Al suo esempio, al suo supereore ,
all'uomo che gli ha insegnato
ad essere e non ad apparire.
Nato nello stesso giorno del mio uomo,
quello che sogno di sposare.
Quello che siede al mio fianco in questo momento.Aveva aspettato che Claudio uscisse dalla sua visuale per alzarsi e rintanarsi come una lepre ferita nella sua stanza, restando chiuso lì dentro ,inchiodato al letto da mille ma e milleuno perchè.
Era rimasto lì per almeno un'altra ora, sperando con tutto sè stesso di non udire alcun tipo di rumore provenire dalla stanza sopra la sua, e grazie al cielo, qualcuno dall'alto lo aveva ascoltato.
Non era riuscito, nonostante ciò, a togliersi dalla mente le parole ambigue del castano , i suoi sguardi maliziosi ed il pensiero che le stesse dita che avevano accarezzato le sue labbra poco prima adesso erano intente a scoprire e ricoprire lembi di pelle non suoi.
Provava fastidio , un fastidio che avrebbe potuto definire quasi viscerale poichè nasceva dal suo interno e si fermava proprio lì , nello spazio vuoto tra lo stomaco e l'intestino.
Non era gelosia, non era possesso. Mario non era in grado di dare un nome a ciò che provava ma era qualcosa di molto simile alla rabbia.
Era arrabbiato con se stesso per come non era in grado di rispondere a Claudio. Si sentiva un fantoccio al suo cospetto, incapace partorire qualsiasi tipo di pensiero.
Si rivedeva dall'esterno e si sentiva uno stupido, perchè nel momento esatto in cui il castano si allontanava da lui ,tutte le parole che sembravano perdute in uno spazio senza fine, tornavano magicamente a galla ridondanti come un fiume in piena.
Aveva la testa piena di parole non dette che si sarebbero potute tramutare in perfette risposte , se solo la sua mente non fosse entrata in black out alla vista di un paio di occhi verdi.
"Mario sei lì?" chiese Cristina bussando alla porta della sua stanza
"Si Cri entra pure "
La sua amica varcò la porta della stanza e Mario notò subito che sul suo volto abbronzato aleggiava un velo di malinconia o forse si preoccupazione, ed istintivamente si ridestò poggiando la schiena sulla testiera del letto,pronto ad approfondire la questione.
"Che succede?" chiesero all'unisono.
Entrambi conoscevano l'altro come le proprie tasche, e questo era evidente a chiunque li vedesse insieme.
Mario aveva sempre provato per Cristina una sorta di empatia, qualcosa che non riusciva a spiegare alle altre persone perchè era successo e basta: si erano guardati un giorno, scambiandosi un semplice sorriso e da quel giorno non si erano più lasciati.
"Prima tu " disse convinto il moro, non sentendosi ancora pronto a dare voce ai suoi pensieri.
"E' una cosa lunga Mario.." iniziò la ragazza sedendosi sul bordo del letto, senza mai smettere di guardarlo
"Ho tempo Cri, lo sai, per te avrò sempre tempo"
Riuscì a rassicurarla con queste semplici parole, ma lesse nei suoi occhi un disagio che non le era mai appartenuto, almeno non con Mario.
Si erano sempre raccontati tutto, senza indugio alcuno, tanto che Mario non si stupì quando fu proprio la ragazza a fargli fare coming out e nella maniera più spontanea e naturale possibile.
Mario ricordava ogni dettaglio di quel pomeriggio piovoso : erano in camera di Cristina, lei nella sua" posizione da riposo " sdraiata con la schiena sul letto, le gambe alzate sul muro e la testa che ciondolava fuori dal bordo mentre lui era seduto per terra con la schiena appoggiata al letto.
Ricordava perfettamente la pioggia che scandiva minuti e pensieri ,mentre il suo cuore era terribilmente appesantito dal fardello che custodiva segretamente al suo interno ,ma che non era ancora pronto a rivelare. E poi semplicemente la sua amica lo guardò in una maniera così profonda che Mario temette potesse leggergli dentro ,ma non disse nulla. Tornò a sfogliare il giornaletto di gossip che aveva tra le mani ,in maniera quasi svogliata, fermandosi su una pagina all'apparenza come tutte le altre in cui vi erano delle foto di alcuni personaggi famosi " E' davvero molto bella Emma Watson " gli disse indicando una delle foto presenti sulla pagina ,ma senza dare al moro il tempo di rispondere "qui dice che in un'asta di beneficenza un fan è arrivato a pagare 200 mila dollari per un bacio sulla guancia dalla ormai non più piccola Hermione Granger ".
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On Fire
FanficIl fuoco della passione che brucia corpo ed anima. Ma si sa, il fuoco non è mai un amico fedele : ne resti incantato finendo con il bruciarti . Avrai la forza di scappare? O resterai intrappolato tra le sue fiamme avvolgenti?