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La situazione stava cominciando a diventare opprimente, McLaggen continuava a fermarsi a parlare con un sacco di gente che lei non conosceva e la trattava come fosse il suo trofeo e niente di più, la ragazza immagine, la Pansy Parkinson della situazione...
tutto ciò è ridicolo, l'ho sempre insultata e alla fine mi sono ridotta come lei.

Ginny non era più rientrata ed Hermione non riusciva a trovare neanche Harry o Luna.

Ok non ne posso più di tutta questa gente.

"Cormac, ti dispiace se usciamo a prendere aria? Magari torniamo più tardi"
"Oh certamente! Pensavo non me l'avresti mai chiesto"
Rimase un po' stranita da quella risposta, ma non ci fece molto caso, lui era un po' brillo, probabilmente ci capiva meno del solito, così lo seguì fuori.

"Dove vuoi andare di preciso?"
"Non lo so, magari potremmo passeggiare un po' e basta..." tra i due cadde il silenzio, era opprimente ma non c'era molto di cui parlare, lei e Cormac non avevano molto in comune in effetti, e lui comunque non sembrava farci molto caso.
Forse dopotutto Draco aveva ragione, frequento solo ragazzi sbagliati...

Continuarono a camminare in silenzio ancora per un po', finché Hermione non si rese conto che erano finiti in uno stretto corridoio secondario e buio e la cosa per qualche motivo la inquietava.
"Cormac, perché non torniamo alla festa, ti va?"
"Adesso?" rispose lui rivolgendole uno sguardo indecifrabile "Io penso che invece possiamo far festa noi due qui, che dici?" così dicendo cominciò ad avvicinarsi pericolosamente ad Hermione e, prima che lei potesse comprendere le sue intenzioni,  le posò una mano sul fianco e la spinse al muro, bloccandole la strada.
"Cormac... che stai facendo?" disse lei con un filo di voce che tradiva la sua inquietudine.
Il ragazzo le passò la mano dietro la schiena stringendola a sé con forza, mentre con l'altra cominciò ad accarezzarle il collo e la spalla, poi avvicinò la bocca al suo orecchio "Lasciati andare Hermione, dai..."
"Cormac ma che stai facendo, dai levati, ma che hai capito!" disse lei ad alta voce cominciando a dimenarsi, cercando di divincolarsi dalla sua presa forte.
"Cos'è Granger, ti piace giocare? Non ti pare di avermi già fatto aspettare abbastanza?" abbassò la mano che aveva poggiato sulla sua schiena e la infilò sotto l'orlo del vestito.
"CORMAC LEVAMI LE MANI DI DOSSO!"
Cormac strinse la presa sul suo collo per farla zittire, per paura che qualcuno potesse sentirla
"Devi stare zitta Granger hai capito?!" le disse ringhiando " Stai zitta e non ti farò male, va bene?!"
Fino ad allora Hermione aveva pensato che avrebbe potuto in qualche modo gestire la situazione, che in fondo era solo troppo ubriaco per rendersi conto di ciò che stava facendo, ma in quel momento capì che era ben peggiore di quanto avesse potuto immaginare. Il suo cervello cominciò a lavorare freneticamente per riuscire a trovare una scappatoia; aveva lasciato la bacchetta in camera perciò non poteva usare la magia e, fisicamente, Cormac era 3 volte più grosso di lei e la teneva intrappolata al muro, perciò anche colpirlo in qualche modo per riuscire a  fuggire sembrava impossibile.
Che fare? La paura e l'ansia presero il sopravvento: non c'era via di fuga, l'unica speranza era che qualcuno li trovasse, ma se avesse urlato avrebbe rischiato di farlo diventare ancora più violento e allora...
È finita.
"Non era questo che volevi Granger? Perché, se no, mi hai chiesto di uscire dalla festa?"
In un momento di distrazione Hermione riuscì a tirargli uno schiaffo e a liberarsi dalla sua presa; cominciò a correre, ma la paura la stava mangiando, le gambe le tremavano e la testa le girava vorticosamente, così Cormac la raggiunse in poco tempo, la prese dalle spalle e la risbatté con forza al muro.
"Questo non dovevi farlo Granger" le strappò la parte di sotto del vestito mentre con l'altra mano cominciò a sbottonarsi i pantaloni, sul suo viso un'espressione famelica che Hermione non avrebbe mai dimenticato.
"Cormac ti prego, sei ubriaco, lasciami stare, ti prego..." non sapeva che altro fare se non implorarlo ormai e, senza rendersene conto, cominciò a piangere.
McLaggen la ignorò, le prese una mano e se la infilò nei pantaloni, poi cercò di baciarla; Hermione lo sputò dritto in faccia cercando di evitarlo, Cormac dapprima si allontanò, preso alla sprovvista, dopodiché le rivolse uno sguardo carico di odio e le tirò uno schiaffo in pieno viso che le fece girare la testa.

