Anna Maria

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Era il 15 settembre, il primo giorno di scuola superiore per Anna Maria, una ragazza di media statura dai capelli rossi, occhi azzurri e qualche lentiggine sparsa qua e la nella faccia. Era un po' strana, ma unica nel suo genere: aveva sempre la testa tra le nuvole, amava guardarsi intorno e ammirare ogni singolo albero, cespuglio o farfalla che le passava davanti.

Anche la sua famiglia era un po'bizzarra ma amata da tutto il vicinato: mamma Alice, papà Fabio, la sorellina Amanda e la cagnolina Ariel. Anna amava la sua famiglia e pensava che non ne esistessero di migliori. Suo papà e sua mamma si erano conosciuti dal fioraio da cui lavorano ancora, erano molto bravi, infatti, nel giardinaggio. Amanda, meglio conosciuta come Amy, andava in 2° elementare ed era una volpe: si capiva subito dagli occhi vispi color mare, aveva i capelli biondi e lineamenti molto eleganti. Come Anna, amava tutto ciò che era colorato, non sopportava il nero, le metteva tristezza.

Abitavano in una villetta circondata di fiori di ogni genere, nel giardino c'era il luogo preferito di Anna: un grande ciliegio, il cui tronco era circondato da piante rampicanti che ricadevano nell'altalena appesa all'albero. La sua camera era abbastanza piccola ma giusta per lei; sembrava quella di una principessa, tutta sul bianco, con grandi cuscini; nell'angolo aveva una grande scrivania con appoggiate cornici di ogni genere contenenti miliardi di foto. Anna era disordinata, per questo la sua camera era spesso causa di litigi con sua madre. Collegata alla camera c'era la cabina armadio, contenente almeno un centinaio di vestiti, e il bagno.  

Le vicine di casa di Anna, nonché future compagne di scuola e migliori amiche, erano Sofia e Martina: la prima aveva i capelli castani e occhi verdi, era figlia unica e di conseguenza un po' viziatella, tutto quello che desiderava lo aveva, ma Anna la accettava così. La seconda invece aveva i capelli neri, corti fino alla spalla e la frangetta, lei era molto diretta nel dire le cose, anche se qualche volte ferivano, però era anche molto estroversa e in generale popolare in tutto il quartiere. Quella mattina, come tutte le mattine, si sarebbero ritrovate in piazzetta e sarebbero andate in bici a scuola.



Anna e ľorologio della felicitáDove le storie prendono vita. Scoprilo ora