MARE
I miei pensieri viaggiavano.
Lo facevano tempestosamente nella mia testa, che ormai sembrava un mare in burrasca.
Io arrancavo sul pelo dell'acqua.
Continuando in quel modo sarei sopravvissuta soffrendo, facendomi del male.
Non potevo smettere di nuotare, sarei annegata.
Non potevo aggrapparmi a qualcosa, qualcuno per poter tornare a riva.
Non potevo sottrarmi a quel masochismo.
Però un giorno smisi di muovere braccia e gambe.
Probabilmente ero stanca.
Magari mi ero stufata di questo mondo e delle persone che lo popolano.
Forse si poteva evitare..ma forse no.
Poi sono andata a fondo.
Sentivo l'acqua che lentamente arriva ai capelli.
I miei capelli.
Ricci.
Lunghi.
Nè marroni nè neri.
Un misto.
Si stavano impregnando di quell'acqua sporca.
Avevo paura.
Non volevo far entrare il liquido scuro dentro al mio corpo.
Non volevo...
Ma lo feci.
Mentre l'acqua si faceva strada verso i miei polmoni la paura svaniva, piano piano se ne andava.
E con lei se ne andavano anche quelle voci che da un po' di mesi mi tormentavano con le loro idee macabre.
Nessuno le sentiva.
Solo io riuscivo a percepirle.
Ogni tanto davo di matto.
Le voci si intensificavano ogni giorno di più e io non ci potevo fare niente.
Ma quelle voci rimanevano, erano più forti di me.
Mi sono sfogata con tre persone.
Però nessuna di queste è riuscita a non farmi annegare, nessuna mi ha portato a riva, nessuna mi ha salvata.
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Vuoto come il mio cuore
Short StoryPotrebbe essere un oneshot, oppure solo il primo capitolo...