1. Uno sguardo fulminante

634 19 5
                                    



<< Reclute! Da adesso voi farete parte del Corpo di Ricerca: siate fieri della vostra scelta e del vostro coraggio, e per questo avete il mio profondo rispetto. I vostri alloggi e le vostre stanze vi saranno mostrate dalla responsabile del Corpo di Ricerca Hanje Zoe, alla quale potrete chiedere qualsiasi dubbio vi affligge, e inoltre, vi saranno dati dei calendari sui quali ci sono scritti gli orari e i tipi di allenamento che affronterete in questi anni prima che arrivi il giorno della vostra prima spedizione. >>. Il discorso del comandante del Corpo di Ricerca Erwin Smith fu molto lungo; di fianco a lui vi erano altri due responsabili di nome Mike e Nanaba, e il capitano del Corpo di Ricerca Levi Ackerman, che scrutava il viso e gli occhi di ogni singola recluta con i suoi sguardi fulminanti, fino a fermarsi sul mio viso: appena mi accorsi che mi stava fissando, senza un apparente motivo, il cuore cominciò a battermi velocemente. Distolsi subito lo sguardo, per poi ritornare a guardare quell'uomo dai capelli neri e lo sguardo fulminante in piedi affianco al comandante. Ciò che mi distrasse fu la voce di Hanje: << Reclute, salutate il comandante e il capitano! >>. Ad un certo punto, tutti insieme ci mettemmo in posizione: la mano destra sul cuore e la sinistra dietro la schiena, dimostrando fedeltà verso l'umanità e che la nostra vita si sarebbe sacrificata per il suo bene. Hanje riprese a parlare: << Tutti, seguitemi, vi mostro i vostri alloggi. >>. Tutte le reclute che avevano avuto il coraggio di entrare nel tanto temuto, e da alcuni anche disprezzato, Corpo di Ricerca, iniziarono a seguire Hanje, mentre io ero rimasta lì, a fissare immobile il capitano Levi parlare con il comandante Erwin, per poi montare sul suo grande cavallo nero e cavalcare via verso gli alloggi dei nostri superiori. Il mio braccio fu afferrato e strattonato via: era Armin, insieme a Mikasa ed Eren. << Chise! Dai, dobbiamo andare nelle nostre stanze, cosa stavi fissando? >> chiese Eren guardandomi divertito. << N-nulla, nulla. Andiamo nei nostri alloggi. >>. Mi voltai ancora una volta verso gli alloggi dei nostri superiori e andammo nelle nostre stanze a rinfrescarci.

Mi chiamo Chise Yamada, ho 28 anni e vengo dal distretto di Shiganshina. Mi trovo nella polizia militare a causa di un attacco da parte dei giganti in città, dovuto dalla comparsa del gigante colossale al mio distretto circa due anni fa: distrussero completamente la città e uccisero tutti, compresa la mia famiglia, ed io ritrovandomi sola ho deciso di arruolarmi, in particolare nel Corpo di Ricerca, un corpo che eseguiva spedizioni nel territorio dei giganti in cerca di risposte riguardo la loro esistenza, affinché potessi uccidere i giganti e capire il motivo della loro presenza lì fuori. Non provo un odio profondo nei confronti dei giganti, in fondo sono il nostro nemico naturale, anche se per ciò che hanno fatto, vorrei sterminarli subito. Ma so che da sola e senza un adeguato addestramento morirei all'istante, perciò ho deciso di iniziare questa avventura nel modo giusto. Armin Arlet, Eren Jaeger e Mikasa Ackerman sono i miei migliori amici da quando eravamo molto piccoli, che come me hanno perso la casa e la famiglia durante l'attacco da parte del gigante colossale, e decisero di seguirmi in questa nuova vita. Il nostro sogno è quello di vedere com'è fatto il mondo esterno: Armin ci parlò di un enorme distesa d'acqua salata chiamata mare, distese di ghiaccio, sabbia e molto altro; da una parte, abbiamo deciso di entrare nel Corpo di Ricerca anche per avere questa fantastica opportunità. Un giorno scoprimmo che Eren aveva il potere di trasformarsi in gigante, ma nonostante ci furono molte complicazioni con la Corte Suprema, alla fine Eren fu affidato al Corpo di Ricerca, unico a poter tenere sotto controllo il ragazzo; molti avevano paura di lui, probabilmente io, Armin e Mikasa eravamo gli unici a non aver mai avuto paura di lui.

La mattina seguente iniziarono gli allenamenti, supervisionati dal comandante Erwin, dal capitano Levi e dalla responsabile Hanje. Il primo esercizio fu il modulo di movimento tridimensionale: dovevamo reggerci in equilibrio costantemente legati su due pali di legno distanti circa tre metri l'uno dall'altro. Questo modulo ci permetteva di muoverci facilmente a mezz'aria grazie al gas espulso dall'attrezzatura complessivamente costruita apposta per combattere i giganti. Nessuno per 10 minuti riusciva nell'intento, così venimmo aiutati dai nostri superiori e da altri soldati. Io ero riuscita a mantenere l'equilibrio per circa cinque secondi, finché non iniziai a barcollare e a cadere all'indietro, ma prima che potessi sbattere la testa sul terreno, due braccia molto forti mi afferrarono i fianchi: << Sembri un pezzo di legno. Il trucco sta nel tenere la schiena piegata in avanti e le gambe non devono stare diritte. >>. Quella voce era profonda, seria; appena mi rialzai con l'aiuto di quelle braccia, mi accorsi che era stato il capitano Levi ad aiutarmi, e alla vista del suo viso, iniziai ad arrossire e le mani iniziarono a sudarmi. << Oh... G-grazie del consiglio, capitano! >>. Seguii il consiglio del capitano Levi, e così riuscii a tenermi in equilibrio; il capitano Levi andò ad aiutare le altre reclute, e quando lo guardai allontanarsi, il cuore cominciò di nuovo a battermi ad una velocità impressionante. Il prossimo esercizio era il combattimento corpo a corpo, ovvero dovevamo combattere singolarmente contro un'altra recluta.



*Nota autrice*
Salve a tutti! Per coloro che hanno iniziato a leggere la mia storia (prima fanfiction della mia vita ouo) vi sono infinitamente grata, spero solo vi piaccia, la storia sarà molto lunga, non ho intenzione di lasciarla appesa perchè  Chise deve affrontare un lungo viaggio (come ho scritto nella trama eheh), e per lungo, intendo davveeeero lungo xD. Tornando alla storia, alla fine è un misto tra amore, avventura, qualche scena """horror"""  (parlo di persone mangiate, sangue, ma vabbe, cose di tutti i giorni xD), e qualche scena piccante su cui non mi soffermerò molto perchè voglio sia una storia che possono leggere tutti, non ci sarà nessun "divieto di lettura al di sotto dei 16 anni" e bla bla bla. Detto ciò, spero che vi piaccia, fatemi sapere nei commenti magari cosa ne pensate o se avete idee future, se volete lasciare una stellina sarò anche davvero contenta. Bye byeee <3

Le Ali della LibertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora