Parte 1 senza titolo

9 0 0
                                    

Londra,25Dicembre...

Le case sono sature di atmosfera natalizia,i bambini si svegliano pieni di allegria ed energia;l'emozione è ciò che li anima mentre aprono i regali...fiocchi,scatole e cartacce volano di qua e di là lasciando spazio a giocattoli,giocattolini,bambole e macchinine...Solo il piccolo William avrà una brutta sorpresa:pacchi grondanti di sangue,ripieni di parti di cadaveri è ciò che ricevette da Santa Claus...pacchetti con occhi, cervelli,intestini, falangi e chi più ne ha più ne metta.L'urlo del piccolo nel vedere quei resti in putrefazione svegliò l'intero vicinato come i suoi genitori,che accorsero più velocemente che poterono. I tre sembrarono tre statue...tutti con gli occhi spalancati tenuti immobili dal terrore...La polizia fu chiamata dai vicini,che nel sentire l'urlo si preoccuparono non poco..

Dalmio punto di vista potei vedere tutto: vidi la polizia fare irruzionenella casa...e vidi i paccchetti da me stesso confezionati...rividitutti gli organi che avevo preso dalle mie vittime e nel vederli mitornò in mente quanto mi ero divertito ad asportarli...

Ahquel cuore...preso da quella suore che era molto dolce e carina...poiquel pube...preso da quella povera ragazza che per mantenersi si eradata all prostituzione...quello stomaco preso ad un grassone che nonsapeva fare altro che ingozzarsi...quelle falangi rubate a quel ladroche trovai in casa mia...una vittima servita su un piattod'argento..per non parlare di quegli occhi rubati ad unostalker..quando mi ero divertito a prendere tutto ciò..

So cosa starete pensando...forse sono un po' psicopatico, ed avete ragione, ma è questo a rendere tutta la vicenda divertente...non possono condannarmi anche se venissi preso...ho pur sempre un'insanità mentale, quindi l' avrò vinta in tutti i casi.

L'arrivo di una strana anima a casa del piccolo William mi turbò un po': era un uomo sulla ventina, alto, affascinante, dalla folta chioma bruna e con indosso un elegantissimo frac nero. La sua espressione seria e quasi assente pareva degna di un grande intelletto e infatti così era... lo notai quando iniziò ad esaminare i piccoli resti: trovò tutti gli indizi che avevo lasciato per Scotlan Yard, fu l' unico ad accorgersene,rimasi stupito! Era concentrato su ogni dettaglio e subito riuscì a scovare il mio piccolo regalo per lui: un orsacchiotto di pezza con allegata una lettera nella quale era scritto "Buon Natale a Scotland Yard da S.Claus di sangue. "

Nel vederlo Sebastian, così si chiamava, si bloccò e in volto divenne pallido, come se avesse visto un fantasma, e nella sua mente affiorarono i ricordi legati a quel piccolo oggetto...

...era il mio primo giorno di scuola ed è sempre stato uno dei miei giorni preferiti grazie a per piccolo peluche che mi era stato regalato da mio padre; se non fosse stato che al mio ritorno mi si riempirono gli occhi di lacrime nel vedere la mia casa e la mia vita andare in fumo:un enorme incendio stava lentamente distruggendo la casa con dentro i miei genitori urlanti intrappolati in quel muro di fiamme. Subito cercai di salvare i miei genitori buttandomi tra le fiamme e quella fu la più grande sciocchezza che potessi mai fare. In quel giorno tragico morirono i miei genitori e io riportai diverse ustioni gravi su tutto il corpo compreso una cicatrice sulla faccia...

per poi risvegliarsi dal suo stato di trance per continuare le indagini.

Passarono tutto in laboratorio, compreso l'orsacchiotto con la busta, ma dai risultati non emergeva niente, perché io furbo,stetti attento a non lasciare tracce.

La giornata passò, e io continuai a seguire ogni singolo movimento della polizia, e di quel curioso Sebastian...seguii lui in particolar modo, già da tempo l' avevo studiato, e sapevo che sarebbe tornatola notte sulla scena del delitto, così pensai di lasciargli un regalino... l'unica cosa che avrebbe visto entrando sarebbe stato una classica casa natalizia che, come ogni casa, aveva il suo mostro nascosto: provai goduria quando vidi il suo volto impallidire quella vista della scritta sul muro che avevo disegnato a posta per lui"stai attento caro Sebi, le persone mentono, si tradiscono di continuo, sono più demoniaci di un demone"...

