𝕷𝖆 𝖌𝖚𝖊𝖗𝖗𝖆 𝖉𝖎 𝖗𝖊𝖑𝖎𝖌𝖎𝖔𝖓𝖊: '𝕴𝖓 𝖕𝖗𝖆𝖙𝖎𝖈𝖆 𝖛𝖎 𝖘𝖙𝖆𝖙𝖊 𝖚𝖈𝖈𝖎𝖉𝖊𝖓𝖉𝖔 𝖕𝖊𝖗 𝖉𝖊𝖈𝖎𝖉𝖊𝖗𝖊 𝖈𝖍𝖎 𝖆𝖇𝖇𝖎𝖆 𝖑'𝖆𝖒𝖎𝖈𝖔 𝖎𝖒𝖒𝖆𝖌𝖎𝖓𝖆𝖗𝖎𝖔 𝖒𝖎𝖌𝖑𝖎𝖔𝖗𝖊'.Esiste un posto, lontano chilometri dalla piscina in cui si buttano le speranze di qualcuno, nel quale le modelle sono delle vergini dannate, grasse e piene di cellulite che brulica fuori dalle loro orecchie sempre piene di cerume riempito da tonnellate di make-up.
Molti lo conoscono e molti ne hanno paura, poiché la verità non è mai una bugia e le bugie sono sempre delle verità accecanti e scoppiano di sofferenza, come le mani macchiate di inchiostro nero di Eva."Sono Eva. Eva Collagham." Si presentano così le persone di quel mondo. Sempre di bell'aspetto e poi cadono come montagne investite dagli agenti atmosferici, ma ovviamente, non si conclude tutto qua. Deve specificare il giorno della sua nascita e quella della sua morte, perché lo sa e lo saprete anche voi, basta fare due calcoli. Con cosa? Beh, con le riposte di Mark.
Considerate che ogni parte della storia che vi narro, sono due anni in meno di vita, e considerate pure che Mark mette del suo per farla morire, di conseguenza la storia si conclude e così anche la sua vita. Quindi deve muoversi e camminare più veloce se vuole finire Springdale tutta in una volta, sennò le strade iniziamo a farsi meno dritte e poi sono guai, dei guai seri.
La vera sofferenza non è quello che vi ho appena spiegato, ma l'illuminazione che ebbe durante una conversazione seria e provocante con il signor Lauren."Se Lauren non è il suo vero nome, perché si fa chiamare così?" Lo chiede con gli occhi illuminati da un immenso piacere nel saper di esser arrivata ad una rivoluzione per il suo libro.
"Lauren, bella donna e bel corpo. Sapeva di libertà bruciata da bambini soldato." Guarda il soffitto, poi guarda il seno inesistente della ragazza, poi immagina quello di Lauren e sorride malizioso. Era bella quella vita, pensa. Doveva tornarci qualche volta.
"La sua guerra è stata solo stare con quella lurida Lauren." Utilizza il maschilismo per impressionarlo e ci riesce. Colpisce il mirino che Mark voleva colpire e Salvatore, da lontano, ammicca per dargli la possibilità di parlare di quella guerra, quella lurida, sporca e viscida guerra.
Eppure quando Eva inizia a scrivere, Mark descrive solo una piscina ricolma di melma al sapore di erba.
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𝐕𝐢𝐫𝐠𝐢𝐧 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐞𝐧
General Fiction[ C O M P L E T A ] Sosta sdraiato in un prato ormai rinsecchito, insieme alle solite foglie gialle ed alcune rosse. Fuma con avidità una piccola ed insignificante sigaretta in memoria dell'adorata terra. Osserva il cielo, alza le mani fin sopra i...