Capitolo 1.

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Sentì quel rumore che tanto odio suonare,precisiamo, questa mattina odio quel rumore più delle altre.Beh...non voglio partire.Non voglio cambiare città.Non voglio lasciare la mia casa,la mia cameretta.Qui a Seattle non ho molti amici...ho meglio:prima li avevo..avevo due migliori amici jeson e katie ma un giorno mi abbandonarono..così senza niente.Ma comunque ci sono cresciuta.
Ma beh...sì stamattina parto.Mi devo trasferire a Los Angeles per mio padre.Ha un lavoro abbastanza complicato e prima aveva bisogno di viaggiare così faceva,ma io è la mamma siamo sempre state a seattle non ci siamo mai spostate.Però mi pare sia cambiato qualcosa perciò starà definitivamente lì a Los Angeles,perciò ci tocca andare.
Sono le 6:15 AM se non alle 8:30 AM abbiamo l'aereo meglio che mi sbrighi.Mi alzai e mi misi un pantaloncino chiaro di jeans una maglietta bianca della levis infilata dentro,una giacca nera sopra e le mie converse nere.
Presi il mio zaino e la mia valigia.

Dopo ore d'aereo arivammo finalmente,Los Angeles è una città stupenda.Andammo nella casa dove ormai mio padre stava da più o meno 3 giorni essendo partito prima di noi da seattle,da fuori era molto bella stile moderno,una meraviglia.Entrai dentro salutai papà che m'indicò la mia stanza.Era a dir poco favolosa,aveva una vetrata che dava su un paesaggio stupendo,un letto a una piazza e mezzo,una scrivania con due mensole sopra.Una cabina armadio enorme,e infine la cosa più comoda del mondo,il bagno personale.Dovete sapere che odio dovermi fare la doccia e poi girare per casa in accapatoglio,quindi adoro il doppio.
Scesi sotto e abbracciai papà.
"Allora tesoro ti ricordi i nostri compagni di liceo?Emma e Carlo?"disse riferendosi a mia mamma la quale rispose entusiasta "oh certo!cos'è sono qui?"chiese "Si sono trasferiti qui anche loro,però 4 annetti fà per lavoro.Pensa hanno un figlio due anni più grande della nostra." Disse tutto contento,in tutto ciò io continuai a guardare i miei genitori con un'espressione abbastanza confusa."Ehi voi ci sono pure io,potreste spiegare?"dissi io "Oh scusa tesoro,in poche parole noi al liceo eravamo molto amici con delle personi le quali ora sono qui."disse velocemente papà "è hanno un figlio due anni più grande di te!sono sicuro andrete d'accordo strasera!"continuò "stasera?"chiesi sempre confusa "oh sì pensavo d'invitarli per fargli vedere anche tua mamma,così magari tu e il figlio andrete pure d'accordo conoscendovi,io l'ho visto ed'è molto carino ed'educato" mi spiegò "umh..okay" così andai nella stanza a riposarmi,non mi cambiai siccome era già tardo poneriggio e la sera avremmo avuto ospiti."amore scendi che gli ospiti stanno arrivando"mi chiamò mamma da sotto "arrivoo"urlai di tutta risposta.
Tornai sotto,e mi misi sul divano,ma dopo 5 minuti suonarono "mamma vuoi che vado io?"chiesi "certo tesoro,devono essere loro" annuii e andai ad'aprire,d'avanti a me si piazzò una donna dal sorriso stupendo e gli occhi color verde smeraldo con qualche richiamo di azzurro."Tu devi essere la figli di Samuel e Elisabhet che piacere conoscerti"disse gentilmente seguita poi dal marito "si sono io piacere Alyssa"sorrisi"allora alyssa lui è alex nostro figlio" mi si piazzo d'avanti un ragazzo alto muscoloso con gli occhi come quelli della madre,e i capelli mori,è un sorriso a dir poco magnifico.Allora "alyssa controllati non sbavare" mi dicevo nella mente. "Piacere alex" disse il ragazzo "Piacere alyssa" risposi sicura stringendogli la mano.
"Emmaa" "Elisabhet" si abbracciarono le due,vorrei tanto avere un'amicizia come la loro...Ma vabbeh non può essere tutto perfetto.Dopo le presentazioni ci misimo a tavola,"allora alex vai alla school acadamy?" Chiese mia madre "Si vado lì emh..Alyssa tu?nel senso dove andrai?" Disse il tizio dagli occhi smeraldo "alla tua scuola presumo." Risposi io "ah..."
"Allora cosa ne dici se l'accompagni tu domani?" Gli chiese il padre "oh ma non ce ne bisog..." non mi fece finire il ragazzo che rispose "certamente tanto abitiamo vicini" disse per poi girarsi farmi l'occhiolino,"okay alyssa calma" devo stare calma."emh... va bene"risposi io."Ragazzi che ne dite se andate un po'in camera?così vi conoscete un poco" disse mia madre "ok"risposimo in coro.
Salimmo sopra dove lo feci accomodare sul mio letto. "Bene allora,come mai sei qui?"chise lui "per via di mio padre,deve lavorare qui"risposi io "ah...quanti anni hai?"chiese "17 tu?"  "19" "ah...quindi sei più grande di me" dissi io "eh già pivellina ahaha" "ehi!vedi che sono solo due anni" "sempre più piccola sei"disse con aria da superiore.Inizia proprio a starmi antipatico sto' qui. "Mh..sisi" Poi  dopo "allora riniziamo che mi dici di te?"disse lui "bho sono alyssa ho 17 anni vengo seattle avevo due migliori amici e niente tu?" "Allora sono alex ho 19 anni sono simpatico,bello,gentile,dolce,bello ah..ho già detto bello?"chiese lui "modesto e stupido?anche quello?"chiesi con una smorfia "oh piccola alyssa cambierai idea ci vediamo domani mattina"disse alzandosi facendomi l'occhiolino e andando vua dalla stanza.La serata poi passò abbastanza tranquilla.

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