...quella frase...ricordo quella frase... la ripeteva sempre mio padre...me la disse anche quando mi regalò quel piccolo peluche,poco prima di...ricordo che scrivevo quella frase ovunque e ogni volta che mi chiedevano perché rispondevo con aria fiera:"Perché me la dice sempre mio padre!".non potevano esserci né si né ma,quella frase avrebbe regnato su qualsiasi superficie la incidessi...

Come nei piani della mia mente perversa e disturbata, il caro detective,corse in preda ai ricordi nella sua vecchia casa che non era mai stata ricostruita: nessuno l'aveva toccata nonostante gli anni passati ed è proprio lì che gli lasciai un altro indizio.

Nel vedere un'altra scritta sul muro Sebastian capì, capì che volevo giocare, capì che doveva seguire i ricordi per quanto fossero dolorosi: un sorriso malato apparve sul mio volto.

"Se sei arrivato qui vuol dire che il mio piano sta funzionando.HeySeb,ricordi quel giardinetto dove giocavi con tutti i tuoi amichetti?".Questa è la frase che gli lasciai stavolta,e rividi il suo volto diventare bianco come la neve...

...amichetti?Quegli amichetti che mi deridevano per il mio volto deturpato?! Quegli amichetti che quasi mi infilarono un ferro arroventato nell'occhio?So dove andare: al parchetto dell'orfanotrofio...

Eccolo:come nei miei piani,lo vidi arrivare correndo come una gazzella, ed eccolo arrivare alla casetta di legno da lui tanto temuta. Lì lasciai una Madonna impiccata con un biglietto nel quale era scritto"non tutti i preti sono buoni e puri come ti immagini!".Vidi come le immagini gli tornavano in mente...

...Quella stanza buia,quelle mani viscide che mi toccavano,quel terrore che provavo e quel sorriso perverso,che era l'unica cosa che riuscivo a vedere quell'oscurità...

Non immaginavo di essere stato così perfido,per quel ricordo lo vidi svenire a terra..

Restò lì svenuto tutta la notte,e io rimasi lì a osservarlo per tutto iltempo dalla mia postazione,niente mi scollava di lì,nè il sonno,nè la fame,nè i bisogni,niente.

La mattina non si fece aspettare e il piccolo dolce detective fu svegliato dalla luce del giorno. Vidi come si svegliò spaesato dal suo stato di incoscienza per poi alzarsi ricordandosi del gioco chestava facendo,così corse alla chiesa alla quale l'avevo condotto,correndo poi nel confessionale;"Figliolo,tu hai peccato,lo so,me l'ha detto Dio,ti ha visto uccidere quel pover'uomo con quell'arma bianca.Tsk tsk tsk..."queste furono le parole che uscirono dal confessionale ed entrarono nelle orecchie del povero malcapitato,lo osservai uscire dalla cabina con collera per avvinghiarsi dalla parte del prete per vedere che era solo un manichino con una voce registrata,la sua espressione da ebete mi fece scappare una risata...

...quella ridicola voce registrata mi ha fatto tornare in mente quell'episodio che volevo dimenticare ad ogni costo:quando fui costretto ad uccidere quel padre di famiglia,solo per mantenere la mia copertura,ero entrato da poco nella polizia e mi avevano dato un ruolo sotto copertura...un ruolo che mi provocò solo danni...

Lo vidi correre via in preda all'ira,mai l'avevo visto così.

Corse sul precipizio in cui l' avevo condotto,e io l'aspettavo lì in preda all'eccitazione.

Lo vidi arrivare con gli occhi ormai di fuoco,era davanti a me e nel vedermi sbiancò,

"Z-zio cosa ci fai qui?"disse in preda allo stupore.

Mai avrebbe potuto immaginarsi che l'assassino fosse suo zio, nonchè ilcapitano della polizia di Scotland Yard.

"Sai Sebastian,dovevi seguire ciò che ti disse tuo padre...l'uomo è veramente più demoniaco di un demone!Ho seguito per filo e per segno come hai risolto il caso che ho creato per te,sono fiero di te!"

Questo gli dissi,e la sua bocca rimase aperta...

"Ah,quasi dimenticavo...mi dispiace di aver ucciso i tuoi genitori...ma per avere tutto questo...ho dovuto.Addio"

E con questo,feci la mia uscita di scena,mi buttai dal precipizio,mentre il piccolo Sebi era rimasto lì a guardare, ancora una volta con le lacrime agli occhi...



Santa Claus di SangueWhere stories live. Discover now