Paura Aitor?

1.8K 133 6
                                    

Arion, Lucian, Aitor e Eugene stavano tutti a casa di Gabi per un compito di gruppo. Appena finirono esultarono. Erano sfiniti.
-Ehy ragazzi- disse il rosato -che ne dite di restare da me a guardarci un film dell'orrore?-
I ragazzi presenti sbiancarono ma solo uno non lo diede a vedere.
-Ehm... Oh guarda com'è tardi... Devo proprio andare mi spiace... Ciao a tutti!- disse Arion scattando in piedi, lasciando anche lo zaino lì e uscendo di corsa.
-Voi?- riprovò Gabi.
-Ehm... Io... Devo andare a ripassare per l'interrogazione...- disse o meglio, balbettò Eugine prendendo le sue corse e seguendo a ruota Arion.
-Lucian? Aitor?-
Lucian restò zitto qualche secondo prima di seguire gli altri due.
-Che fifoni...- borbottò Aitor.
-Perché? Tu non lo sei?- disse sghembo Gabi.
-Pff. Non mi spavento facilmente codini rosa-
-Allora resti a vederti il film eh Gumball?-
Il turchesino lo guardò male prima di annuire. Voleva dimostrare al rosato che non era un fifone. Ma si era completamente scordato che lui si spaventa facilmente con i film horror.
-Bene. Ci vediamo 'poltergeist' va bene?-
Aitor annuì. Non lo aveva mai visto. Sperava che non fosse chissà che. Gabi disse al minore di sedersi mentre lui andava a prendere il film e a fare i popcorn. Gabi aveva notato che negli occhi felini di Aitor si poteva scorgere un velo di paura. Aitor è sempre stato molto bravo a nascondere le sue emozioni ma Gabi in qualche modo lo capiva sempre cosa provava. Fece finta di niente. Voleva vedere quanto durava. Andò nel salottino, spense le luci, mise il film e si sedette accanto ad Aitor. A separarli c'era solo una coppa piena di popcorn. Gabi aveva già visto il film quindi sapeva molto bene cosa stava per succedere. Purtroppo dovette bloccare il film verso la metà visto che non riusciva più a seguirlo per colpa delle grida del turchesino.
-Chi è che non aveva paura?- sghignazzò il rosato.
-Stronzo- sibilò Aitor e Gabi scoppiò a ridere non accorgendosi che il minore era sul punto di piangere. Il rosa si bloccò quando sentì un singhiozzo soffocato. Si alzò di scatto dal divano, accese subito la luce e fissò il più piccolo che ora stava piangendo. Aitor cercava di smettere e di non far vedere a Gabi che piangeva ma purtroppo non ci riuscì. Intenerito dalla scena Gabi spostò la coppa ormai vuota e si sedette accanto ad Aitor.
-Non piangere, era solo un film- disse dolcemente ma il più piccolo non accennava a voler smettere. Lo abbracciò e all'inizio Aitor sobbalzò leggermente ma non si ritrasse né ricambiò. Rimase lì, a piangere con la faccia premuta contro il petto di Gabi, mentre si malediceva per starsi mostrando così fragile e mentre il rosato gli accarezzava la schiena. Il più piccolo pianse per una decina di minuti e quando smise si scostò brutalmente dal rosa. Evitava in tutti i modi il suo sguardo. Si sentiva in imbarazzo.
-Non devi vergognarti di aver paura- disse dolcemente Gabi.
-Oh certo. Mi comporto da poppante ma non serve che me ne vergogno, nooo- disse sarcasticamente Aitor.
-È normale aver paura. I film horror sono fatti per questo, sai?-
Aitor sbuffò rumorosamente e mise il broncio. Gabi scoppiò a ridere ma poco dopo se ne andò via la corrente. Tutte le luci si spensero di colpo e Aitor cacciò un urlo che fece spaventare Gabi. Il rosa prese subito il cellulare e accese il flash illuminando un terrorizzato Aitor.
-Sarà scattato il contatore, vado a controllare-
