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Снapтнer🔁

🇨 🇭 🇱 🇴 🇷 🇮 🇳 🇪:

Dove Namjoon è un istruttore di nuoto; e Jin non ha mai imparato a nuotare a causa del cloro.

¦Storia narrata in prima persona, dal punto di vista di Namjoon.¦

Stavo sistemando le varie attrezzature occorrenti per la lezione che avrei dovuto tenere da lì a poco, quando il proprietario della struttura mi convocó dicendomi che un nuovo allievo avrebbe assistito, e poi partecipato alla mia lezione.

Immediatamente pensai ad un bambino; ero addetto a tenere i loro turni, in fondo.

«Namjoon, mi raccomando.
Il nuovo arrivato mi ha espressamente chiesto di fare una lezione privata data la sua scarsa confidenza con l'acqua.
Gli ho affidato te, per questo. Sai come comportarti, sbaglio?»

Rimasi un po' perplesso, ma annuii comunque.

Uhm no, dovevo togliermi quel dubbio.

«Ma quindi non è un bambino?» domandai accigliandomi.

Il direttore ridacchió e scosse la testa in segno di negazione; capii di aver fatto una pessima figura, e ringraziai mentalmente la mia poca perspicacia.

Rosso dalla vergogna, mi liquidai con un inchino e uscii dal suo ufficio.

Mi passai una mano tra i capelli, e li tirai leggermente, preparandomi psicologicamente al prossimo turno, che avrei dovuto gestire.

Amavo i bambini, ma avevo pur sempre le mie responsabilità a cui tener conto.

Mi sedetti sulla panchina, non lontana dal bordo vasca, e aspettai che i bambini arrivassero.

«Namjooniee!» Yoonsung, un bambino dai capelli castani, e dai dolci occhioni color cioccolato, mi corse incontro e si fiondò tra le mie braccia.

«Ciao piccolino.» sorrisi, davvero felice di stringere a me quel bambino, e gli scompigliai i capelli.

«Su, togliti l'accappatoio e siediti a bordo vasca; aspettiamo che arrivino gli altri.
E, Yoon, indossa la cuffia!»

«Nemjon?! C'è qualcuno che si chiama Nemjon?» un ragazzo con un maglioncino rosa, ed un borsone enorme, si guardò intorno cercando questo fatidico Nemjon.

Deve essere lui... uhm, carino, però; mi raccomandai, mentalmente, di tenere quel pensiero per me.

Mi avvicinai al ragazzo, ridacchiando per la pronuncia del mio nome, e mi schiarii la voce.

«Uhm, scusami, cerchi me?» gli domandai, sorridendogli.

«Beh, non lo so, sei Nemjon?» mi domandò di rimando, con la voce un po' incerta.

Gli risi praticamente in faccia, non potetti farne a meno, ma mi ricomposi quando lo vidi arrossire.

«Se intendi Namjoon, allora si, sono io.
Devi essere il ragazzo che non va molto d'accordo con l'acqua, vero? Ti farò passare questa paura, non preoccuparti.» gli accarezzai una spalla come per confortarlo, e feci per andarmene, ma lui mi bloccò cominciando a parlare.