Capitolo 5

234 10 3
                                    

00:42
Affondo la mano nei suoi capelli e le nostre labbra si schiudono in un bacio lento, unico e profondo; all'improvviso non riesco più a respirare, mi sento soffocare.
I battiti del mio cuore si fanno sempre più lenti, ma nonostante il dolore al petto non riesco a staccarmi dalla bocca di Jessica.
Apro gli occhi di colpo con il fiatone e immerso in una pozza di sudore e alcool.
Mi appoggio con la schiena al muro per poi guardarmi intorno.
Dannati incubi.
Prendo la bottiglia di Malibù e ne faccio qualche sorso fino a finirla.
Mi alzo, ma subito, mi viene un attacco di nausea così corro in bagno a vomitare.
Socchiudo gli occhi tossendo.
Cosa mi sta succedendo?
Sospiro. Non posso farmi fottere la vita un'altra volta e soprattutto da una ragazza che conosco a malapena, ma che lei attraverso le mie canzoni mi conosce meglio di me stesso.

06:30AM
Non ho chiuso occhio.
Troppe cose nella mia cazzo di testa.
Prendo in mano il telefono iniziando a guardare instagram.
Dopo un po' caccio via il cellulare e alzandomi dal letto mi vesto.

Mezz'ora e sono già in studio con Valerio.
Stiamo lavorando molto bene, e stranamente anche io, voglio il massimo per lui.

«Bro stasera al Branca c'è un evento e noi dell'Honiro siamo invitati, ti aiuterà a distrarti.» mi annuncia d'un tratto Ser.
Annuisco anche se non molto convinto.
«Alle 10 ti passo a prendere» e così dicendo esce dalla sala prove.

Mi metto la mia maglia con la croce al contrario e dei pantaloni neri, mi alzo di poco i capelli e aspetto Vale.
Dopo 10 minuti arriva e così scendo.
«Ehy fratè» lo saluto con una pacca sulla spalla.
«Loro sono Alina e Marta» dice indicandomi due ragazze sedute di dietro.
«Piacere Giorgio.» mi presento guardandole.
Alina è davvero bella, ma mai quanto Jessi..ah! basta! Stasera non la devo pensare, fanculo, non voglio distruggermi ancora di più.

Arrivati davanti al locale scendiamo, poso una mano sul fianco di Alina e entriamo dirigendoci subito al bancone.
Ordiniamo due bicchieri di vodka al melone e parliamo un po'.
È bello stare con lei, perché a differenza di molte altre ragazze, non mi conosce, non c'è la musica di mezzo, sono completamente "io" al 100%.

Dopo tre bicchieri a testa siamo abbastanza brilli per andare a buttarci in pista e ballare.
La stringo a me mentre si struscia sul mio corpo. È così minuta che mi scivola fra le mani.
Mi sgolo un altro bicchiere e inizio a baciarle il collo lentamente lasciandole qua e là baci umidi, sento la sua schiena inarcarsi. 
Le mie mani si posano sul suo fondoschiena abbondante e così facendo ci separiamo dalla folla andando verso i bagni privati.
Inizio a baciarla mentre percorriamo il corridoio goffamente.
Click! Click!
Mi stacco da Alina guardandomi intorno.
«Ehy tu!» urlo contro un uomo girato di spalle che scappa via.
Merda!
«Quel cazzo di coglione ci ha fatto una foto mentre ci baciavamo, se tu la vedi in giro, non sai niente» le dico con tono abbastanza minaccioso.
Lei annuisce, e così esco tra la gente.

Prendo il telefono.
Porco cane.
Sono già stato taggato in un post dove mi bacio con lei. Oh merda.
Perfetto.
Tiro il telefono contro il muro rompendolo.
«Vaffanculo!» urlo per poi uscire dalla discoteca.
Prendo un taxi e dopo poco sono a casa.

Mi guardo attorno nel buio più totale della mia camera.
Socchiudo gli occhi sospirando, cazzo.
Mi siedo alla scrivania e inizio a scrivere, canticchio a bassa voce.

Non ho bisogno degli altri, no
So che devo andare avanti

Ora che proseguo solo io non faccio altro che pensare a quanto non mi manchi

Scomparirò lasciando solamente l'eco del mio nome
Mi allontanerò da tutto, si
Come un elefante quando muore
Per fortuna che sta merda funziona

Non riesco a scrivere altro.
Sto ricredendo a quello che ho appena scritto.
Io non ho bisogno di nessuno...no.
Ho bisogno costantemente di lei.
Prendo il bomber dalla sedia per poi correre
fuori di casa.

Scrivilo con due L Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora