Ma quanto costa la felicità?

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Mi presento cono Sofia Walker vivo nella piccola città di Isernia in provincia di Molise. Descrivendomi poso dire che sono una ragazza che dal futuro si aspetta ben poco dato che già non sto vivendo delle situazioni ottime in questo periodo : i miei genitori stanno affrontando un divorzio , mia sorella ormai è grande e non da retta a me ed ai miei problemi  . a scuola le cosa vanno sempre una merda, ho pochissimi amici  e nessuno di loro riesce ad aiutarmi veramente in più penso che la mia migliore amica mi prenda solo in giro su ogni cosa, non mi dà le giuste attenzioni,io per lei devo esserci sempre ma lei per me mai. Oggi è il 25 dicembre ed anche di Natale deve andare tutto male. Sta mattina appena sveglia ho iniziato subito a pensare che questo Natale per me non è come tutti gli altri, questo Natale è freddo,senza spirito natalizio, senza felicità insomma,con poca voglia di vivere. I miei genitori essendo che stanno affrontando il divorzio non ci sono a tavola o almeno non c'è papà; la nonna ci aveva anche invitato a pranzo con lei a casa sua ma, mamma ha rifiutato perché se andavamo lì doveva venire anche papà e quindi dato le situazioni era meglio di no. Alcune volte non la sopporto proprio a mia madre mi dà sui nervi quando fa così, ma nemmeno papà scherza eh! anche lui con i suoi "fai ragionare mamma, sai che non è una cosa giusta ciò che sta facendo" ecc.. rompe. Oggi papà non so nemmeno che fine abbia fatto, non lo vedo da sta mattina, poi non l'ho più rivisto. Mia sorella non c'è a tavola perché è in camera a studiare dato che ha molti compiti da fare per le "vacanze natalizie". Abbiamo appena finito di pranzare,aspetto mamma che si alza per andare in camera, ed io intanto inizio a sparecchiare la tavola,una volta finito con ciò lavo i piatti,ordino la cucina e finisco col lavare il pavimento. Mi considero una ragazza molto casalinga dato che da quando i miei stanno divorziando mamma va a lavorare e quindi non ha tempo di fare la casalinga quindi il suo lavoro tocca farlo a noi, nonostante io e mia sorella ci dividiamo i giorni e le pulizie da fare è sempre stressante pulire dato che dopo aver fatto cinque ore di scuola bisogna anche pulire casa. sono distesa sul divano non  voglio andare in camera per non disturbare mia sorella che sta studiando,rimango quì sdraiata a scrivere e sbadiglio dopo sbadiglio finisco per addormentarmi. Sento qualcuno che mi da piccoli colpetti sulla spalla apro gli occhi e trovo mia mamma che mi invita gentilmente ad alzarmi dato che dobbiamo andare a casa di nonna dove lì troveremo tutti gli zii e parenti tranne i miei zii di Milano, loro non son potuti venire perché mio zio doveva lavorare, loro figlio Lorenzo è rimasto lì a Milano con loro, considero Lorenzo più di un cugino per me,lo considero un fratello perché lui c'è sempre nel momento del bisogno,anche nonostante tutti i m che ci dividono lui c'è sempre e oggi che è Natale mi manca più di ogni altra cosa. Sono le dieci e mezza e sono appena rientrata a casa, di questo Natale potrò solo ricordare tutta la depressione che c'è stata. Sono entrata in camera dei miei genitori convinta che trovassi mamma invece trovo papà che mette tutti i suoi panni in una valigia la quale credo che porterà con sé per il nuovo appartamento che si trova al palazzo di fronte, mi avvicino per salutarlo e fargli gli auguri e mi scappa anche un "come stai?" lui mi guarda sorridendo ed iniziamo a parlare,ma dopo poco tempo il discorso finisce e ci salutiamo e lui di sua spontanea volontà mi abbraccia,wow! è la prima volta in tutti i miei 13 anni che abbraccio mio padre, mi ha fatto un'effetto strano ciò che è appena successo,dopo pochi secondi l'abbraccio finisce e noto che mio padre sta piangendo, quelle lacrime mi fanno capire quanto in realtà lui ci tenga davvero a me, mi fa strano dirlo ma è vero, vorrei piangere anche io ma c'è qualcosa che me lo blocca di fare,quel qualcosa si chiama orgoglio, orgoglio che purtroppo non riesco a non fermare è dura ma un giorno spero di poterlo fermare. Saluto mio padre e prendendo il telefono noto che sono le undici e mezza ho bisogno di dormire,mi tolgo la maglia e nel farlo noto i tagli sul mio braccio,tagli che sono stati fatti circa un mese fa per colpa di mio padre che mi stressava, li sfioro e nella mia mente ritornano i momenti e le sensazioni di quando quella stupida lametta sfiorò la mia pelle,ricordo le urla contro lo specchio,la forza con cui imprimevo la lametta sulla mia pelle, ricordo ogni secondo e mi scappa una lacrima nel pensarci,toglio la mano da sopra ai tagli e asciugo velocemente la lacrima, mi cambio in pochi secondi e vado a dormire.

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⏰ Last updated: Feb 28, 2018 ⏰

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