La chiamata

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Mi alzai assonnato. E anche tanto.
Mi aspettai di trovare Plagg come al solito seduto sulla scrivania a mangiare camembert (già, anche di prima mattina).

E invece no.

Quando aprii un occhio pigramente, mi trovai davanti il kwami dalle sembianze di un gatto nero intento a dormire come un ghiro.

Chi l'avrebbe mai detto?

Ridacchiai sentendolo russare leggermente, poi mi accorsi di una cosa.

Avevo il mio telefono stretto in una mano.

Cercai di ricordare come mai mi ero messo a dormire stranamente con il telefono vicino...ma poi ricordai tutto.

E sorrisi.

Appena vidi il viso della Mia Lady stampato sulla schermata del telefono, capii che ieri notte non avevamo chiuso la chiamata.

Qualche ora prima...

Mi misi sul divano, intento a guardare un po' di tv, ma dopo aver fatto un po' di zapping sul piccolo telecomando decisi di spegnerla. Non c'era praticamente niente, era inutile continuare a cambiare canale.

Mi sdraiai allora sul letto, seguito da un Plagg affamato.
"Hey ragazzino, ti ricordo che devi ancora darmi il mio amato camembert!" disse assumendo il suo solito tono da offeso quando prendeva in ballo quest'argomento.
Risi al solo pensiero e gli lanciai una fetta del suo formaggio preferito, poi presi il telefono e digitai un numero, precisamente quello dell'unica persona che volevo sentire in quel momento.

La Mia Lady.

Schiacciai quindi il tasto di chiamata e portai il telefono all'orecchio, sperando di sentire dall'altra parte della linea la sua voce tranquillizzante.
Già me la immaginai a sorridere mentre fissava il telefono, arrossendo leggermente mentre strisciava il pollice sul touch per rispondere.

Ah, Marinette...

Chiusi gli occhi, sorridendo e pensando ancora una volta alla ragazza dai capelli corvini e gli occhi azzurri.

"Hey, micetto, già ti manco?" chiese la mia ragazza.
"Hey M'Lady, non tutte le volte riesco a sopportare la tua distanza, ricordatelo." risposi a mia volta, facendo ridacchiare la corvina dall'altra parte della cornetta.
"Come mai questa chiamata inaspettata?" chiese ancora Marinette.
Sentii un leggero rumore, segno che si era anche lei sdraiata sul suo letto.
"Non so, voglio parlare un po' con te prima di dormire...peccato che non posso venire a trovarti, altrimenti sarei già corso..." sospirai sconfitto.

Purtroppo quella sera non potevo fare la mia solita visita sul balcone della mia ragazza, poiché ero rientrato tardi da uno dei miei servizi fotografici e mi sentivo veramente stanco. Poi Nathalie sicuramente sarebbe venuta a controllarmi qualche volta, dato l'improvviso calo di zuccheri che ebbi subito dopo la fine del servizio.

"Ti senti meglio?" si preoccupò di sapere, sperando in una risposta affermativa.
"Come sempre, M'Lady." la tranquillizzai.
Non potevo vederla, ma ci avrei scommesso me stesso che in quel momento stava arrossendo dalla testa ai piedi.
Infatti il suo silenzio confermò la mia ipotesi, facendomi ridacchiare.
"Cos'è, il gatto ti ha mangiato la lingua?" scherzai per rompere il ghiaccio. Qualche volta capitava che Marinette ritornava ad assumere quel carattere che aveva prima di mettermi con lei, timido ed impacciato.
"Adrien!" esclamò semplicemente, rimproverandomi per la battuta squallida.
"Mi piace quando ti comporti così, Insettina." mi procurai di farle sapere.
"L-lo s-si...ehm v-volevo d-dire s-so..." si limitò a dire -o meglio, a balbettare- lei.
Ridacchiai nuovamente, pensando a come poteva ancora balbettare, ora che eravamo a tutti gli effetti una coppia.
"Cosa stai facendo?" cambiai discorso.
"Niente di che, stavo semplicemente disegnando qualche bozzetto...avevo un po' di tempo libero, quindi l'ho sfruttato. Ma ora sono stanca morta, quindi ho deciso di lasciarci stare. Tu?"
"Beh, volevo guardare un po' di tv, ma non c'era nessun programma interessante, quindi ho preso il telefono e ti ho chiamata." dissi dolcemente.
"Oh..." sentii semplicemente dall'altra parte.

Marinette era ancora arrossita.

"Già...mi manchi. Non vedo l'ora di vederti."
"A-anche tu...non s-sai quanto." disse, cercando invano di trattenere altri balbettii.
Sebbene non si mostrava proprio una ragazza estroversa quando si trattava di parlarmi, sapevo che comunque i suoi sentimenti nei miei confronti erano veri. Dopotutto, lei era l'unica ragazza che ha saputo vedermi sia dentro che fuori. Come si dice, l'impressione non si vede con l'occhio del corpo, ma si percepisce con l'occhio dell'anima, no?
E lei ha saputo cogliere al massimo ogni aspetto di me, accettandolo.
Proprio per questo ho scelto di avere una ragazza come Marinette al mio fianco. E non la lascerò andare per nessuna ragione, costi quel che costi.

Continuammo a parlare del più e del meno ancora un po', fin quando all'improvviso Marinette iniziò a sbadigliare.
"Mari, tutto bene? Se vuoi posso chiud-"
"NO!" mi interruppe lei.
Risi alla sua reazione.
"Okay okay, scherzavo!" esclamai, continuando a ridere.
Potei sentire dall'altra parte la sua risata imbarazzata.
"Sai, mi piace parlare con te...non...non voglio chiu...yawhn...chiudere...capisci quello...yawhn...quello che intendo..."
Era così carina quando cercava di farsi la forte, non riuscendoci minimamente.
"Vuoi che ti faccia ancora compagnia?" chiesi a quel punto.
"Ovvio...voglio parlarti...yawhn...tutta la notte...yawhn..."
"Insettina, sai che se parliamo tutta la notte poi domani mattina non ci potremo alzare per andare a scuola? E a quel punto non potrai vedermi." le dissi divertito.
"Non voglio che tu chiuda...yawhn...la chiamata...yawhn...mi tranquillizza la tua voce. Mi tranquillizzi...t-tu."
Sorrisi pensando alle sue parole.
Volevo renderla felice, sempre.
E sapere che lei pensava queste cose di me non fece che rallegrare anche me.

Così parlammo per tutta la notte, finché tutti e due alla fine ci addormentammo con il sorriso stampato sulle labbra...e con una chiamata ancora aperta.





Appena ho visto quest'immagine ho pensato 'Cacchio, devo assolutamente scriverci qualcosa!'
Così eccomi qui, a pubblicare alle 02:00 (come al solito orari belli ahahah) perché era da troppo tempo che questa roba mi stava ronzando in testa. Ha deciso proprio stanotte di esplodere, costringendomi a scrivere a manetta su una tastiera che si blocca ogni due per tre, ma dettagli. Spero vi sia piaciuta, come al solito mi scuso per qualche errore di grammatica, ripeto che è notte anche per me ahahah. Vi ricordo di lasciare una stellina e un commento, per qualunque cosa io risponderò! Certo, non proprio presto, ma cercherò di fare il possibile! Iscrivetevi al mio profilo e...ciao!
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