacolo a dir poco incredibile.
Cara rimuginava, qualche passo dietro ai tre uomini, non riusciva ancora a crederci, a quanto pare esisteva davvero il santuario dei Cetacei, a dargli la prova definitiva pareva essere stata, cosa ancora più sconvolgente, la madre Virgilia. La donna era a dir poco stordita da quelle rivelazioni, per lei quel luogo era poco più che una storiella, era impensabile che esistesse realmente, ne aveva sentito parlare solo nelle favole che le erano state raccontate da bambina.
<roba da matti! Tutto questo è impossibile!> esclamò la donna che non riusciva a credere a quello che stava succedendo, quella favoletta del santuario, del magico mondo delle balene, luogo della pace, e di incredibili ricchezze, era solitamente accostata ad altri racconti tipo: pollicino, il mago di oz e l'isola del tesoro, storielle raccontate ai bambini delle scuole elementari; com'era possibile che quella leggenda non fosse stata inventata, la donna non si capacitava.
Ma non era la sola ad essere allibita da quegli sviluppi, anche Rick, non era abituato a credere alle favole, era un ragazzo concreto e realista, proprio per questo così appassionato alle scienze naturali, esse infatti gli permettevano di dare una spiegazione reale a tutto quello che accadeva nel mondo, beh in quei due giorni alcune certezze nella sua mente iniziavano a vacillare, il Leviatano non gli era parso molto leggendario qualche ora prima, quando aveva aggredito l'imbarcazione dove viaggiava trascinando il gruppo in quel vortice di eventi che ora portava in un punto ben preciso: il promontorio dei giardini di Augusto, d'altronde Virgilia era stata chiara nei suoi riferimenti, non vi erano dubbi.
<e pensare che ci siamo stati qualche giorno fa su quel promontorio, ero con Giò> sospirò il ragazzo
<eravamo venuti a seguito del disastro provocato dal leviatano, la folla di cittadini si era riunita proprio li>
<e già è proprio in queste acque che mi ha aggredito quel terribile mostro>
Rispose Piero, che rabbrividì ripensando a quegli attimi di puro terrore, in cui aveva rischiato di morire, come invece era accaduto a molti suoi colleghi e amici riunitisi anch'essi nella battuta di pesca notturna di quella maledetta nottata, l'uomo mise la mano in tasca avvertendo il peso dell'enorme diamante che aveva recuperato qualche minuto prima in quell'inferno sotterraneo, sembrava addirittura più grande di prima, rischiare la vita forse era servito a qualcosa.
Rick inforcò il cellulare, mentre ripensava anch'egli a quei terribili momenti,
<una meraviglia, com'è possibile che sia successa una tale catastrofe in posto simile>
Disse l'uomo scorrendo alcune foto di quel meraviglioso giardino, che era l'apoteosi dell'architettura paesaggistica, era un giardino pensile, un orto botanico ma inoltre celava al suo interno dei veri e propri diamanti archeologici e artistici,
<a quanto pare, questo posto incredibile nasconde al suo interno qualcosa di ancora più meraviglioso> disse il dottor Malaparte sospirando e pensando di essere veramente ad un passo dal magico santuario che aveva inseguito per tutta la vita.
Rick ridigitò per l'ennesima il numero dell'amico Giò, ma non vi era risposta, un tarlo iniziava a innestarsi nella testa dell'uomo,
<e se non c'è l'avesse fatta..> pensò rick avvolto in un attimo da un angoscia mai sentita prima.
<ragazzi, sta succedendo qualcosa qua intorno> intervenne Malaparte, troncando di netto i pensieri di tutti
<cosa succede dottore?>
<il radar del sottomarino, segnala qualcosa, si sta avvicinando a noi molto velocemente>
Il gruppo inorridì sapendo che quell'enorme oggetto segnalata dal radar poteva essere solo una cosa,
<ragazzi preparatevi a ballare> disse il dottore,
<spero che la mia esperienza al Filtec mi torni utile> aggiunse l'uomo
<il Filtec, ma quante vite ha quest'uomo?> pensò Rick, il dottore era pieno di risorse, a quanto pare aveva lavorato attivamente al Filtec, l'ente europeo per lo sviluppo della tecnologia sottomarina,
<se quel che dice è vero, credo che se la cavi molto bene , con questo trabiccolo> disse Rick quasi con tono sarcastico,
<lo scopriremo molto prest..> l'uomo si interroppe
<oddio è gia qui.>
un tonfo sordo seguì quelle parole profetiche.
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Leviathan, la ricerca del santuario dei cetacei
PertualanganCosa c'entra un antica Civiltà scomparsa con uno dei più sanguinari dittatori del novecento?e con un mostro marino millenario? "Capri, Baia dell'Unghia Marina, un'assordante tranquillità si avverte, resti di imbarcazioni galleggianti si scorgono p...