-EHY!!! NON LASCIARMI QUI DA SOLO!!- si lamentò il turchese che si alzò seguendo Gabi. La scena che si presentò era davvero tenera. Aitor seguiva Gabi tenendo stretta la maglia di quest'ultimo che a sua volta con una mano teneva quella di Aitor e con l'altra il cellulare. Arrivati al contatore Gabi lasciò la mano di Aitor che si strinse di più a lui e riattivò la corrente. C'è solo un piccolo problema. Durante il percorso verso il contatore Gabi con cellulare aveva illuminato davanti a se ignorando la parete alla quale stava attaccato il piccolo habitat del serpende di Gabi. Appena la luce si riaccese Aitor saltò letteralmente in braccio al rosa urlando e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. Gabi sorrise intenerito e portò Aitor lontano dal serpente. Lo appoggiò sul letto di camera sua ma Aitor non riusciva più a smettere di tremare. Il rosa ridacchiò e ricevette un'occhiataccia dal turchese.
-Sei solo uno stupido- sbottò quest'ultimo con tono scocciato. Gabi odia quando Aitor lo tratta così quindi scese le scale e tornò poco dopo con il serpente in mano. Aitor urlò e disse a Gabi di portarlo via.
-Prima chiedi scusa- disse pacato il maggiore.
-Gabi t-ti prego p-portalo lon-ntano da m-me...- singhiozzò il turchese in preda al panico.
Il rosato avvicinò di più il serpente ad Aitor che gli sguainò contro i denti.
-Chiedi scusa- ripete il maggiore.
Aitor biascicò uno 'scusa' continuando a piangere e a tremare. Gabi sorrise soddisfatto e riportò giù il serpente ma si precipitò di nuovo su nel sentire i forti singhiozzi di Aitor.
Era seduto sull'angolo più remoto del letto, si teneva la testa fra le gambe che a loro volta erano racchiuse dalle sue braccia. Non smetteva di tremare e piangere. Si vedeva che era traumatizzato. Sembrava così fragile e Gabi si sentiva tremendamente in colpa. D'istinto si sedette accanto a lui e lo abbraccio.
-Scusami tu sono stato un idiota, non dovevo fare questa cavolata- disse il maggiore mentre accarezzava la schiena di Aitor. Ormai Gabi non resisteva più quindi decise di prendere coraggio. Con due dita alzò il viso di Aitor e lo baciò. Il più piccolo, all'inizio sorpreso, ricambiò il bacio. Nessuno dei due riusciva a credere che stava baciando la persona che amava e alla quale aveva paura di dichiararsi. Si staccarono dopo un po per mancanza d'aria.
-Ti amo Aitor- disse il maggiore guardandolo negli occhi ormai svuotati e senza lacrime.
Il più piccolo rimase spiazzato da quelle parole. Voleva rispondergli, dirgli che anche lui lo amava ma dalla sua bocca non usciva alcun suono.
-Ehy, non devi dirmelo subito. Devi farlo quando sarai pronto- disse dolcemente Gabi baciandolo sulla fronte. Lui sapeva che per Aitor era molto difficile esternare le sue emozioni e non voleva mettergli fretta.
-Gabi...- sussurrò Aitor -visto che si è fatto tardi e visto che avevi detto che i tuoi non staranno a casa... Posso dormire qui?-
Si vedeva che era in imbarazzo. Mai Gabi si sarebbe aspettato questo comportamento da Aitor, ma in fondo era questo ciò che amava di lui, riusciva sempre a sorprenderlo.
-Certo Gumball-
-Grazie Barbie-
Gabi si alzò e dall'armadio prese una sua maglia azzurra abbastanza lunga e la passò ad Aitor. Al minore gli andava un po grande e quindi gli copriva dalla vita e poco più giù. Faceva caldo e quindi non servivano cose troppo pesanti. Gabi si prese un paio di pantaloncini grigi e una maglietta viola. Si cambiarono entrambi, il rosa si sciolse i codini e Aitor non poteva negare che fosse davvero bello con i capelli sciolti. Si misero nel letto del maggiore e Gabi fece aderire la schiena di Aitor al suo petto e lo strinse. Non si sa mai che Aitor avesse paura. Chiusero entrambi gli occhi ma poco dopo Aitor si girò, appoggiò il mento sulla spalla di Gabi e sussurrò -Ti amo anch'io codini rosa-
Quella notte dormirono entrambi sereni.

Horror Film||RanmasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora