Il primo giorno

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Se questo è vero uccidetemi, no è davvero il primo giorno del terzo anno. Non ne ho davvero voglia, di andare a scuola intendo, è solo un posto pieno di pettegole snob e schifosi ragazzi che ci provano con chiunque. Come avrete ben capito a me non piace molto andare a scuola, comunque anche se mal volentieri mi tocca entrare in quell'inferno di chiacchiere, parolacce e ragazzi invadenti. E come a non bastasse oggi non ho nemmeno la pasta per pranzo. A scuola come al solito passai senza dare nell' occhio per poi imboccare uno stretto vicolo che porta al cortile sul retro in cui come tutti gli anni c'era Filippo ad aspettarmi: l'unico amico di cui avevo avuto bisogno fin dalle elementari.
Arrivata lì Filippo mi salutò amichevolmente come al suo solito ma nel suo sguardo vidi un po' di malinconia ma non ci feci troppo caso quindi ricambiai con un saluto po' meno esuberante e lo abbracciai ma lui non mi strinse forte come al solito si limitò a darmi una leggera pacca sulla schiena e si staccò quasi subito per prendere lo zaino.

Quella che non sonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora