Sento un rumore fastidioso che non riesco a capire cosa possa essere, poi, con gli occhi ancora assonnati, vedo che è la sveglia del mio cellulare, così la spengo. Dopodiché, guardo l'ora, le otto, e mi decido ad alzarmi.
Vado in bagno e mi lavo i denti e la faccia, faccio i miei bisogni e mi avvio in cucina, dove trovo i miei genitori a far colazione; non prima, però, di aver mandato un messaggio a Fabio per chiedergli se vuole venire in centro a far compere con me.
<<Buongiorno, tesoro! Dormito bene?>> chiede mia mamma.
<<Sì, mamma. E tu?>> rispondo con la voce ancora impastata dal sonno, mentre mi siedo a tavola.
<<Magnificamente!>> risponde allegra, mentre prepara lo zabaione, la sua specialità.Noto che guarda papà maliziosamente e lui alza gli occhi dal computer per ricambiare lo sguardo.
"Oh, mio Dio, che schifo!"'Sti qua mentre io e i miei fratelli non siamo in casa son peggio di Edward e Bella.
"Ma che dico Edward e Bella? Sono anche peggio di Ana e Christian!"
Faccio l'ingenua e fingo di non aver capito, quando chiedo: <<Edo e Luca?>>
<<Sono ancora a letto>>, risponde papà, <<comunque, buongiorno>>, sorride.
<<'Giorno, papà>>, ricambio il sorriso."Sempre a dormire quei due..."
<<Tesoro, ma perché ti sei svegliata a quest'ora se il volo è a mezzanotte? Non potevi dormire un altro po', dato che sei andata a letto tardi?>>
<<No, mamma. Devo andare a fare un giretto in centro, perché voglio comprarmi qualcosina da vestire, magari anche un bel costume>>, la informo, <<e poi devo ancora fare la valigia>>, concludo.<<Che cosa?!>> urla.
"Okay, forse dovrei specificare..."
<<Mamma, tranquilla, è solo l'ultima valigia, le altre le ho già fatte!>> dico.
<<Ah, okay...>> risponde, rilassandosi.<<Perché, scusa?! Quante valigie ti sei fatta?>> chiede papà.
<<Tre, più quella che devo fare oggi quattro. Ovviamente ho tralasciato anche il beauty-case, lo zaino e la trousse dei trucchi>>, dico ricordandomi il resto da portar dietro.
<<Alyssa, ma torni per Natale e son quattro mesi, non è che devi partire per tutta la vita!>> apre gli occhi, allibito.
<<Questo è anche poco, papà!>> esclamo divertita."Perché i maschi non ci capiscono?"
<<Caro, lasciala stare. Noi donne abbiamo bisogno di tutto il necessario>>, interviene mia madre.
"Menomale che c'è lei!"
<<Voi siete strane, che è ben diverso>>, dice lui, tornando con gli occhi puntati sul computer.
"Sempre su quel computer. Povero, papà! Quanto lavora..."
Din!
Sento il mio cellulare che squilla per avvisarmi dell'arrivo di un messaggi, e noto con piacere che è Fabio.
Certo, tesoro! A che ora vuoi uscire? 😘Il tempo di far colazione e prepararmi. Facciamo fra un'ora e mezza? 💖
D'accordo. A dopo! ❤️
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Ti farò CAMBIARE idea || Simone Vandelli || #WATTYS2017
FanficAlyssa Agnolin ha 19 anni e, dopo il diploma, dall'Italia si trasferisce negli Stati Uniti, più precisamente a New York, per andare a studiare alla New York Film Academy. Lì conosce Travis, classico bad boy, figlio adottivo - ach'esso italiano - de...