"Ciao...mi chiamo Karen Brown.
Ho 19 anni.Vivo ancora con la mia famiglia,perchè ancora non ho trovato lavoro.Vorrei andarmene subito da questa famiglia.Mi trattano come la pecora nera della famiglia.
In genere si etichettano le persone nella famiglia come pecora nera,quando non si comportano bene e non danno ascolto ai propri genitori.
Se mio padre ci fosse ancora...non mi tratterebbero così.
Forse è per questo.
Continuando la presentazione...
Io adoro ľ universo e i suoi colori.
Non so molto su ľ universo,ma posso dire che le 2 cose a cui sono più attratta sono la Luna e le stelle.Mi piace la cosa che brillano di luce propria,cosa che non tutti o tutto sanno fare.
Anche il sole,ma il sole per quanto possa essere bello e luminoso... brucia.
Adoro anche la sua luce,perchè mi riscalda il cuore,ma la Luna...
la Luna è fantastica.Ogni notte parlo ad essa.Le dico cosa ho fatto tutta la giornata e come continuano a trattarmi la mia famiglia."
<<Kareeen!!!Vieni subito qui!!!>>Grida mamma ed io mi affretto ad alzarmi dal letto e correre da lei.
<<Cosa ć è mamma?>>Le chiedo calma e con tono gentile.
<<Vai a cucinare la pasta con i pomodori freschi,è quasi ora di pranzo>>Mi dice ed io faccio una faccia stupita.
<<Ma ho già pulito tutta la casa>>Le dico ancora calma.
<<E allora?Quando tu vai a scuola lo faccio anche io!>>Mi grida contro.
<<Va bene mamma...ma ć è anche Scheila che potrebbe farlo>>Dico ancora con la testa bassa.
Scheila è mia sorella e lei ha un anno in più a me.
<<È a parlare con il suo fidanzato, adesso corri in cucina!>>Mi dice arrabbiandosi e io per non subire le sue mani su di me corro in cucina.
Inizio a mettere ľ acqua nella pentola e poi la sposto sul fuoco.
Nel frattempo vado un po su instagram e noto una richiesta
ď amicizia.È una ragazza.
"Aspetta...ma questa io la conosco.
È la ragazza che mi prende sempre in giro.Col cavolo che ľ accetto!"Elimino la richiesta e continuo a cucinare.
Qualche minuto dopo...
La cena è pronta e tutti ci siediamo.
Mio fratello Jeremy si siede al posto di papà ed io mi incavolo,ma non lo posso dare a vedere,altrimenti uno schiaffo di mamma nessuno me lo scansa.
<<Jeremy...non ti sedere al posto di papà>>Gli dico e lui mi guarda con un ghigno maligno.
<<E allora?Lui è morto mica può dirmi cosa fare?>>Mi dice beffardo ed io abbasso la testa.
<<Ma...>>Non mi fanno continuare che mamma parla.
<<Adesso basta!Vuoi che te le suoni!?>> Mi urla mamma ed io faccio no con la testa.
Continuiamo a mangiare in silenzio.
Loro hanno sempre odiato papà.
Prima mamma lo amava tantissimo,ma da quando papà si era affezionato a me lei si arrabbiò,perchè diceva che lui non prestava attenzione a Jaremy e Scheila,quando non era vero.
Mamma non mi voleva,ma non voleva neanche abortire.
Perciò tutti mi odiano.
Ho sempre pensato che il mio posto non era qua e dalľ eta di 10 anni avevo realizato che è proprio così.
Finito tutti di mangiare, sparecchio la tavola e lavo i piatti.
20 minuti dopo...
<<Finalmente ho finito>>Dico sospirando e poi vado in cucina.
Apro la rubrica e gli unici numeri che mi ritrovo sono:Quello di mia madre,quello di mia sorella,quello di mio fratello e per ultimo quello di mio padre.Il numero che non toglierò mai dalla mia rubrica.
"Non ho amici e quest'idea non mi dispiace.
Se non ho amici non ho motivo di preoccuparmi degli altri,ma solo di me.
Non ho mai provato a richiamare il numero di mio padre,tanto già so che non può rispondermi."
Mi sdraio sul letto e guardo il soffitto pensando a tutte le cose belle che ho fatto con mio padre, e piango.
<<Karen...>> Entra di colpo mia sorella in camera.
<<Cosa ć è Scheila?>>Le chiedo e lei mi guarda perfidamente.
<<Stasera devo uscire con Logan.
Mi devi prestare un tuo vestito.
Visto che almeno il buon gusto ce
ľ hai.>> Mi dice mentre si avvicina al mio armadio.<<Prendi quello che vuoi,ti consiglio il tubino bianco>> Le dico, ancora stesa sul letto.
<<Si...può andare>> Dice lei prendendo il tubino bianco e uscendo dalla camera.
"Accetta solo i miei consigli sui vestiti."
Dopo cena...
"Un'altra giornata è finita."
Lavo i piatti e poi vado a lavarmi.
Finita la doccia mi asciugo i capelli e metto il mio pigiama color azzurrino.
"Quanto è comodo questo pigiama"
Mi avvicino alla finestra e guardo fuori.
Mi siedo sul davanzale,visto che la finestra è grande ed io mi ci posso sedere, perchè è spazioso.
Guardo la Luna e sorrido.
"Non so perchè sorrido quando guardo la Luna, ma sono felice quando la vedo."
Inizio a parlarle di cosa ho fatto tutta la giornata e di come mi hanno trattata.Ovviamnete male,ma non mi lamento,è stato meglio degli altri giorni.
Mi avvicino allo specchio e alzo una parte della maglia vicino al fianco.
Si presenta ai miei occhi un livido gigante,alzo ľ altra parte e mi ritovo lo stesso livido,solo più piccolo.
Alzo un po il pantaloncino del pigiama e mi ritrovo un livido sul lato.
*Ľ ultima volta che mamma mi picchiò...sono rimasti dei brutti segni.*
Piango...piango e piango.
È ľ unico modo di sfogare la mia rabbia.
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Questo è il primo capitolo che creo di questa storia.È una storia molto forte.
Si parla di bullismo e di una famiglia che non si sa occupare di una persona,che non è solo una persona,ma un loro membro.
Tutto questo un giorno finirà.
Se vi è piaciuto mettete una stella e se volete, commentate.
Vi invito a leggere anche le altre mie storie se volete.
Un saluto da...
Viano Miriam💙
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La Luna come mamma (Sospesa)
FantasyKaren è una ragazza che non ha una famiglia perfetta come i suoi compagni di scuola,o almeno alcuni.Viene considerata la pecora nera della famiglia non perchè combina guai,ma perchè si mette sempre in disparte e la sua famiglia la tratta male solo p...