11:02
È un mercoledì come tanti, alle Marati di Trento, vento travolgente e pioggia intensa che si alterna a fiocchi di neve che mi impediscono di guardare fuori dalla finestra. Mi trovo in classe, aula 9, solita e vecchia aula, sottosopra e caotica. I miei compagni stanno creando un caos allucinante. Ho mal di testa. La prof Tozzi ci metterà una nota se andiamo avanti di questo passo, e ne abbiamo già prese fin troppe in questi mesi. Io sto scrivendo, tormentata dalle urla e dalle risate, che da me oggi non sono ricambiate. Vi chiederete perchè, giustamente, e vi voglio dare una risposta esauriente; mancano meno di due ore al suono della campanella, per tornare a casa, e proprio in quell'istante, devo attendere con non immaginate quale ansia, il mio fidanzato, Michele. Già, un mio grandissimo difetto è quello di metterci ansia in ogni cosa che faccio, e di averne in qualsiasi momento della mia vita. Insomma io con l'ansia ci convivo. Lo aspetteró al cancello laterale della scuola, come d'abitudine. A quel punto, ci siamo messi d'accordo per darci il primo bacio, il mio primo bacio, vero. Dovrei essere felice eppure sento che ci sarà qualcosa a frenarmi, non perchè non lo ami abbastanza, anzi, ma perchè è il mio primo bacio e non sono sicura che lui sia il ragazzo giusto. Forse dovrei accennarglielo, ma non voglio perderlo nè farlo soffrire per me, soffrirei di più io.
13:10
È appena suonata la campanella, sto facendo le scale per giungere al nostro punto di incontro. Ansia. Insicurezza. Negatività. Ogni emozione che non dovrei provare proprio in questo istante, mi sta assalendo. Mi rassicuro pensando sia normale, è il mio primo bacio, non posso non essere nemmeno un po' agitata. Mi calmo lentamente. Le mie amiche sono con me ed è un susseguirsi di loro "stai calma" "sarà eccitante, vedrai" "poi mi dirai che avevo ragione!" "Tu sei matta ad essere così ansiosa!" e tutto ció mi fa innervosire il doppio. Non sopporto chi mi assilla con queste frasi rassicuranti, perchè lo sono per loro, ma non per me.
Michele ha appena varcato la porta principale, e si sta recando verso di me. Mi guarda, mi sorride e accenna un "ciao" con la sua mano. Io ricambio. È tutto così strano, è come se non volessi trovarmi qui ma scomparire in un battito di ciglia. La neve cade, fredda, mi si gelano le mani. Perfetto, non riusció nemmeno a parlare talmente sto morendo di freddo. Se solo si spicciasse!
Abbiamo tutta la scuola attorno, che ci fissa per aspettare quel maledettissimo bacio di cui discutiamo da parecchio tempo. La neve cade su di noi senza sosta. Sempre più paura, imbarazzo. Ci guardiamo negli occhi per qualche decina di secondo, e infine si accosta a me e mi bacia. Tutto intorno si è spento per un po', c'eravamo io e lui soltanto, nessun'altro. È andato tutto per il meglio per fortuna e se devo ammetterlo, mi è piaciuto come primo bacio. Pensandoci, sotto la neve, tutto intorno bianco, io e lui, sì, è stato alquanto imbarazzante ma così dolce che già mi manca.
STAI LEGGENDO
OGNI SCELTA, UNO SBAGLIO.
Romancele crush, quelle per cui il tuo cuore sorride per poi spezzarsi. le crush, quelle irraggiungibili e impossibili, quelle segrete. le crush, quelle che colmano i tuo sogni di scene che vorresti accadessero. le crush, quelle per cui soffri senza motivo...