~

Poco lontano da lì, Draco stava tornando alla festa dopo aver placato gli animi di Theodore e Blaise.
Era stata dura, ma alla fine era riuscito almeno ad evitare che cominciassero a duellare in mezzo al corridoio. In verità la questione non era stata risolta, ma solo rimandata, Blaise di certo non si sarebbe fatto passare tanto facilmente il comportamento del compagno, ma per ora andava bene così.
Mentre fumava l'ennesima sigaretta della serata gli parve di sentire l'eco di un pianto provenire da non troppo lontano.
Si fermò e tese le orecchie, non era ubriaco, perciò non se l'era immaginato, infatti, facendo attenzione, sentì delle voci in lontananza e una brutta sensazione si impossessò di lui.
Decise quindi di andare a controllare, e più si avvicinava, più un terribile pensiero gli si faceva strada nella mente.
Hermione!

~

"Sei solo una sgualdrina!" urlò Cormac.
Hermione ricominciò a piangere più forte, lui le afferrò nuovamente il collo con le mani, questa volta stringendo più forte, fino a soffocarla "Devi stare zitta!"
"Levale le mani di dosso!" tuonò ad un tratto una voce alle sue spalle.
Cormac si girò a cercarne la fonte.
Dal buio del corridoio emerse una testa biondo platino.
Hermione in tutta la sua vita non era mai stata così felice di vedere Draco.
"Che cosa vuoi Malfoy, non vedi che siamo impegnati? Fatti gli affari tuoi"
"Non vedi che la signorina non gradisce le tue attenzioni McLaggen? Gira a largo prima che ti faccia pentire di essere nato" Draco stava impazzendo dalla rabbia, la sentiva ribollire dentro come un fuoco, neanche lui sapeva come stesse ancora riuscendo a trattenersi dall'uccidere quel verme.
Cormac lasciò Hermione, che finalmente ricominciò a respirare, e cominciò a barcollare verso il Serpeverde. Era molto più grosso di Draco, ma il fatto che fosse un bel pò brillo lo rendeva vulnerabile e lento; nonostante tutto, riuscì a tirargli un pugno sulla mascella. Draco non aspettava altro, estrasse la bacchetta e gli lanciò uno stupefecium che lo buttò a terra svenuto.
Fosse stato solo l'avrebbe già ucciso, ma non aveva tempo per lui; rivolse la sua attenzione ad Hermione, ancora immobile appoggiata al muro: il suo vestito era strappato, il collo rosso e gonfio, e con le braccia si era circondata la vita, come per proteggersi; per la prima volta Draco vide la paura in quegli occhi così fieri e gli si strinse il cuore, sembrava una bambola rotta, una bellissima bambola rotta.

Le si avvicinò lentamente, non voleva spaventarla, si tolse la giacca e gliela poggiò sulla schiena. Provò a parlarle ma non rispondeva, aveva lo sguardo perso nel vuoto.

"Che ne dici se ti porto in camera?" provò ancora dopo un po'.
Lei finalmente si girò a guardarlo con gli occhi gonfi, stava ancora piangendo silenziosamente, e semplicemente annuì; si avviò lentamente ma Draco la fermò, sfiorandole delicatamente un braccio per farla girare, con un po' di esitazione e incertezza le si avvicinò, le passò delicatamente una mano sulla schiena e con l'altra si abbassò a raccoglierle le ginocchia, dopodiché la prese in braccio e la guardò intensamente negli occhi "Ti spavento?"
Hermione ricambiò il suo sguardo con una calma inquietante e fece segno di no: per quanto la cosa sembrasse strana, in quel momento sentiva di aver bisogno solo delle sue braccia. Dopodiché poggiò la testa sul suo petto e si lasciò cullare e calmare dal battito regolare del suo cuore, mentre lui si incamminava verso la torre di Grifondoro.



~•~ Spazio Autrice ~•~
Buonasera bellezze!
Capitolo triste, lo so, e anche un po' corto rispetto agli ultimi. In verità tra ieri e oggi l'avevo allungato così tanto da farlo arrivare a 2000 parole (mentre di solito mi mantengo sulle 1400 massimo), perciò ho deciso di dividerlo in due parti, per evitare di annoiarvi. L'aspetto positivo è che in questo modo il capitolo 18 è già scritto per metà praticamente, quindi non dovrei metterci molto a finirlo!
Detto questo, vi saluto, a presto ✨🧙🏼‍♀️✨

Dramione: Ghiaccio e Fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora