Io sono un diario. Sono Costanzo, il perché Angelica mi abbia chiamato così non sono certo, forse per ricordarsi di scrivere in me tutti i giorni e perché sono azzurro, perciò maschio? Per essere corretto, ero azzurro. Mi piacevo tanto azzurro, ero piacevole e naturale, prima d'essere rivestito da uno strano strato di tessuto marrone, che peccato.