1) Primo giorno di liceo

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Il suono della sveglia,mi fa capire chiaramente,che purtroppo è giunta l'ora di abbandonare il mio soffice letto,per iniziare una giornata che,sostanzialmente,sarà uguale a quella di ieri,o forse non esattamente. Mi sembra che siano passati solo 5 minuti,da quando sono caduto tra le braccia di Morfeo. "Tesoro, coraggio sveglia!". È mamma che mi chiama per la colazione. Sbagliando,mi dirigo di sotto,dove mamma mi accoglie con un affettuoso bacio sulla fronte,e mi scompiglia i capelli;una cosa che odio sin da piccolo,ma penso la ferirei se glielo dicessi. Fidatevi,se solo sapeste la forza che ha,dispiacerebbe anche a voi. "Allora,emozionato per il primo giorno di liceo??"." Si",le dico. In realtà non è così. So solo io l'ansia che provo. Nuova gente,nuovi insegnanti,armadietti..insomma,spero di esserne all'altezza. Non che voglia fare il tragico (in verità è una cosa che odio),ma cercate di capirmi. Non sono mai stato il tipo di ragazzo che prende tutte A sin dalle elementari. Dovrò impegnarmi parecchio quest'anno se voglio farcela,e studiare di più. "Ti ho preparato i muffin tesoro",mi dice mamma con un ampio sorriso. "So che sono i tuoi preferiti,così ho pensato di farteli. Mormoro un "grazie". "Stai tranquillo,andrà benissimo tesoro. Sii sereno e andrà tutto bene,intesi??". Mentre pronuncia queste parole,mi appoggia le mani sulla spalla,che io copro delicatamente con le mie. "Tutto bene mamma,stai tranquilla. Sto bene",le rispondo. Per tutta risposta,mi restituisce un sorriso,che non posso fare a meno di ricambiare,mentre mi dirigo a lavarmi e cambiarmi. Dopodiché passo da camera mia,afferro il mio zaino e il mio cellulare con le cuffiette,mentre mamma è già in macchina che mi aspetta con uno dei suoi sorrisi più belli. Decido che la mia rock band preferita,mi farà da "sottofondo",per il mio tragitto verso il college. La prerogativa di questo tipo di musica,è che deve essere talmente alta,da spaccare i timpani. Durante tutto il tragitto,guardo fuori dal finestrino,e provo la pace più assoluta. È incredibile la sensazione di rilassatezza che riesce a trasmettermi la strada che cambia in continuazione davanti a me. Amo anche la sensazione del vento che mi solletica il viso."Ti voglio bene",mi dice mamma prima che scenda dalla macchina. "Anch'io mamma". Con queste parole mi dirigo verso quello che per 5 anni sarà il mio carcere,detto anche college. In auditorium si riuniscono tutti gli studenti del primo anno,prima di fare il nostro ingresso nelle rispettive aule. Ho sempre trovato vagamente emozionante il discorso di inizio anno del preside,pieno di buoni propositi,e di fiducia nei nostri confronti. La prima lezione che mi attende quel giorno è scienze. Mi dirigo verso l'aula e subito prendo posto a sedere,nel massimo silenzio, in quanto la lezione è già iniziata. "Hei,sei in ritardo ..frocio",sento dire da una ragazza bionda con l'aria da signorina so tutto io,che subito dopo si lascia scappare una risata. Questa ragazza ho scoperto in seguito chiamarsi Cassie. Decido di non farci troppo caso,sebbene trovi deprimente (e non poco),che la gente ne faccia di questo,un motivo di priorità. Il solo momento di tregua,è la mensa. Lì nessuno si fa problemi,a dir la verità non ci si guarda nemmeno negli occhi,in quanto la gente pensa solo a mangiare. Mentre consumo il mio pranzo,mi domando se un giorno anche io avrò una migliore amica;sai,una di quelle persone con cui ridere,ballare fino allo sfinimento,ubriacarsi e scherzare. Ho bisogno di persone così A dir la verità,un amica ce l'avevo,ma a lei non sono andato bene,mi ha voltato le spalle,e si..insomma,eccomi qui. Non è una cosa di cui amo parlare,insieme a molte altre. Come immagino si sia capito,il primo giorno di scuola,non è andato nel migliore dei modi. Forse mi sono fatto aspettative troppo alte. Proprio quando perdo le speranze che quella tortura possa mai avere fine,sento la campanella suonare,e finalmemte posso ricominciare a vivere.

❤Spazio autrice:
Ed ecco che veniamo subito introdotti alla figura di Jack,descritto nello spaccato di una giornata, che ha l'aria di essere esattamente uguale a tutte le altre. Mi chiamo Vittoria,ho 19 anni e sono di Bari. Data la mia passione per il bellissimo americano Ezra Miller,ho deciso di scrivere questa fan fiction su di lui,che spero vi piaccia,buona lettura!📖 Fargli leggere questo sarebbe il mio sogno, ma purtroppo così non può essere. Spero pertanto la gradiate voi. ✨ Fatemi sapere cosa ne pensate,tramite messaggi,si accettano consigli haha

Un "disastro" di ragazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora